EMINENTI RICERCATORI RICEVONO DALL’UE IL MARCHIO DI ECCELLENZA NEL QUADRO DELLE AZIONI MARIE SKLODOWSKA-CURIE

BRUXELLES - La Commissione europea ha conferito questa settimana il marchio di eccellenza a 2136 ricercatori

che nel 2019 hanno presentato domanda di borsa individuale Marie Sklodowska-Curie. "Sono molto felice di conferire il marchio di eccellenza a più di 2000 ricercatori brillanti che hanno presentato domanda di borsa individuale Marie Sklodowska-Curie”, ha commentato la Commissaria responsabile per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani, Mariya Gabriel. “Sebbene il bilancio disponibile non ci consente di finanziare le loro proposte, riconosciamo il loro prezioso lavoro e le conoscenze create conferendo loro un marchio di qualità. Grazie al marchio di eccellenza, altri organismi di finanziamento possono sfruttare l’iter di valutazione di Orizzonte 2020 e sostenere finanziariamente queste eccellenti proposte di ricerca”. Gli inviti a presentare proposte nel quadro delle azioni Marie Sklodowska-Curie sono estremamente competitivi. Con il bilancio del bando 2019 si sono potute assegnare borse soltanto a 1475 ricercatori su 9875 domande. Il marchio di eccellenza è un marchio di qualità conferito a chi presenta domanda di borsa individuale Marie Sklodowska-Curie e la cui proposta ottiene un punteggio uguale o superiore all’85%, ma non può essere finanziate a causa del bilancio limitato. Questo riconoscimento mira ad aiutare i ricercatori a reperire finanziamenti alternativi per il loro progetto da fonti regionali, nazionali o istituzionali. (aise)

DIRITTI DEI CITTADINI - "ALLEANZA CONTRO POVERTA'": DISPORRE SUBITO RISORSE AGGIUNTIVE PER DARE SOSTEGNO A CHI STA PERDENDO REDDITO A CAUSA CORONAVIRUS"

"La situazione che viviamo chiede di disporre subito di risorse aggiuntive per dare sostegno economico a chi sta perdendo reddito a causa dell'emergenza Coronavirus. Per questo ci sembra necessario lavorare su provvedimenti mirati, straordinari e immediatamente esecutivi per evitare che il numero dei poveri aumenti in modo esponenziale". E' quanto afferma in una nota la rete dell'Alleanza della povertà "La prima questione riguarda la necessità di “contenere il numero” di coloro che potrebbero cadere nella povertà assoluta. Le deroghe al sistema di ammortizzatori sociali introdotte a favore dei lavoratori sono un elemento importante ma non ancora sufficiente a coprire tutta la popolazione che sta perdendo reddito. È dunque necessario individuare strumenti idonei a sostenere la fascia di popolazione che è ancora esclusa dalle misure esistenti, ed adottare i necessari provvedimenti connaturati alla situazione di emergenza che il Paese sta affrontando. In questo quadro è ancor più decisivo disporre di adeguate politiche e strumenti di contrasto alla povertà assoluta. Per questo ribadiamo che sarà necessario intervenire per rivedere i criteri di accesso al RdC, per includere le persone che già oggi sono in condizioni di povertà eppure escluse dal provvedimento; ampliare il fondo per il RdC, per raggiungere tutte le persone che saranno colpite da questa crisi; rafforzare la presa in carico da parte dei servizi pubblici territoriali, valorizzando il ruolo degli enti locali, per favorire percorsi di inclusione che non lascino indietro nessuno. L'emergenza richiede urgenza. L'Alleanza contro la povertà rinnova la sua disponibilità al confronto con tutti gli attori istituzionali per portare contenuti e proposte per la lotta alla povertà assoluta." conclude la nota. (28/03/2020-ITL/ITNET)

