UN SECOLO E MEZZO DI ROMA CAPITALE, AL VIA I FESTEGGIAMENTI

Roma - Lunedì 3 febbraio 2020 il Campidoglio ha dato il via alle celebrazioni ufficiali per i 150 anni dall’istituzione di Roma come Capitale d’Italia. Il programma di eventi dura un anno e si chiude il 3 febbraio 2021, al compimento dell’anniversario.

Le celebrazioni si sono aperte alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il concerto organizzato da Roma Capitale e dal Teatro dell’Opera in collaborazione con il Ministero della Difesa. Al concerto sono intervenuti Andrea Bocelli, Ezio Bosso, Paolo Mieli, Gigi Proietti, Paola Turci e i talenti di ‘Fabbrica’ Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma. Le musiche sono state eseguite dalla Banda Interforze e dall'Orchestra del Teatro dell'Opera. “Abbiamo dato il via all’anno di celebrazioni per i 150 anni della designazione di Roma come capitale degli italiani – sottolinea la sindaca Raggi - Il 3 febbraio del 1871 Roma è stata indicata come sede delle principali Istituzioni del neonato Stato unitario. La città - straordinaria per storia e per valori culturali e religiosi - si è così posta al servizio di tutti. Piemontesi, siciliani, lombardi, toscani, campani, emiliani, veneti, pugliesi, sardi e cittadini di ogni parte d’Italia hanno rinnovato lo spirito della città e fatto in modo che si sia passati dai 250.000 abitanti di allora ai circa 4 milioni e mezzo di persone che ogni giorno animano e vivono la sua bellezza. Si è avviata una rivoluzione urbanistica, economica e degli stili di vita ancora in corso. Ma con una costante: Roma è una città accogliente, internazionale. Una città aperta a tutti! E lo sarà sempre!”. “La proclamazione di Roma Capitale fu un evento provvidenziale, che allora suscitò polemiche e problemi. Ma cambiò Roma, l’Italia e la stessa Chiesa: iniziava una nuova storia” sottolinea Papa Francesco in un messaggio, affermando: “Non possiamo vivere a Roma ‘a testa bassa’, ognuno nei suoi circuiti e impegni. In questo anniversario di Roma Capitale, abbiamo bisogno di una visione comune. Roma vivrà la sua vocazione universale, solo se diverrà sempre più una città fraterna”. (NoveColonneATG)

IL GIORNO DEL RICORDO AL QUARTIERE GIULIANO-DALMATA DI ROMA

ROMA - Nella ricorrenza del Giorno del Ricordo 2020, il Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha organizzato e collaborato alla realizzazione di iniziative che avranno luogo sabato prossimo, 8 febbraio, nel Quartiere Giuliano-Dalmata della capitale d’Italia. Il programma prenderà il via alle ore 14.30, con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Martiri delle Foibe al piazzale della metro Laurentina, alla presenza delle autorità istituzionali. A seguire, con una breve passeggiata a piedi, ci sarà una seconda deposizione presso il Monumento ai Caduti Giuliano-Dalmati (Cippo carsico) sulla Laurentina. La giornata proseguirà alle ore 16.00, con la grande inaugurazione dell'opera pavimentaria "Famiglia e Ricordo" in Piazza Giuliani e Dalmati, con la scopertura di circa 200 pietre riportanti i nomi delle famiglie giuliano-dalmate esuli, dalla Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia, in conseguenza della firma del Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947. Gli esuli arrivati a Roma, occuparono dal 1947 l’ex Villaggio operaio, costruito per l’Esposizione Universale del 1942 e abbandonato, per renderlo abitabile con il proprio lavoro volontario e poter iniziare una nuova vita operosa e autosufficiente. Si tratta di un Monumento unico in Italia, a testimonianza dell’esodo del 90% della popolazione autoctona italiana dalla Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia e realizzato con l’autofinanziamento. Il progetto è stato promosso da Giuliano Dalmata nel Cuore Onlus ed ha visto la collaborazione di Anvgd Roma, Associazione per la Cultura Istriana, Fiumana e Dalmata nel Lazio, Associazione Sportiva Giuliana e Società di Studi Fiumani. Tale opera prevede la posa di 350 mattonelle in travertino che riporteranno incise la famiglia e la città di provenienza degli esuli che hanno inteso prendere parte a questa realizzazione di valore storico-culturale oltre che affettivo. Come previsto dalla risoluzione del Municipio, resa necessaria dalla proprietà comunale del terreno, l’opera vedrà la sua esecuzione tra il Monumento all’Esodo dell’artista Amedeo Colella e l’entrata della Chiesa di San Marco Evangelista in Agro Laurentino. Per concludere avrà luogo il Concerto di Fisarmoniche nella Chiesa di San Marco (piazza Giuliani e Dalmati), prima della Messa solenne in suffragio delle vittime delle Foibe, sempre presso la chiesa di San Marco. La funzione sarà allietata dal canto dell’esule Ferruccio Conte e dalla viola del musicista fiumano Francesco Squarcia. (aise)

