CALABRIA: 'LA NOTTE DEI RICERCATORI' AL PICCOLO FESTIVAL DELLE SPARTENZE

Cosenza - “La notte dei Ricercatori”, questo l’evento promosso dall’associazione AsSud, a chiusura della sessione estiva del Piccolo Festival delle Spartenze (Paludi, Cosenza) – ideato e curato da Giuseppe Sommario -

che quest’anno ha celebrato la sua quarta edizione, tenutosi lo scorso sabato 17 agosto nella suggestiva cornice dell’abazia bizantina di Santa Maria ad Gruttam sulle colline di Cropalati. «L’amore per la propria terra rimane sempre qualcosa di disinteressato ma che ti porti dentro fino alla fine dei tuoi giorni. Sempre. Senza chiedere mai nulla in cambio». Sta tutta qui, nelle parole di Vincenzo Piro, docente di Filosofia all’Università Jean Moulin di Lione e che dal prossimo anno accademico siederà sulla cattedra della prestigiosa Sorbona, la sintesi di una notte nella quale ricercatori e docenti universitari si sono ritrovati a condividere le loro esperienze. E una su tutte: quella di aver dovuto lasciare la propria terra natia. «Certo – ha detto ancora Piro – c’è una sensazione di disinteresse nei confronti della propria terra una volta che si parte. Di disinteresse e amore». Insieme a loro un’altra grande eccellenza calabrese: Francesco Mazzei, cerchiarese di nascita e oggi tra i più apprezzati chef gourmet a Londra che ha raccontato della sua esperienza creativa che lo ha portato a rielaborare e rileggere i piatti arroccati all’identità e alla tradizione calabrese e a promuoverli nella grande city d’oltre Manica. Esperimento riuscitissimo che, oggi, lo pone tra le stelle della cucina più apprezzate e ricercate d’Inghilterra. Speranza, esperienza e successo, invece, sono stati il leitmotiv, di domenica 18 agosto, quando, - si legge in una nota dell’associazione- a chiusura delle Spartenze 2019, è stato presentato il libro di Aldo Platarota “Gli anni del Riscatto – Storia di una piccola rivoluzione sociale in un paese del Sud” (Ed. Phromos 2019). (NoveColonneATG)

LE NOZZE D’ARGENTO DEI RAGUSANI NEL MONDO

(SA) In una Piazza Libertà inverosimilmente gremita di folla, in mezzo all’inverosimile scintillio di luci ed al susseguirsi di clip sullo schermo gigante montato a fare da sfondo del palco, si è celebrata la XXV edizione del “Premio Ragusani nel Mondo”. Meravigliose nozze d’argento tra la città i gli emigrati della provincia iblea, che non solo ha conferito lustro alla città ed all’associazione “Ragusani nel Mondo”, ma ha saputo sottolineare ed evidenziare negli anni quale immensa risorsa ha rappresentato e rappresenta tuttora l’emigrazione. Una iniziativa che dura nel tempo ad opera dell’impegno e della passione del Direttore dell’Associazione Sebastiano d’Angelo assieme ad un gruppo di collaboratori animati dagli stessi sentimenti. Lo stesso merito va riconosciuto al Presidente dell’Associazione, l’On. Franco Antoci, politico di lungo corso che nella sua vita è stato sindaco di Ragusa, deputato nazionale, presidente della Provincia attivamente coinvolto nella gestione della cosa pubblica dal 1985 al 2013 e che ancora oggi lo vede protagonista ed attivo nell’Associazione assieme a Sebastiano D’Angelo. Una iniziativa, quella dei Ragusani nel Mondo, che in tutti questi anni ha avuto il merito non solo di celebrare le eccellenze che dalla provincia di Ragusa si sono irradiate in tutto il mondo, ma ha avuto il grande merito di avere coinvolto in questa iniziativa le sinergie del territorio dalle aziende alla banche dalle catene di distribuzione alle assicurazioni, tirando dentro la ricorrenza, tutte le forze attive che stanno alla base della vita economica e politica del territorio. Questo è stato documentato in occasione del XXV, quando nelle clip e sul palco si sono alternati sindaci, presidenti della provincia, imprenditori, operatori economici ed eccellenze di persone che hanno tenuto alta nel mondo non solo la “ragusanità” quale valore aggiunto, ma anche quella italianità che la stessa Italia ed in particolare la Regione, non hanno mai tenuto nella debita considerazione. Esempi come questo, come ho avuto modo di sottolineare intervenendo alla manifestazione in rappresentanza del Coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione (CARSE), non solo servono a documentare quale risorsa continua a rappresentare l’emigrazione, ma anche la scarsa considerazione che di essa si ha, tanto da considerala una categoria da emarginare. Merito di questo ed altri sforzi che vengono dalle associazioni, è prima di tutto quello di riempire un vuoto istituzionale, quello di rompere l’assordante silenzio delle Istituzioni, che dovrebbero essere più attente ad un fenomeno, quello dell’emigrazione o più in generale quello delle migrazioni, che continua sempre più ad affliggere la nostra terra, incapace di uscire da una crisi che ormai dura da troppo tempo e che sta progressivamente allargando la forbice tra il Sud ed il Nord, come documentano le statiche sia dell’ISTAT che dello SVIMEZ. (USEF Salvatore Augello)

