APPELLO DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’ONU PER UN CESSATE IL FUOCO GLOBALE

[Dal sito dell’Onu riprendiamo e diffondiamo] Il nostro mondo fronteggia un comune nemico: il Covid-19. Al virus non interessano nazionalita’, gruppi etnici, credo religiosi. Li attacca tutti, indistintamente.

Intanto, conflitti armati imperversano nel mondo. E sono i piu’ vulnerabili – donne e bambini, persone con disabilita’, marginalizzati, sfollati – a pagarne il prezzo e a rischiare sofferenze e perdite devastanti a causa del Covid-19. Non dimentichiamo che nei Paesi in guerra i sistemi sanitari hanno collassato e il personale sanitario, gia’ ridotto, e’ stato spesso preso di mira. Rifugiati e sfollati a causa di conflitti sono doppiamente vulnerabili. La furia del virus illustra la follia della guerra. E’ questo il motivo per cui oggi chiedo un immediato cessate il fuoco globale in tutti gli angoli del mondo. E’ ora di fermare i conflitti armati e concentrarsi, tutti, sulla vera battaglia delle nostre vite. Alle parti in conflitto, io dico: ritiratevi dalle ostilita’. Accantonate diffidenza e animosita’. Fermate le armi, l’artiglieria, i raid aerei. Cio’ e’ fondamentale. Per aiutare a creare corridoi che permettano di salvare vite. Aprire preziosi spazi negoziali alla diplomazia. Dare speranza a luoghi vulnerabili al Covid-19. Traiamo ispirazione da coalizioni e dialoghi che prendono lentamente forma tra parti avverse per consentire un approccio comune alla minaccia comune del Covid-19. Ma serve di piu’. Arrestare la piaga della guerra che sconvolge il nostro mondo comincia con il mettere fine ai conflitti ovunque. Adesso. E’ cio’ di cui la nostra famiglia umana ha bisogno, ora piu’ che mai.

L’ASSOCIAZIONE DACI ALLA COMMEMORAZIONE DEI PARTIGIANI ITALIANI A LIONE

LIONE - Si sono svolte lo scorso fine settimana à Vaulx en Velin, nella periferia di Lione, le cerimonie di commemorazione del supremo sacrificio di 23 partigiani, di cui 5 italiani, del gruppo di Missak Manouchian, alle quali hanno partecipato, facendo le veci del Console Generale d’Italia a Lione, Pierangelo Cammarota, i rappresentanti della DACI (Discendenti degli Ex-Combattenti e Reduci italiani di Lione). Nel giugno del 1940, dichiarando guerra alla Francia, Mussolini aveva fatto degli italiani in Francia dei traditori. E con la caduta del dittatore, l’8 settembre 1943, gli italiani divennero dei “voltagabbana”, degli opportunisti, insomma, un popolo su cui non si poteva contare, gente che non meritava nessuna fiducia. Nel gruppo partigiano MOI “ManodOpera Immigrata”, creato dall’armeno Missak Manouchian, c’erano diverse nazionalità ed anche molti apolidi. Tutti e 23 i partigiani vennero fucilati il 21 febbraio del 1944 al Mont Valerien, nelle vicinanze di Parigi. Questo gruppo era l’oggetto del “Manifesto Rosso” (Affiche Rouge) diffuso largamente dalla propaganda tedesca, che voleva dimostrare che questi partigiani erano dei criminali stranieri che rappresentavano l’Anti-Francia. Gli italiani di allora erano già pidocchiosi, traditori, voltagabbana e in quel momento anche i tedeschi li presentarono come ebrei, comunisti, criminali da “strozzare”. Non li strozzarono, li fucilarono. La sola donna del gruppo, invece, venne decapitata con l’ascia. Non meritava una pallottola… Rino Della Negra, 19 anni; Spartaco Fontano 22 anni, Cesare Luccarini, 22 anni, Antoine Salvadori, 24 anni, Amédéo Usséglio, 32 anni. “Sono i nomi di questi martiri della Libertà. Erano “italiani pidocchiosi”, ma ci hanno parzialmente riscattato - spiega Danilo Vezzio della Daci di Lione -. La strada, comunque, è stata molto lunga prima che quattro bandiere italiane sventolassero a Lione in loro onore. Ma, questa, è stata percorsa per dirgli grazie, questi cinque connazionali hanno dimostrato che non siamo proprio tutti traditori, voltagabbana e opportunisti. Forse - conclude Vezzio - si può ancora contare su alcuni italiani per difendere la Liberté”. (aise)

