ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - G20 - PRES. CONSIGLIO EUROPEO TUSK: IL PALCOSCENICO GLOBALE NON PUO' DIVENTARE UN'ARENA DOVE IL PIU' FORTE POTRA' DETTARE LE PROPRIE CONDIZIONI AL PIU' DEBOLE Osservazioni del presidente Donald Tusk prima del vertice del G20 a Osaka, Giappone:

Prima di tutto voglio sottolineare quanto apprezziamo gli sforzi instancabili della presidenza giapponese a fare in modo che questo vertice porterà il mondo più vicino alla soluzione di sfide chiave del nostro tempo. La leadership del Primo Ministro Abe, la sua devozione personale e abilità diplomatica sono impressionanti e davvero unico. So che con un host come lui siamo in buone mani. Prima di venire a Osaka, ho visitato Hiroshima e Nagasaki, dove ho incontrato i sopravvissuti dei bombardamenti nucleari. Capiscono fin troppo bene il valore della cooperazione internazionale perché sanno quello che un conflitto globale può portare a. Li ho promesso di portare parole di avvertimento ai partecipanti del G20: Il palcoscenico globale non può diventare un'arena dove il più forte sarà dettare le loro condizioni al più debole, in cui l'egoismo dominerà sulla solidarietà, e dove le emozioni nazionalistiche domineranno sopra il buon senso. Dobbiamo capire che abbiamo una responsabilità non solo per i nostri interessi, ma soprattutto, per la pace e un ordine mondiale giusto al sicuro. Infine, mi permetta di condividere una riflessione. Grazie al mio jet lag sono stato in grado di leggere l'intera intervista con il Presidente Putin nel Financial Times. Devo dire che sono d'accordo fortemente con l'argomento principale che il liberalismo è obsoleto. Siamo qui come europei anche con fermezza e in modo univoco a difendere e promuovere la democrazia liberale. Chi sostiene che la democrazia liberale è obsoleto, sostiene inoltre che le libertà sono obsoleti, che lo stato di diritto è obsoleta e che i diritti umani sono obsoleti. Per noi in Europa, questi sono e rimarranno valori essenziali e vibranti. Quello che trovo davvero obsoleti sono: l'autoritarismo, culto della personalità, la regola di oligarchi. Anche se a volte possono sembrare efficaci.(ITL/ITNET)

CONTRO EMERGENZA MEDICI, GOVERNO AMPLI SPECIALIZZAZIONI E SOSTENGA RIENTRO MEDICI ITALIANI ALL'ESTERO

Roma - "La soluzione alla carenza dei medici negli ospedali italiani c'è. Ampliare i posti per le borse di studio delle scuole di specializzazione. E sostenere il rientro dei tanti bravi medici italiani all'estero. Che hanno studiato qui e attualmente prestano la loro professionalità in altri Paesi. Il vuoto di camici bianchi era un problema annunciato. E che ho personalmente affrontato con un'interrogazione parlamentare e con degli specifici emendamenti alla legge di bilancio. Preparati ascoltando le richieste delle associazioni di categoria. Che da più parti individuano proprio in questi due strumenti la soluzione del problema". "In quell'occasione, la maggioranza non ha voluto accogliere un'istanza più che sensata e condivisibile. Oggi il ministro dell'Istruzione Bussetti annuncia di aver aumentato i posti per gli studenti di Medicina. Bene. Siamo lieti che il governo abbia deciso di adottare un atteggiamento maggiormente costruttivo. Se intende risolvere l'emergenza medici in tempi rapidi, il ministro Bussetti lavori di concerto con il ministero della Salute per ampliare i posti nelle specializzazioni e fare in maniera tale che i medici italiani attualmente impiegati all'estero tornino in Italia". È quanto dichiara la Senatrice PD Laura Garavini. (USEF)

DLCRESCITA, UN TITOLO ALTISONANTE PER NASCONDERE LA POCHEZZA DEL PROVVEDIMENTO

Roma - "Altro che crescita. Questo decreto, tanto sbandierato dalla maggioranza gialloverde, produce seri danni alla nostra economia. Perché con l'introduzione di diversi dettagli normativi lede la credibilità del paese e disincentiva dall'investire in Italia, come già si vede dalla preannunciata chiusura dell'Ilva di Taranto da parte dell'attuale investitore ArcelorMittal, proprio a seguito di quanto deliberato nel decreto. Il provvedimento tra l'altro stanzia cifre irrisorie per sostenere la crescita: appena 400 milioni di euro. Praticamente nulla, rispetto ad una disoccupazione crescente, ad una esplosione della cassa integrazione e ad un continuo esodo di giovani talenti dall'Italia". "Unico aspetto positivo nel provvedimento è la riconferma di alcuni interventi da noi precedentemente introdotti. Come la previsione di benefici fiscali per chi rientra dall'estero. Peccato che questa maggioranza abbia deciso che entreranno in vigore solamente dal 2020. E non da subito, come chiedevamo noi democratici con i nostri emendamenti. Una decisione miope, che penalizza i tanti connazionali che stanno rientrando in questi mesi, a seguito della Brexit, ad esempio. Il Governo è poi stato sordo rispetto alla nostra richiesta PD di abolire l'IMU per tutti gli italiani all'estero. Nonostante l'attuale maggioranza abbia esteso l'esenzione di Imu e Tasi a tutta una serie di nuovi soggetti, si è rifiutata di includere tra questi gli italiani nel mondo, come proponevamo invece in un nostro emendamento PD. Il Governo non perde occasione per confermare la sua chiara volontà di penalizzare i connazionali all'estero". È quanto dichiara la Senatrice Pd Garavini, in occasione del voto al Senato sul decreto crescita.(USEF)

