DIRITTI DEI CITTADINI - SALUTE /COVID-19 - ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' HA LANCIATO "SOLIDARITY" RACCOLTA FONDI PER SCONFIGGERE LA PANDEMIA COVID-19 NEI VARI PAESI DEL MONDO PER CONTRASTARE L'AVANZATA DEL NUOVO VIRUS

Si chiama Solidarity response fund. È il fondo lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Fondazione Nazioni Unite e Swiss philantropy foundation, per raccogliere donazioni per sconfiggere la pandemia Covid-19 nei vari Paesi. Il fondo, primo nel suo genere, come ha precisato l’Oms, consente a tutti, privati cittadini, società e istituzioni di tutto il mondo di contribuire agli sforzi in atto a livello globale per contrastare l’avanzata del contagio di nuovo coronavirus. Le donazioni serviranno a rafforzare il monitoraggio e la raccolta dei dati sulla diffusione del virus, a potenziare i reparti di terapia intensiva, a garantire i dispositivi di protezione per il personale sanitario, ad accelerare lo sviluppo di vaccini e terapie. Anche Facebook sta lavorando insieme con l’Oms a questa sfida. Lo ha annunciato il fondatore del social network, Mark Zuckerberg, con un post dal suo profilo ufficiale. Facebook si impegna a donare "fino a 10 milioni di dollari", scrive Zuckerberg, e l’intera somma "supporterà direttamente il lavoro per prevenire, rilevare e rispondere all’epidemia in tutto il mondo”. Un’altra donazione, sempre fino 10 milioni di dollari, sarà destinata da Facebook ai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitensi che, anticipa Zuckerberg, “nelle prossime settimane lanceranno una raccolta fondi per combattere l'epidemia negli Stati Uniti”. Per donare al Solidarity Response Fund, andare sul sito http://who.int e cliccare sul bottone arancione “Donate” in cima alla pagina. Oppure attraverso il canale Facebook.(16/03/2020-ITL/ITNET)

IN MOSTRA EXODUS: LE MIGRAZIONI DI SALGADO

Pistoia - Centottanta scatti in bianco e nero che raccontano il nostro tempo attraverso i momenti tragici e coraggiosi dei singoli individui nell'emigrazione. A Pistoia Exodus In cammino sulle strade delle migrazioni di Sebastião Salgado, la mostra di un grande maestro della fotografia mondiale a palazzo Buontalenti. L'evento, realizzato da Fondazione Pistoia Musei e curato dalla moglie dell'artista Lélia Wanick Salgado, sarà visitabile fino al 14 giugno 2020. L'allestimento delle due sedi è convincente e le foto raccontano l'amore per la propria terra, il dolore nel doverla abbandonare, le speranze, le sconfitte e l' angoscia del domani. Salgado fa parlare le foto, ognuna di esse ha la propria essenza, la propria anima e, anche se in bianco e nero, sembra di intravedere i colori della vita dei migranti messicani, marocchini, vietnamiti; gomito a gomito ad afgani e curdi, bosniaci e serbi, kosovari, palestinesi e russi. Salgado denuncia e confronta quello che è con quello che potrebbe essere, in una suggestiva e impressionante altalena di immagini. Una sezione, quella allestita nell'antico palazzo dei vescovi è dedicata ai ritratti dei piccoli profughi. (NoveColonneATG)

LAURA GARAVINI (IV, RIPARTIZIONE EUROPA): L’EMERGENZA CORONAVIRUS VA AFFRONTATA CON PROVVEDIMENTI NETTI, COME QUELLI CHE STIAMO ADOTTANDO IN ITALIA IN QUESTI GIORNI

ROMA – Care amiche e cari amici in Europa, stiamo vivendo un periodo difficile con questo virus malefico che costringe all’isolamento, sparge paura e non lascia raggiungere i propri cari. È un’emergenza. Che va affrontata con provvedimenti netti. Come quelli che stiamo adottando in Italia da alcuni giorni e di cui ho parlato su Rai News e alla radio pubblica tedesca WDR e in un articolo de Il Sole 24 Ore. Misure volte ad evitare il diffondersi del contagio. Ma anche di sostegno alle famiglie e alle imprese. Lo stop ai mutui per il 2020 e la sospensione delle tasse, che abbiamo proposto come Italia Viva. Come pure i congedi parentali e i voucher per pagare le babysitter, aiuti che la ministra per la Famiglia Bonetti ha reso disponibili già a partire dalla prossima settimana. E poi un commissario straordinario. Che dimostri di essere padrone della situazione, senza suscitare l’impressione che l‘Italia sia l’untore che esporta il virus in tutto il mondo. (Laura Garavini/Inform)

IL CGIE INSISTE: CALENDARIZZARE LA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA

