ITALIANI VERSO 195 DESTINAZIONI, REGNO UNITO PRIMA META NEL 2018

Roma - Il 71,2% degli iscritti all’AIRE per solo espatrio da gennaio a dicembre 2018 è in Europa e il 21,5% in America (il 14,2% in America Latina).

Ad uno sguardo più dettagliato sono ben 195 le destinazioni di tutti i continenti. È quanto emerge dalla XIV edizione del Rapporto italiani nel mondo, della Fondazione Migrantes, presentato il 25 ottobre a Roma. Torna il protagonismo del Regno Unito che, con oltre 20 mila iscrizioni, risulta essere la prima meta prescelta nell’ultimo anno (+11,1% rispetto all’anno precedente). Considerando però i numeri contraddittori sulla reale presenza di italiani sul suolo inglese si può pensare che molte di queste iscrizioni siano, probabilmente, delle “regolarizzazioni” di presenze già da tempo in essere, “emersioni” fortemente sollecitate anche dalla Brexit che ha provocato molta confusione nei residenti stranieri nel Regno Unito e a Londra in particolare, e continua tuttora a disturbare il sonno degli innumerevoli lavoratori di origine straniera impegnati nei diversi settori occupazionali. Al secondo posto, con 18.385 connazionali, e nonostante il decremento di 1.622 unità rispetto all’anno precedente, vi è la Germania (-8,1%). A seguire la Francia (14.016), il Brasile (11.663) la Svizzera (10.265), la Spagna (7.529). (NoveColonneATG)

MEDICI SENZA FRONTIERE: RINNOVARE GLI ACCORDI SULL’IMMIGRAZIONE CON LA LIBIA È UN CRIMINE

“Le modifiche proposte all’accordo Italia-Libia sono un contraddittorio ‘maquillage umanitario’: mentre si annuncia di voler migliorare le cose – con soluzioni difficilmente realizzabili – si perpetuano scellerate politiche di respingimento e detenzione sulla pelle delle persone. Le nostre équipe salvano vite in mare e forniscono assistenza medico-umanitaria nei centri di detenzione in Libia, un paese in guerra, dove testimoniano ogni giorno condizioni disumane, malnutrizione, violenze e abusi. L’unica soluzione umanitaria possibile è superare del tutto il sistema di detenzione arbitraria, accelerare l’evacuazione di migranti e rifugiati dai centri favorendo efficaci alternative di protezione, e porre fine al supporto dato alle autorità e alla guardia costiera libica che alimenta sofferenze, violazioni del diritto internazionale e l’odioso lavoro dei trafficanti di esseri umani, a terra e in mare” , afferma Marco Bertotto, Responsabile advocacy di MSF Le modifiche annunciate sono irrilevanti rispetto all’impianto dell’accordo e non potranno produrre un significativo cambiamento delle condizioni di migranti e rifugiati in Libia: i programmi di evacuazione si fanno solo se i paesi di destinazione accettano di reinsediare le persone; l’esperienza pratica, compresa quella di MSF, dimostra che la presenza di organizzazioni umanitarie e Nazioni Unite, in un contesto di generale difficoltà di accesso, non basta a garantire una protezione di base né a migliorare in modo sostanziale le condizioni dei centri di detenzione; i programmi alternativi di detenzione urbana non riescono a rispondere ai bisogni di sicurezza e protezione in un ambiente estremamente pericoloso, caratterizzato da scontri armati, traffico di esseri umani e violenza, e nella maggior parte dei casi hanno scarso impatto e utilità. A conferma delle contraddizioni di queste politiche, per ogni persona evacuata dai centri di detenzione nel 2019 più di 4 sono state intercettate in mare e riportate in quegli stessi centri. Il 75% delle persone nei centri sono considerate a rischio dall’UNHCR, ma continuano a essere intercettate e riportate indietro. Nell’ultimo anno il tasso di mortalità nel Mediterraneo centrale è considerevolmente aumentato, confermandolo la rotta migratoria più letale al mondo.MEDICI SENZA FRONTIERE by Raiawadunia

RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO: NECESSARIO RIPENSARE L’AIRE

Roma - Ripensare l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e i requisiti sui quali è stata costruita all’origine. È una delle “proposte” che arriva dal Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, presentato il 28 ottobre a Roma. Necessità già sottolineata nelle edizioni precedenti del Rapporto: “La fluidità della mobilità, la libera circolazione, la globalizzazione del lavoro e dello studio, la complessità dei profili dei migranti italiani, la stessa Italia di oggi paese multiculturale e interetnico, nonostante il più delle volte non si riconosca tale, sono solamente alcuni degli elementi che obbligano al ripensamento dei criteri di iscrizione”, si legge nel rapporto. (NoveColonneATG)

SPEDIZIONE IN ANTARTIDE: LE FORZE ARMATE PARTECIPANO ALLA CAMPAGNA ESTIVA XXXV SPEDIZIONE SCIENTIFICA ITALIANA IN ANTARTIDE: LE FORZE ARMATE, PRESENTI CON 26 MILITARI DI ESERCITO, MARINA, AERONAUTICA E CARABINIERI BAIA TERRA NOVA

(Antartide) - Anche le Forze Armate partecipano alla XXXV spedizione scientifica italiana in Antartide, che ha preso il via con la riapertura della stazione scientifica italiana "Mario Zucchelli" (MZS), sul promontorio di Baia Terra Nova, per la campagna Antartica estiva 2019-2020 della durata di 4 mesi. Complessivamente, ventisei militari di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri - fra i 250 tecnici e ricercatori, italiani e stranieri – saranno presenti in Antartide per supportare 45 progetti di ricerca, alcuni dei quali saranno sviluppati presso altre basi antartiche. Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), vede la partecipazione del Ministero della Difesa, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA). Il personale delle Forze Armate, in campo fin dal primo team di riapertura della MZS, oltre a riattivare i servizi dopo la chiusura della stazione dallo scorso febbraio, provvederà a ripristinare la pista di 3 km sul pack antartico antistantela base italiana per consentire l’atterraggio di vettori aerei. Le eccellenze della Difesa contribuiranno a tutte le iniziative della stazione, da quelle legate ai vari progetti scientifici alle attività esterne e di ricerca. Fondamentale in questo campo sarà il supporto specialistico delle guide alpine dell’Esercito, dei palombari della Marina e del personale di Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri. (Inform)

DISPOSITIVI ANTIABBANDONO DI BAMBINI IN AUTO, LA LEGGE ENTRA IN VIGORE IL 7 NOVEMBRE NEL DECRETO FISCALE CONTRIBUTI PER L'ACQUISTO

ROMA - Il regolamento di attuazione dell'articolo 172 del nuovo Codice della Strada in materia di dispositivi antiabbandono è stato pubblicato il 23 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore 15 giorni dopo, il 7 novembre prossimo (ai sensi dell'art. 10 delle preleggi). L'obbligo riguarda l'installazione a bordo dei veicoli di un dispositivo di allarme la cui funzione è quella di prevenire l’abbandono dei bambini di età inferiore ai quattro anni. Si attiva nel caso di allontanamento del conducente e può essere integrato nel seggiolino, oppure indipendente dal sistema di ritenuta del bambino. Per agevolarne l'acquisto nel Decreto Fiscale è stato istituito un fondo e il riconoscimento di un contributo economico di 30 euro per ciascun dispositivo di allarme acquistato. (Inform)