ITALIA-ARGENTINA IERI E OGGI, UN LEGAME MAI SPEZZATO

Roma - Gli espatri del passato degli italiani verso l'Argentina e il ruolo avuto, in particolare delle donne, nello Stato sudamericano e più in generale l'emigrazione, sono stati il tema dell'incontro con Elisabeth Safar

(avvocato e docente di giurisprudenza all' università di Salta in Argentina) organizzato dal club per l'Unesco di Gioiosa Jonica con il patrocinio dell'amministrazione comunale gioiosana e dell'Università per stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria. Nello specifico - scrive il 19 maggio Il Quotidiano della Calabria - si è discusso dell'esodo delle donne nella storia in Argentina, dei diritti umani e dei rapporti economici e culturali tra i due Stati. "Per l'Argentina - ha detto Elisabeth Safar - è un momento particolare. Stiamo aprendo gli ingressi nella nostra Nazione a tutti quelli che hanno necessità. I nuovi che arrivano sono soprattutto del sud America. Un tempo - ha aggiunto - era un continuo arrivo di italiani oggi sono altri ad avere la necessità di venire nel nostro Paese". La Safar ha poi allargato gli orizzonti del discorso mettendo in collegamento i tanti elementi che caratterizzano l'Italia con l'Argentina. E’ stata poi consegnata una targa all' insegnante dell'università argentina "per avere considerato la propria vita come missione in cui i valori della cultura e della legalità restituiscono agli umani quella dignità spesso rubata".(NoveColonneATG)

IMPRESE, INSERIRE I LAVORATORI DI RIENTRO DALL’ESTERO

Roma – Le aziende italiane potrebbero avere più chances di inserire lavoratori di rientro dall'estero, dato l'allargamento delle agevolazioni fiscali previste per questi lavoratori, in vigore dal 1° maggio, con le modifiche al Dlgs 147/2015 introdotte dal decreto crescita. Salvo novità che dovessero arrivare in sede di conversione in legge del decreto 34/2019 – si legge il 20 maggio sul Sole 24 Ore - l'articolo 5 del provvedimento è intervenuto in primo luogo sulla percentuale di esenzione per il reddito prodotto in Italia innalzandola al 70% (in precedenza era fissata al 50%). Quest'ultima aumenta al 90% per chi trasferisce la residenza nelle regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia. Inoltre, sono state previste alcune ipotesi di estensione, dando la possibilità di applicare l'agevolazione per ulteriori cinque anni, nel caso in cui il lavoratore abbia un figlio minorenne a carico, anche in affido preadottivo, o acquisti un immobile residenziale in Italia dopo il trasferimento, o nei 12 mesi a esso precedenti. In queste ipotesi, per gli ulteriori cinque anni, i redditi concorrono a formare l'imponibile per il 50% del loro ammontare: se il lavoratore ha almeno tre figli nelle condizioni di cui sopra, la percentuale di tassazione è fissata al 10 per cento. Il datore che assume un impatriato - intenzionato a usufruire del regime agevolato - deve ottenere dallo stesso una richiesta scritta contenente le generalità, l' indicazione della data di rientro in Italia e della prima assunzione in Italia (in caso di più assunzioni); la dichiarazione di possedere i requisiti soggettivi previsti dalla norma; la specifica dell' attuale residenza in Italia e l' impegno a comunicare tempestivamente ogni variazione (prima che sia decorso il periodo minimo richiesto per usufruire dell' agevolazione), oltre all' attestazione di non beneficiare contemporaneamente di altri incentivi fiscali (divieto di cumulo). (NoveColonneATG)

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - DALLA GERMANIA IN VENETO TORNA SU ALTARE CHIESA SAN SIMON A VENEZIA CROCIFISSO SOTTRATTO DA GOERING