A BERLINO UN CORSO DI SCRITTURA GIORNALISTICA

BERLINO - L’associazione “Le Balene possono volare” organizza a Berlino un workshop dedicato alla scrittura di lungo formato, quel long-form journalism nel quale si incontrano informazione e narrativa e che sta diventando il marchio di fabbrica delle più interessanti proposte editoriali contemporanee. Il workshop, che si terrà sabato, dalle 12 alle 18, presso il Tempelhofer Feld, sarà in italiano ed è aperto a tutti. A guidare i partecipanti (per un massimo di 12) Mattia Grigolo e Mauro Mondello. La definizione di long-form journalism è cambiata costantemente nel corso degli ultimi dieci anni, trasformandosi di passo alle mutazioni di un giornalismo che, nello sviluppo di contenuti di approfondimento, ha via via combinato in maniera sempre più naturale gli elementi classici dell'informazione a quelli più tipici della narrativa. Riviste italiane come The Vision, Not, Yanez, Ultimo Uomo, Studio, solo per citarne alcune, rappresentano proprio questa trasformazione, in cui il linguaggio e la struttura dei contenuti sono caratterizzati da una forte natura identitaria, che ribalta l'approccio tradizionale della scrittura di genere e declina gli argomenti della politica, della cultura, dell'attualità, secondo un andamento stilistico in cui è l'elemento personale a diventare la traccia guida del contenuto. Durante le 6 ore del workshop si lavorerà sulla costruzione di un testo di long-form journalism, andando a studiare in maniera analitica tutti gli elementi di composizione di un contenuto, sia giornalistici che narrativi. I partecipanti scopriranno come si pensa e come si scrive un testo di long-form giornalistico, e alterneranno momenti di spiegazione frontale a prove pratiche di scrittura e analisi di testi. Verrà dedicata grande attenzione alla produzione e all'editing individuale dei contenuti, l'obiettivo è infatti quello di lavorare sulle capacità di scrittura di ognuno dei partecipanti. Mattia Grigolo, fondatore de le Balene Possono Volare, conduce Laboratori di Scrittura Creativa per italiani a Berlino da più di cinque anni. Premiato dall'Istituto Italiano di Cultura, il Comites Berlino e l'Ambasciata Italiana a Berlino come Italiano dell'Anno 2014, grazie al progetto de Le Balene Possono Volare. Giornalista freelance e Fondatore del magazine online Yanez. Avido collezionista di libri e colonne sonore. Ha collaborato e scritto per Rolling Stone, Il Mucchio, Soundwall, NOT, Wired, Area e altri. Mauro Mondello, giornalista freelance e reporter di guerra, vive a Berlino. Collabora, fra gli altri, con L’Espresso, La Repubblica, Sueddeutsche Zeitung, La Stampa, Eastwest, Rivista Studio, GQ, Altreconomia, Ultimo Uomo, Avvenire, Aspenia, Radio Rai, Profil e Die Zeit. Ha fondato e dirige la rivista Yanez. Ha girato i documentari Stateless (2013), Made in Albania (2014) e Lampedusa in Berlin (2015). (aise)

CGIE: AGGIORNAMENTI URGENTI PER LE POLITICHE DEGLI EMIGRATI

Roma - “Le politiche dell’Italia verso le comunità emigrate necessitano di aggiornamenti urgenti, che devono marciare di pari passo con il lavoro legislativo prodotto dal parlamento”. Così Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, in un messaggio in vista della plenaria, che si terrà a Roma dal 3 al 5 luglio. “Molti di questi aspetti – assicura Schiavone - saranno dibattuti durante i lavori dell’Assemblea plenaria ai quali parteciperanno assieme al Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi e al Sottosegretario Ricardo Merlo, anche numerosi parlamentari e funzionari di diversi ministeri e rettori universitari”. “Tre giorni intensi – sottolinea il segretario generale del Cgie - che richiederanno collaborazione e capacità propositiva per rafforzare il ruolo politico e istituzionale del CGIE e dei Comites, assieme alle vecchie e nuove forme associative presenti fuori dall’Italia”. (NoveColonneATG)

CGIE, SCHIAVONE: IMPEGNO PER LE ISTANZE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

Roma - “Ormai siamo 6 milioni secondo gli stessi dati del Maeci, ma si stima che ben oltre un milione per difetto sfugga alle registrazioni Aire e alle Anagrafi consolari. Gli italiani all’estero sono numericamente la seconda regione italiana”. Lo ha detto Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, in un messaggio in vista della plenaria, che si terrà a Roma dal 3 al 5 luglio. Secondo Schiavone “è un indice inequivocabile delle condizioni del paese e delle sue prospettive. L’emigrazione impoverisce il paese sottraendogli forze qualificate e professionali, crea squilibri sociali e demografici, alimenta la povertà del sapere e della conoscenza, ne frena il futuro e il progresso”. Allo stesso tempo, riflette il segretario generale del Cgie, “le partenze riflettono una dimensione umana che reclama visibilità, diritti e tutele nei nuovi paesi di insediamento. Rappresentare in modo congruo le loro istanze nelle istituzioni italiane è un impegno che ci vede impavidamente in prima fila, oggi più di ieri”. (NoveColonneATG)