CINA, IL MOBILE WORLD CONGRESS SARÀ A SHANGHAI IL 26 GIUGNO L'EVENTO SI SVOLGERÀ NELLA CITTÀ CINESE E ACCOGLIERÀ VISITATORI E AZIENDE DA PIÙ DI 110 PAESI DEL MONDO

A partire dal 26 giugno la Cina ospiterà a Shanghai il Mobile World Congress (MWC),

un evento di punta per la tecnologia di prossima generazione in Asia. L’MWC è la più importante fiera al mondo sulla telefonia mobile, a cui partecipano numerosi amministratori delegati in rappresentanza di operatori telefonici, produttori e fornitori provenienti da tutto il mondo. Dedicato al tema "Connettività Intelligente", l'evento di quest'anno si concentra sulle maggiori tematiche riguardanti le ultime tecnologie, tra cui il 5G, l'Internet delle cose,l'Intelligenza Artificiale e i Big Data. Il MWC di Shanghai durerà in tutto tre giorni e prevede diverse conferenze, vertici e mostre. Alla conferenza parteciperanno e interverranno oltre 200 relatori e dirigenti di livello mondiale, tra cui Xu Ziyang, amministratore delegato di ZTE, e Cristiano Amon, presidente di Qualcomm Incorporated. Inoltre, alcuni giganti delle telecomunicazioni e della tecnologia presenteranno alla mostra le loro ultime innovazioni, prodotti e soluzioni all'avanguardia. All'evento parteciperanno anche alcune aziende di fama mondiale nel campo della comunicazione, tra cui Huawei, Ericsson, Nokia, Qualcomm, BICS e Kazakhtelecom. Si prevede che l'edizione 2019 del MWC di Shanghai accoglierà oltre 60.000 visitatori professionali e 550 aziende riconosciute del settore provenienti da oltre 110 Paesi del mondo.

UN'EUROPA ANTIFASCISTA: FIR, ITACA, ANPI E INCA PRESENTANO L'APPELLO IN BELGIO

BRUXELLES - Mercoledì 22 a Morlanwelz e giovedì 23 maggio a Bruxelles, la Fir - Federazione Internazionale dei Resistenti -, Itaca, Anpi e Inca Belgio organizzano due serate d’incontro e discussione con rappresentanti di forze democratiche e associazioni per presentare l’appello delle associazioni per un voto antifascista alle prossime elezioni europee. “Ci confronteremo insieme sui temi e sulle sfide che si trova ad affrontare l’Europa oggi, in una fase complessa in cui riteniamo che una prospettiva democratica e antifascista sia non solo auspicabile, ma l’unica via possibile”, sottolineano gli organizzatori. Due le serate, come detto: la prima, mercoledì 22 alle 18.30 nella sede dell’Associazione "Amici dell'INCA" (Place Albert I, 7/D – 7140) a Morlanwelz; la seconda, giovedì 23, alle 18.00 presso Le Louvre de Saint-Gilles (Chaussée de Waterloo, 68) a Saint Gilles (Bruxelles. Alla serata di giovedì 23 interverrà anche Carla Nespolo, Presidente Nazionale ANPI, in collegamento telefonico. (aise)

TRACCE DEL BAROCCO: PROSPETTIVE DALL’AMERICA LATINA

NAPOLI - Il 22 maggio 2019, il Centro di Studi sull’America Latina (CeSAL) del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati (DiSLLC) dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e la Segreteria Culturale dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA) organizzano una conferenza sulle molteplici espressioni del (neo)barocco in area latinoamericana. L’incontro si propone di inaugurare un evento di portata maggiore che si terrà a Roma nel 2020. Quest’ultimo è pensato per celebrare i quarant’anni del noto “Simposio Internazionale sul Barocco Latino Americano” organizzato dall’IILA nel 1980 e i cui esiti sono stati raccolti nei due preziosi volumi a cura di Elena Clementelli e Tatiana Seghi nel 1984. Il convegno, sfruttando le peculiarità di entrambe le istituzioni, intende riflettere sulle differenti espressioni del barocco e le sue rimodulazioni nella cultura latinoamericana contemporanea. In questo senso, gli interventi esploreranno le espressioni letterarie, architettoniche e figurative in due parti. La prima, prevista per la mattinata, pone l’accento sulle narrative neobarocche novecentesche grazie agli interventi di Edoardo Balletta (Università di Bologna), Ana María González Luna (Università di Milano Bicocca), Paola Laura Gorla e Andrea Pezzè (Università di Napoli L’Orientale) e lo scrittore e saggista argentino Carlos Gamerro. La seconda, concentrata nel pomeriggio, vedrà l’introduzione di Rosa Jijón (Segretaria Culturale IILA) e gli interventi di José de Nordenflycht Concha (Universidad de Playa Ancha, Cile), Maria Teresa Jaquinta (Liaison Officier per la Cooperazione con l’Italia, ICCROM) e Cecilia Santinelli (Coordinatrice scientifica per i progetti IILA di patrimonio culturale). (aise)