“Di fronte al successo di una simile operazione investigativa, minuziosa e precisa, posso solo inviare il mio più sentito ringraziamento, anche a nome di tutti i Veneti e dei Veneziani in particolare, ai Carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale per aver restituito a Venezia questo simbolo della Fede, della storia e della cultura dei Veneti”. Esprime tutta la sua soddisfazione il Presidente della Regione del Veneto per il ritorno sull’altare della Chiesa di San Simon nel capoluogo regionale del pregiato crocifisso del XIV secolo, sottratto durante la seconda guerra mondiale dalle truppe tedesche e recuperato grazie ad una brillante indagine internazionale dal nucleo specializzato dell’Arma. “Uomini in divisa lo avevano sottratto con sfregio per farne omaggio a un folle gerarca nazista come Goering – aggiunge il Governatore - oggi altri uomini in divisa, ma a noi familiari e cari, sono riusciti a ritrovarlo in Germania per riportarlo nella sua collocazione di secoli dove potrà essere nuovamente venerato dai fedeli e ammirato da tutti gli appassionati d’arte e i visitatori che ogni giorno arrivano a Venezia. Non possiamo che provare ammirazione per i Carabinieri che non solo ogni giorno, insieme alle altre forze dell’ordine, garantiscono la sicurezza del nostro territorio dalla prepotenza dei delinquenti di oggi ma anche sono professionalmente specializzati per sanare i danni causati al nostro straordinario patrimonio culturale dalle efferatezze di ieri” (29/05/2019-ITL/ITNET)

FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO - MADE IN ITALY - A VENEZIA BORSE DI STUDIO SUMMER SCHOOL SULL'IDENTITA' ITALICA: ARTE, MUSICA, MODA, DESIGNER E GASTRONOMIA

 Corso estivo sull'identita' degli italici nell'ambito dell'arte, della musica, moda, design e gastronomia a San Servolo (Venezia) . Iscrizioni entro il 30 giugno.. l'iniziativa è promossa In collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano e con l’associazione Globus et Locus, Schola Italica promuove un corso che unisce professionisti e universitari provenienti da ambiti diversi di interesse (i relatori). I candidati dovranno inviare domanda via email – unitamente a un CV aggiornato e all’indicazione dell’area culturale professionale (tra arte/musica, moda, design e gastronomia) cui si è interessati in modo particolare –, all’attenzione del Direttore della Summer School, al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Entro il 2 luglio verrà comunicata, in seguito alla valutazione delle candidature, l’attribuzione delle borse di studio a copertura della metà della quota di iscrizione. Il costo del corso ammonta a € 900,00 (i.i.) e comprende iscrizione, materiale didattico, pensione completa e stanza singola per una settimana, presso l’Isola di San Servolo (Venezia). Entro il 7 luglio dovrà pervenire il versamento della quota di iscrizione, al seguente numero di conto corrente, intestato a Schola Italica, specificando la causale («Summer School»): c/o Intesa San Paolo – IBAN: IT31 D 03069 09400 1000 0001 2045 BIC: BCITITMM L’Istituto rilascia un «Attestato di partecipazione». Le domande saranno selezionate da una commissione composta dal prof. Davide Cadeddu, Università degli Studi di Milano e direttore della Summer School, dal prof. Fabio Finotti (Università degli Studi di Trieste) e dal prof. Giulio Ceppi (Politecnico di Milano). Verranno valutati il curriculum vitae, in rapporto alla pertinenza dei temi affrontati nella Summer School, e anche la media dei voti conseguiti, nel caso degli studenti universitari. La stessa commissione potrà premiare le migliori Candidature di studenti universitari con L’attribuzione di borse di studio. (PROGRAMMA COMPLETO DEL cORSO: https://www.madeinitalysummerschool.it/wp-content/uploads/2019/05/Calendario-Summer-School-2019-8.pdf). (29/05/2019-ITL/ITNET)

AL FORUM INAS CISL SULLA SUSSIDIARIETÀ, INPS APRE A IMPEGNI CONGIUNTI TRIDICO: INPS E PATRONATI INSIEME PER WELFARE CONDIVISO