APERTE LE CANDIDATURE ALLA “STELLA AL MERITO DEL LAVORO”

Roma - Aperte le candidature alla “Stella al Merito del Lavoro” per l’anno 2020. Le segnalazioni dovranno essere inviate entro il 15 novembre 2019 all’Ambasciata o al Consolato, che provvederanno poi ad inoltrarle al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Quest’anno, il 29 maggio 2019, sono state assegnate 27 Stelle al Merito del Lavoro agli italiani residenti all’estero. Da quando sono state varate le nuove norme per l’assegnazione dell’onorificenza con la legge del 5 febbraio del 1992 (n. 143) ad oggi, i decorati sono stati oltre mille. Le Ambasciate e i Consolati italiani nel mondo invitano gli organismi di rappresentanza delle comunità italiane all’estero delle rispettive circoscrizioni consolari a collaborare con la rete diplomatico-consolare per individuare i connazionali da proporre per l’onorificenza della “Stella al Merito del Lavoro”. La decorazione sono per i lavoratori dipendenti, anche se già pensionati e ai lavoratori italiani all’estero, che abbiano dato prove esemplari di patriottismo, laboriosità e probità. (NoveColonneATG)

LA NIAF CELEBRA QUEST’ANNO IL SUO 44 ° ANNIVERSARIO UN WEEKEND DI CELEBRAZIONI (1-3 NOVEMBRE), CON LA CONSUETA CENA DI GALA, È PREVISTO A WASHINGTON DC

WASHINGTON – Si svolgerà dal 1° al 3 novembre a Washington DC il weekend di celebrazioni del 44° anniversario della National Italian American Foundation (Niaf). Nel corso dell’evento, che prevede la consueta cena annuale di gala dell’organizzazione, verranno premiati la regione italiana del Molise, Vincent A. Forlenza, amministratore delegato di Becton, Dickinson and Company e Paul A. Tufano, presidente e amministratore di The AmeriHealth Caritas Family of Companies. Sono previsti venerdì 1° novembre un aperitivo dedicato ai giovani professionisti italo-americani ed una cena ispirata al Molise a cura della chef Mary Ann Esposito, cuoca italo americana, autrice di libri di cucina e conduttrice televisiva del programma di cucina “Ciao Italia”. Sabato 2 la Niaf parteciperà al festival Expo italiano di Washington, gratuito e aperto al pubblico dalle ore 9 alle 16, con cibo, vino, prodotti italiani di qualità e intrattenimento dal vivo. Sabato sera è in programma la cena di Gala presso l’Omni Shoreham Hotel. Ospite della serata Maria Bartiromo. I biglietti sono disponibili sul sito della Niaf. (Inform)