Roma - Tra il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari e le incertezze causate dall’emergenza coronavirus, il Consiglio generale degli italiani all’estero ha assunto alcune decisioni in merito alle scadenze programmatiche del primo semestre del 2020. Con lo stop momentaneo al referendum, la macchina organizzativa si ferma in Italia e all’estero: “Spetterà alla rete diplomatico-consolare, che negli ultimi mesi aveva impegnato parte dei funzionari alla preparazione dell’appuntamento elettorale, riannodare i fili per riorganizzare ex-novo la votazione”, sottolinea il Cgie denunciando “la lampante mancanza di informazione sul contenuto del quesito referendario”. È “grave - secondo il parlamentino degli italiani nel mondo - che all’estero non si investano le risorse indispensabili per la comunicazione e per informare i cittadini. Nella circoscrizione estero esistono qualificate testate giornalistiche, programmi radio e televisivi e una miriade di socialnetwork. Non è più concepibile qualsiasi futura campagna elettorale all’estero organizzata in clandestinità, come è successo in Italia cento anni fa. Il CGIE chiede il rispetto delle regole e le garanzie per rafforzare la responsabilità civica e la partecipazione consapevole delle elettrici e degli elettori, che va costruita nel tempo”. Una considerazione che punta di nuovo i riflettori “sull’urgenza di calendarizzare la riforma delle leggi dei Comites e del CGIE, come anche della messa in sicurezza del voto nella circoscrizione estero, i cui articolati di legge assunti dall’assemblea plenaria del CGIE il 22 novembre 2017, purtroppo, sono congelati e che esigiamo vengano ben presto consegnati al Governo e al Parlamento”. Su richiesta del Cgie, inoltre, è stata rinviata l’Assemblea plenaria della IV Conferenza permanente Stato-Regioni-Province Autonome e CGIE, convocata per i primi tre giorni del mese di aprile: “La decisione è maturata dal fatto che alcuni consiglieri che vengono dall’estero hanno manifestato delle difficoltà”, aveva detto a 9colonne Michele Schiavone, segretario generale del CGIE. Nonostante il rinvio, i lavori preparatori della Conferenza continuano e “proseguiranno senza indugi per realizzare alacremente e per valorizzare il tanto atteso evento, che non si riunisce da 11 anni - spiega il Consiglio generale -; questa avrà il gravoso compito di definire le linee programmatiche per scandire i tempi, individuare le modalità e inquadrare gli obiettivi delle politiche del Sistema istituzionale italiano da realizzare per e con gli italiani nel mondo durante il prossimo triennio”. Gli attori protagonisti della Conferenza hanno comunque “assunto l’impegno di riconvocare ufficialmente l’Assemblea plenaria appena il nostro paese ritornerà alla normalità”, prosegue il CGIE sottolineando che le commissioni continentali continueranno a riunirsi “proseguendo il proprio programma calendarizzato all’inizio dell’anno sia in videoconferenza, sia nella forma tradizionale, coinvolgendo nelle proprie iniziative i Comites e tutte le organizzazioni interessate”. Il CGIE continua quindi il lavoro avviato, consapevole del fatto che “il fenomeno migratorio, più del passato, è diventato uno dei problemi cruciali con i quali sono confrontati gli Stati occidentali, in quanto risulta essere divisivo sia per le scelte politiche di contenimento, sia per le forme d’integrazione dei cittadini stranieri nelle società di accoglienza. L’emigrazione italiana, senza distinguo, rientra a pieno titolo nella discussione generale, che si svolge negli altri paesi. A noi il compito di gestirla”. (NoveColonneATG)

IL MAECI ADERISCE A “L’ITALIA CHIAMÒ”

ROMA – Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale aderisce all’iniziativa promossa dal MIBACT “L’Italia chiamò. Coraggio, resilienza, talento: gli anticorpi degli italiani e delle italiane al tempo del coronavirus” (#litaliachiamo), con un contributo video dedicato alla Collezione Farnesina e un focus su quattro opere di Michelangelo Pistoletto, Emilio Vedova, Carla Accardi e Vanessa Beecroft, rappresentative di un Paese che non si arrende e continua a produrre e diffondere cultura anche in momenti di difficoltà. Le visite alla Collezione, che presenta 450 capolavori di arte contemporanea realizzati da 250 artisti italiani, sono attualmente sospese a causa dell’emergenza Coronavirus, ma la cura del patrimonio continua. Per questo la Farnesina partecipa alla maratona solidale “L’Italia chiamò”, rendendo fruibile in modo alternativo la sua Collezione. La diretta di 18 ore ininterrotte di trasmissione con i protagonisti del mondo della cultura, della scienza, dell’economia e dell’innovazione, viene trasmessa oggi, venerdì 13 marzo, dalle 6 alle 24 su www.litaliachiamo2020.it e sul canale YouTube del MiBACT. L’obiettivo è di promuovere una raccolta fondi e sostenere il Sistema Sanitario Nazionale attraverso un conto corrente messo a disposizione della Protezione Civile.

www.collezionefarnesina.esteri.it  –

www.litaliachiamo2020.it   –

https://www.youtube.com/user/  MiBACT  . (Inform)