ROMA - “Se l’Inps ha potuto dare risposte alle persone è anche grazie ai patronati, all'Inas Cisl. Quello di costruzione di un welfare condiviso, a cui possiamo lavorare insieme, non è un processo complementare, ma di convergenza su obiettivi univoci”: così il presidente dell’ente previdenziale, Pasquale Tridico, ha accolto la proposta del presidente dell’Inas, Gigi Petteni, di costruire insieme risposte di rete ai bisogni sociali. Attorno a questa idea di welfare di comunità si è sviluppato il confronto in occasione del forum “Stato e Patronato: la sussidiarietà in azione nel welfare della persona”, che si è tenuto questo pomeriggio a Roma. “I patronati, attraverso la sussidiarietà, compiono già un'azione di tessitura sociale. Per questo vogliamo sviluppare un impegno che si integri in una rete territoriale per la presa in carico delle istanze sociali”, ha spiegato Petteni. A fare luce sulla portata di questa sfida ci ha pensato Emmanuele Massagli, docente dell’Università Lumsa e presidente di Adapt: qualità, ampliamento dei servizi, potenziamento della formazione sono le scommesse che i patronati dovranno affrontare per il futuro, “con l’obiettivo di diventare sempre più luogo del welfare per la persona”, ha sottolineato. Per Concetta Ferrari, direttrice generale per le politiche previdenziali e assicurative presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, “il lavoro che il patronato svolge sul territorio è essenziale; per questo - in un mondo in cui è necessario sviluppare i diritti sociali – ascolteremo le loro osservazioni per rimettere il welfare in linea con i bisogni dei cittadini”. “Lo Stato deve riconoscere che i patronati sono strumenti di democrazia nel Paese e non considerarli come semplici gestori di processi burocratici. La loro enorme capacità di radicamento sociale, che trae origine dal mutualismo, dà sostanza all’idea di un welfare fondamentale, basato sul segretariato sociale, in grado di formulare risposte per una società fortemente individualizzata”, ha spiegato Ignazio Ganga, segretario confederale della Cisl, nell’intervento conclusivo del forum. “La mediazione digitale non può sostituire la mediazione umana. Serve un equilibrio tra innovazione telematica e presenza sul territorio, un processo in cui il patronato si inserisce perfettamente”, ha aggiunto. Anche grazie a questo ruolo dei patronati, secondo Petteni, l’Inps potrà scongiurare il rischio di essere un “supermercato” delle prestazioni sociali e potrà diventare una vera e propria “casa del welfare”. (Inform)

ITALIA – ARGENTINA: A BUENOS AIRES IL FORUM PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLE PMI E START UP INNOVATIVE

BUENOS AIRES - Organizzato da Ambasciata italiana in Argentina e Agenzia Ice si terrà il 13 e 14 giugno prossimi a Buenos Aires il “Forum economico bilaterale Italia-Argentina per le PMI e start up innovative". Cinque i settori focus - meccanica, agroindustria, energie rinnovabili – della due-giorni che sarà ospitata nell’Auditorium Manuel Belgrano e a Palacio San Martin della Cancilleria Argentina. Ad aprire i lavori la mattina del 13 giugno saranno il Ministro degli Affari Esteri argentino, Jorge Faurie e l’Ambasciatore d’Italia in Argentina, Giuseppe Manzo. Dopo l’intervento del Viceministro degli Affari Esteri, con delega per gli Affari Economici Internazionali, Horacio Reyser Travers, i lavori entreranno nel vivo con il primo tavolo dedicato al tema “Innovazione produttiva, commercio e strumenti finanziari” con interventi di rappresentanti del Ministero Lavoro argentino e dello Sviluppo economico italiano e della Sace. Nella sessione dedicata a “Servizi basati sulla conoscenza” interverranno l’Università di Bologna, il consorzio Universitario Italo-argentino e il 3A Parco Tecnológico Agroalimentare dell’Umbria. Nell’ultimo panel della prima giornata verranno presentati i “Casi di cooperazione industriale italo-argentina di successo in settori prioritari”. La mattina si concluderà con la firma dell’Accordo tra ADI e Ministero de Produccion Argentino per la collaborazione nel settore del disegno industriale. Il pomeriggio sarà dedicato al networking e ad eventuali incontri B2B settoriali coordinati da ICE e Agenzia Argentina per gli Investimenti ed il Commercio (AAICI). Alle 18.30 in Ambasciata si terrà un altro evento della serie “Italia en 24” dedicato alla Provincia di Mendoza. E proprio in provincia di Mendoza gli imprenditori si recheranno venerdì 14 giugno per visitare uno o più stabilimenti produttivi rappresentativi dei settori di interesse. (aise)