TRENTINI ALL’ESTERO: SOGGIORNI E BORSE DI STUDIO PER CONSOLIDARE I LEGAMI

Trento - Promuovere e consolidare le relazioni con i trentini all'estero e con i loro discendenti, anche attraverso l’istituzione di borse di studio e con iniziative di interscambio. Questo l’obiettivo della legge provinciale in materia di emigrazione trentina per la quale la Giunta provinciale, con una delibera a firma dell’assessore competente, Mattia Gottardi, ha provveduto a ripartire le risorse relative ai soggiorni e agli interscambi giovanili e alle borse di studio per i corsi di laurea. Per la prima voce sono a disposizione 43.560 euro per il 2020 e 43.560 euro per il 2021. Per la seconda voce la cifra disponibile è di 89.000 euro per il 2020 ed un importo uguale per il 2021. Complessivamente, sui due anni, l’impegno di spesa è pari a 265.120 euro. La Provincia promuove scambi fra giovani, nati e vissuti all'estero, discendenti di emigrati trentini, e giovani che risiedono in Trentino, per favorirne la reciproca conoscenza ed offrire opportunità di sperimentare durante i soggiorni nei rispettivi contesti ambientali modelli diversi rispetto a tematiche di carattere sociale, formativo, culturale ed economico. E' prevista la reciproca ospitalità di 44 giovani (dai 18 ai 35 anni) per la durata di tre settimane. È il contributo riconosciuto a favore di giovani discendenti di emigrati trentini di età non superiore ai 28 anni, per la frequenza ai corsi dell’Università degli Studi di Trento. Il contributo è destinato a finanziare: i rinnovi delle borse di studio già assegnate negli anni precedenti e i conferimenti delle nuove borse di studio, per le quali verrà predisposto un apposito bando. (NoveColonneATG)

LEONARDO AWARD: APERTO IL BANDO DEDICATO AI RICERCATORI ITALIANI NELLA BAY AREA

SAN FRANCISCO - La Leonardo Da Vinci Society di San Francisco e la sezione della Bay Area dell’ISSNAF - Italian Scientists and Scholars of North America Foundation – hanno bandito l’edizione 20202 del “Leonardo Award”. Si tratta di un premio nato lo scorso anno, in occasione del 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, assegnato a giovani ricercatori o dottorandi italiani o italo-americani che operano nella San Francisco Bay Area. Possono candidarsi, entro il 1° marzo, scienziati e ricercatori in un qualsiasi campo della scienza e della tecnologia, delle arti e delle scienze umanistiche (incluse le scienze sociali). Ai vincitori sarà assegnato un premio di mille dollari, che sarà consegnato durante il Leonardo da Vinci Gala in programma ad aprile. Il bando e tutte le informazioni sono disponibili qui. (aise)

“10 FEBBRAIO: DALLE FOIBE ALL’ESODO”, PRESENTATO AL SENATO IL LIBRO DI ROBERTO MENIA

ROMA – E’ stato presentato alla Sala Caduti di Nassirya del Senato il libro intitolato “10 febbraio: dalle foibe all’esodo”, scritto da Roberto Menia: si tratta dell’ex parlamentare di AN che fu padre della legge del 2004 istitutiva della Giornata del Ricordo per i caduti delle foibe e l’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. Menia è attualmente Segretario generale del Comitato tricolore italiani nel mondo (Ctim). L’evento è stato organizzato da Ignazio La Russa (FdI) che ha ricordato come “non sia stata una battaglia facile, quella che nel 2004 portò all’istituzione di questa Giornata del Ricordo”. Diversi sono stati i presenti, nonché conoscitori della materia storica, come: lo scrittore Marcello Veneziani; l’editore Luciano Lucarini; il Presidente del ‘Comitato 10 Febbraio’, Emanuele Merlino; il Direttore dell’Archivio ‘Museo di Fiume’ a Roma, Marino Micich; il Direttore de ‘Italiani’, Giuseppe Sanzotta; infine il Direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano. Vari interventi hanno concordato sull’idea di dover arrivare a un clima più sereno nella società italiana, su queste tematiche, per un confronto che possa portare a una memoria condivisa. Il tema delle foibe e le vicende degli esuli giuliani e istriano-dalmati è stato come ormai noto, fino a pochi anni fa, assente persino nei testi di storia italiana. Sebbene tardivamente, l’Italia ha iniziato a riscoprire queste pagine buie e rimosse di una storia difficile, che vede sul banco degli imputati il regime comunista jugoslavo nel secondo dopoguerra. “Questo volume non ha la presunzione di avere contenuti sociologici e neanche visioni ideologiche: in queste pagine – ha spiegato l’autore Roberto Menia – riporto una narrazione di episodi e di uomini spesso sconosciuti ma testimoni di un lungo esodo da terre perdute, durato fino agli anni ‘60”. Dunque un libro che contiene storie di famiglie italiane che hanno dovuto abbandonare le loro case, i loro affetti e la loro terra. “In quelle terre ancora oggi le pietre stesse ed i monumenti come l’Arena di Pola ci parlano di un’italianità che è giusto poter far rifiorire nella memoria collettiva; alle giovani generazioni è stato negato per tanto tempo il diritto alla conoscenza”, ha aggiunto Menia arrivando poi alla questione delle foibe. “Le foibe sono state il prodromo dell’esodo e del processo di snazionalizzazione: ci sono stati connazionali torturati e uccisi, oppure costretti a vivere in campi profughi. Ci sono state, però, anche storie positive di chi è riuscito a fuggire a tutto ciò – ha sottolineato l’autore – come il campione di boxe Nino Benvenuti e il pilota di automobilismo Mario Andretti”. (Inform)