CORONAVIRUS/ UNGARO (IV): MEDICI E INFERMIERI ITALIANI ALL'ESTERO PER SOPPERIRE ALLA SCARSITÀ DI PERSONALE

ROMA - “Un’ottima ed efficace azione per far fronte alla scarsità di personale sarebbe quella di potenziare gli strumenti di immissione in ruolo di nuovo personale sanitario, modificando l’art. 13 del Decreto 18/2019 sull'emergenza da Coronavirus, ovvero rendendo - per specifiche specialità mediche - stabile e non temporaneo l’arruolamento di medici e infermieri italiani che attualmente si trovano all'estero”. È questa la proposta per la modifica del Decreto 18 emanato lo scorso 17 marzo approdato in Parlamento per l’avvio dell’iter di approvazione definitiva in Parlamento del deputato di Italia Viva eletto in Europa, Massimo Ungaro, per far fronte al forte stress che sta subendo il Sistema Sanitario Nazionale a causa dell’emergenza Coronavirus. “In Europa - spiega ancora Ungaro - esistono oggi grandi professionalità sanitarie italiane: connazionali che per mancanza di risorse dell’Amministrazione pubblica o per migliori offerte economiche hanno lasciato il Paese in passato. Si avrebbe così - conclude il deputato renziano - il ritorno in Italia di personale già formato, di lingua italiana, al servizio del Paese”. (aise)

ITALIANI ALL'ESTERO - EMERGENZA COVID-19 /STATI UNITI - DAL CONSIGLIERE ARCOBELLI (CGIE/USA) INFORMAZIONI UTILI PER IL RIENTRO IN ITALIA

"Negli ultimi 10 giorni ho ricevuto numerose chiamate e richieste via email, in merito a come viaggiare sicuri per rientrare in Italia durante questa fase di emergenza causata dal COVID-19. Pertanto ho deciso di fornire informazioni che possano essere utili alla cittadinanza." Così il Consigliere del Consiglio Generale degli Italiani all'estero Vincenzo Arcobelli che in una nota stampa segnala alcuni elementi e dati utili agli italiani negli Stati Uniti che desiderano rientrare in Italia per raggiungere i propri cari. "Si ricorda innanzitutto che non ci sono limitazioni per gli italiani che vogliano lasciare gli Stati Uniti per fare rientro in Italia, dove si dovranno conformare alle disposizioni adottate dalle Autorità italiane, portando con se’ il modulo compilato per raggiungere il proprio domicilio. ( https://www.interno.gov.it/.../modulo-autodichiarazione...). Alitalia prevede di mantenere da New York (JFK) a Roma (FCO) 2 voli al giorno fino al 22/03, 1 volo al giorno dal 23/03 fino al 3/04 e due voli al giorno dal 4 aprile, soggetti a cambiamenti in base alla situazione contingente. Alitalia raccomanda di utilizzare il sito della compagnia (https://www.alitalia.com/.../voli-speciali-usa.html...), dove sono state caricate anche tariffe speciali per coloro che vogliono acquistare voli one-way dagli USA all’Italia. Per l’imbarco sui voli occorre essere muniti di mascherina. L’Ambasciata d’Italia a Washington precisa che sono possibili anche altri collegamenti con scalo in Paesi terzi che assicurino collegamenti con l’Italia. Vi segnalo i contatti istituzionali nel caso in cui avete necessità e per emergenza: Per la circoscrizione consolare di Houston che comprende gli Stati dell’ Arkansas,Louisiana, Oklahoma e Texas : Tel. 713-459-2110 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Consolato onorario a New Orleans Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Informative sul sito del Consolato Generale: https://conshouston.esteri.it/consolato_houston/it/ Per i residenti degli altri Stati si possono contattare i consolati di riferimento, oppure: Ambasciata d’Italia a Washington Lunedì -Venerdì dalle 0900 alle 1700 , tel. 202-612-4400, giorni Festivi tel. 202-612-4411 Email. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Unità di crisi Farnesina 011 39 06 36225 Infine, Arcobelli invita ciascuno a prendersi "cura di Voi e delle Vostre Famiglie, ci vorrà molta pazienza e disciplina" augurando un pronto ritorno alla normalità". (23/03/2020-ITL/ITNET)

ITALIANI ALL'ESTERO - ARGENTINA - FERRETTI (L'ITALIANO): "CON LA MORTE DEL SEN.LUIGI PALLARO SE NE VA UN GRANDE ITALIANO...SEMPRE IN PRIMA FILA NELLA VITA ASSOCIATIVA"

La notizia della morte del Sen. Luigi Pallaro mi ha profondamente rattristato. Con lui se ne va un grande italiano che si era conquistato successo e ammirazione in Argentina senza mai dimenticare le sue origini. Sempre in prima fila nella vita associativa, fu uno dei combattenti per i diritti degli italiani nel mondo accanto a Tremaglia, primo fra tutti il voto. Così Gian Luigi Ferretti ricorda il Presidente storico della Camera di Commercio Italiana in Repubblica Argentina e di Feditalia, organizzava ogni anni il convegno dei giovani italiani. Nel 2016 fu eletto Senatore. Nel 2013 fu insignito del Premio L’Italiano. Spesso io e lui abbiamo discusso con franchezza, come si fa fra veri amici che si rispettano. L’ho visto l’ultima volta nel novembre 2016 all’ Associazione Trevisana di Buenos Aires in occasione della visita di Luca Zaia, il Governatore del suo Veneto (era padovano doc). Piango la sua perdita e porgo le mie sentite condoglianze ai famigliari.(23/03/2020- ITL/ITNET)