ITALIANI ALL'ESTERO - COVID -19 / BRASILE - PRIME MISURE ECONOMICHE

(R $ 600 per lavoratore) A FAVORE LAVORATORI E FAMIGLIE IN SITUAZIONI PRECARIE Vice Marcelo Aro (PP-MG), relatore del progetto che prevede il pagamento di aiuti di emergenza ai più poveri (PL 9236/17), ha concluso un accordo con il leader di maggioranza, Vice Vítor Hugo (PSL-GO) e l'esecutivo ha deciso di aumentare da R $ 500 a R $ 600 il valore di ciascuna quota del reddito minimo da concedere fino a quando dura la pandemia di coronavirus per un periodo di tre mesi. Un aiuto che potrebbe arrivare a 1,200 per famiglia. Per avere accesso all'aiuto governativo, la persona dovrà soddisfare alcuni requisiti: - avere più di 18 anni; - non avere un lavoro formale; - non ricevere prestazioni di sicurezza sociale o di assistenza, assicurazione di disoccupazione o qualsiasi altro programma federale di trasferimento del reddito diverso da Bolsa Família ; - reddito familiare mensile pro capite (per persona) fino a metà del salario minimo (R $ 522,50) o reddito familiare mensile totale fino a tre salari minimi (R $ 3.135,00); - non aver ricevuto un reddito imponibile, nel 2018, superiore a R $ 28.559,70. Il candidato deve inoltre soddisfare alcune condizioni: - esercitare l'attività di singolo microimprenditore (MEI); - essere un contributore individuale o facoltativo al sistema generale di sicurezza sociale (RGPS); - lavoratore informale iscritto nel registro unico dei programmi sociali del governo federale (CadÚnico); - o aver soddisfatto il requisito di reddito medio entro il 20 marzo 2020. Il leader di minoranza , vice José Guimarães (PT-CE), ha affermato che la Camera deve mantenere il proprio impegno a difesa della vita e del sostentamento dei brasiliani. "Il nostro progetto era molto più ampio, ma non possiamo che votare a favore di questo testo", ha affermato. (28/03/2020-ITL/ITNET)

10MILA INFERMIERI IN PIU’ CONTRO IL COVID-19

In 9.448 hanno risposto “ci sono” alla chiamata della Protezione civile per dare supporto, aiuto e collaborazione professionale ai colleghi delle zone d’Italia dove c’è il maggior numero di contagi e morti per COVID-19, quasi venti volte di più della richiesta. Sono infermieri esperti nelle specialità necessarie a quelle zone, dalla terapia intensiva alla pneumologia. Lo sono perché l’assistenza degli infermieri ormai da oltre un quarto di secolo è specializzata e mirata solo a una cosa: assistere il paziente per la tutela della sua salute. “Lo sono – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche – per la loro naturale formazione e anche perché gran parte di loro è pronta proprio per COVID-19: come ha testimoniato l’Istituto superiore di Sanità, il settore infermieristico-ostetrico è quello che per la stragrande maggioranza ha partecipato da subito al corso di aggiornamento sul coronavirus dell’Istituto superiore di Sanità per sapere come affrontarlo, come cercare di sconfiggerlo con scienza e senza mai dimenticare la propria coscienza”. (agenzia9 colonne: continua a leggere - https://www.9colonne.it/246551/10mila-infermieri-in-piu-br-contro-il-covid-19) Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico sia dall'Italia sia dall'estero usando le seguenti coordinate bancarie: Banca Intesa Sanpaolo Spa Filiale di Via del Corso, 226 - Roma Intestato a Pres. Cons. Min. Dip. Prot. Civ. IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387 BIC: BCITITMM

IL MESSAGGIO DELL’ON. FABIO PORTA: ANDRA’ TUTTO BENE

Il Coronavirus ci ha fatto sentire tutti più vulnerabili e indifesi. Il virus nato in Cina si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, a partire dall’Italia, il Paese europeo più colpito da quella che è presto divenuta una “pandemia”, un fantasma che oggi spaventa il mondo intero. Abbiamo cambiato i nostri comportamenti, le nostre abitudini, per provare a rallentare la diffusione del virus ed evitare il collasso delle strutture sanitarie. L’Italia ha risposto con coraggio, determinazione e – soprattutto – unità. Gli italiani nel mondo hanno fatto sentire subito la loro solidarietà all’Italia anche in questo momento; e oggi anche noi che viviamo all’estero condividiamo le stesse preoccupazioni, le stesse ansie e paure. Stiamo apprendendo sulla nostra pelle una nuova grande lezione, anzi più di una: La salute pubblica è un bene prezioso, forse il primo bene che ogni Stato dovrebbe difendere; Gli Stati nazionali e sovranazionali, invece, si mostrano deboli e incerti davanti ad una pandemia che dovrebbe invece farci superare pregiudizi e sospetti, in una lotta che ci dovrebbe avere tutti dalla stessa parte; Stiamo soprattutto riscoprendo i valori più profondi, a partire da quelli familiari; ancora una volta i nostri cari rappresentano la nostra forza e la nostra speranza. Per loro dobbiamo rispettare le regole di convivenza e salute, anche quando ci appare difficile rimanere chiusi in casa per giorni. Sono queste le lezioni del coronavirus ed è questa la nostra sfida, forse la più difficile che ha affrontato l’Italia dalla seconda guerra mondiale a oggi. Per questo gridiamo con tutto il cuore e un nodo nella gola: #andràtuttobene!