GEMONA DEL FRIULI RICORDA I CADUTI DELLA RESISTENZA

UDINE - Si è svolta domenica 25 agosto, presso la Chiesetta di Ledis a Gemona del Friuli la commemorazione annuale che la città in provincia di Udine rivolge ai 53 compaesani che persero la vita nella Guerra di Liberazione dal nazifascismo. Come ogni anno, a partire dal 1946, tanti gemonesi hanno percorso l’impervio sentiero che porta all’altopiano di Ledis, luogo che, dopo il settembre 1943, divenne il naturale rifugio per coloro che decisero di aderire alle formazioni partigiane. La popolazione di Gemona per la maggior parte aderì alla Brigata Osoppo e proprio gli osovani vissero lunghi mesi a Ledis. Anche quest’anno, attorno alla Casa Alpina “Brigata Osoppo” e alla chiesetta che ricorda i caduti, si sono radunati molte personalità: tra cui il Sindaco Roberto Revelant, l’Assessore regionale alle finanze Barbara Zilli, e Lodovico Copetti, rappresentante dell’ANPI, che hanno assistito alla messa celebrata dal cappellano militare don Francesco Millimaci e poi ad alcuni brevi interventi per ricordare la storia intrecciata con la vita della città. Nei loro interventi, sia il sindaco Roberto Revelant che il rappresentante dell’ANPI, Lodovico Copetti, hanno insistito sull’importanza di fare memoria e quindi della necessità della conoscenza e dello studio della storia. Il presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo, Roberto Volpetti, ha ricordato che questa era la 74ma edizione della Festa di Ledis: una festa nata per volontà dei gemonesi per fare memoria della felicità per la libertà ritrovata assieme al ricordo di coloro che sono morti per questo. “Devi sentirti fiero - ha detto Volpetti rivolgendosi al dodicenne Alessandro che ha avuto il compito di portare il labaro della Osoppo - di portare il labaro della Osoppo, che rappresenta tutta la storia che hanno vissuto tuo bisnonno Ezio Bruno Londero e i tanti suoi amici. Erano poco più grandi di te: avevano poco più di vent’anni, alcuni avevano fatto la guerra. Hanno saputo trovare anche a costo di grandi rischi e sacrifici la strada giusta per costruire il proprio futuro fatto di democrazia, di libertà e soprattutto di verità. È stata la loro storia ed è anche la tua storia e la storia delle tante persone che sono qui oggi”. “È importante essere qui oggi, - ha proseguito Volpetti - perché Alessandro, come tutti, ha bisogno di vedere fatti concreti, volti concreti, testimonianze, muri, nomi scolpiti, gente che ricorda fatti e persone. Solo così potremo trasmettere la memoria di quanto chi partecipò alla lotta di liberazione ha vissuto”. (aise)

MESSAGGIO AUGURALE DEL CONSOLE GENERALE A MIAMI AGLI STUDENTI D’ITALIANO NUOVO ANNO SCOLASTICO PER TREDICIMILA STUDENTI D’ITALIANO NEL SUD-EST DEGLI USA, MUSILLO: “SIATE AMBASCIATORI DELLA NOSTRA LINGUA E CULTURA”

MIAMI – Il Console Generale d’Italia, Cristiano Musillo, ha inoltrato attraverso un videomessaggio i propri auguri di buon anno scolastico e accademico agli studenti d’italiano nel sud-est degli Stati Uniti: una platea di circa tredicimila studenti, che conferma quanto interesse ci sia verso lo studio della nostra lingua. “E’ mio grande piacere porgervi i migliori auguri per l’inizio dell’anno scolastico e accademico. Lo faccio in italiano – ha spiegato Musillo - proprio perché avete scelto di studiare la nostra bellissima lingua. Dovete essere soddisfatti di questa scelta, che vi consentirà di aprire le vostre porte alla cultura italiana ed europea”, ha aggiunto il Console. “Potrete così stringere amicizie o venire in Italia per le vostre vacanze; ma anche approcciare i settori collegati alla nostra lingua ossia l’arte, la cultura classica, la scienza e il design. L’italiano vi permetterà di conoscere inoltre il mondo dell’impresa e dell’innovazione: in questo senso sarete degli ambasciatori della nostra lingua e cultura”, ha concluso Musillo rinnovando gli auguri agli studenti e alle loro famiglie. (Inform)