IL 20 MAGGIO A ROMA IL MEETING DELLE ASSOCIAZIONI EUROPEE DELLE NAZIONI UNITE (UNAS)

ROMA - Le Associazioni europee delle Nazioni Unite (UNAs), si incontrano per la seconda volta a Roma, nella sede della SIOI UNA-Italy, a Palazzetto Venezia, per una due giorni dedicata alle sfide dell’Agenda 2030 e al ruolo dell’ONU in un mondo in continua evoluzione. Il programma dell’evento prevede una serie di incontri e gruppi di lavoro, alla SIOI ed alla FAO, con l’obiettivo di definire le priorità della collaborazione tra le UNAs e l’ONU. I Paesi rappresentati sono: Albania, Armenia, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Israele, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Serbia, Spagna, Svezia. Il primo meeting delle UNAs a Roma, che risale al settembre 1949, è stato organizzato dalla SIOI in qualità di membro fondatore della WFUNA, e ha visto la presenza di Alcide de Gasperi, Carlo Sforza, Guido Gonella, Ezio Vanoni ed in rappresentanza della SIOI del Presidente Nicolò Carandini, di Gaetano Morelli, Tomaso Perassi, Norberto Bobbio e Roberto Ago. L’evento avrà inizio il 20 maggio alle ore 9 presso la sede della SIOI e vedrà la partecipazione, fra gli altri, del Presidente della SIOI, Franco Frattini, di Staffan de Mistura, Former Under-Secretary General, UN Special Envoy for Syria, Afghanistan, Iraq, Lebanon; di Bettina Tucci Bartsiotas, UNICRI Director, di Bonian Golmohammadi, Secretary-General WFUNA e di importanti rappresentanti del MAECI, della FAO, dell’IFAD e del WFP. L’evento si svolgerà in lingua inglese. (Inform)

IL POLITECNICO DI TORINO ALLA RICERCA DI STUDENTI INTERNAZIONALI

Torino - Il programma di borse di studio “TOPoliTO: attracting international Top students at the Politecnico di Torino” è finalizzato al reclutamento di studenti internazionali di qualità per l’inserimento in corsi di studio di primo e secondo livello. La presenza nell’Ateneo di una componente rilevante di studenti internazionali rappresenta un valore culturale per l’Ateneo e un’opportunità per il territorio e il suo sistema economico. Il programma mira a reclutare i migliori studenti sia per la Laurea di I livello che per la Laurea di II livello, supportandoli con una borsa di studio di 8000 € lordi all’anno. In un contesto europeo e mondiale sempre più competitivo anche sul piano dell’offerta formativa universitaria, il programma si propone di rafforzare la capacità di attrarre studenti internazionali di talento che possano accedere ai percorsi di laurea di primo e secondo livello dell’Ateneo e che beneficeranno della cultura e tradizione scientifica italiana. A questo link sono pubblicati i Bandi di Concorso attualmente aperti http://international.polito.it/it/supporto_economico/topolito_scholarships/2019_2020. Si invitano eventuali interessati ai corsi del Politecnico di Torino a far riferimento al sito dell’Ateneo www.polito.it, alle pagine dedicate agli studenti internazionali http://international.polito.it/it/, all’offerta formativa https://didattica.polito.it/offerta/ e all’application form http://apply.polito.it/ Gli interessati possono inoltre contattare l’Ateneo per informazioni, scrivendo in inglese, spagnolo o italiano, tramite ticketing: https://didattica.polito.it/segreteria/contatta/it/studenti_con_titolo_estero.html(NoveColonneATG)

MIGRANTI: RIMESSE VOLANO PER LO SVILUPPO MA SERVE LA COOPERAZIONE

Roma – A livello mondiale i trasferimenti all’estero degli emigrati verso i propri luoghi d’origine superano di tre volte l’aiuto ufficiale allo sviluppo: si tratta di un dato che certifica inequivocabilmente la centralità del tema delle rimesse, al centro del saggio della sociologa Barbara Bonciani dal titolo “Rimesse dei migranti e processi di sviluppo: quadro attuale, rischi e opportunità” edito da Franco Angeli e presentato il 13 maggio alla Camera. “Il mio libro tenta di offrire una riflessione sulla relazione tra le rimesse che i migranti inviano nei loro Paesi per il miglioramento delle condizioni in questi contesti, i flussi migratori e lo sviluppo nei Paesi d’origine delle migrazioni. Le rimesse giocano un ruolo fondamentale nei Paesi d’origine proprio perché favoriscono la lotta alla povertà, 800 milioni di persone al mondo devono la loro sopravvivenza alle rimesse dei migranti che costituiscono in molti casi il 60% e in alcuni casi anche l’80 per cento del reddito delle famiglie beneficiarie” spiega a 9colonne l’autrice, docente di Sociologia dello Sviluppo all’Università di Pisa. “Le rimesse sono importanti – aggiunge la ricercatrice - ma non possono essere l’unico strumento attraverso il quale favorire un miglioramento delle condizioni di vita delle persone nei Paesi poveri, è importante che ci sia una responsabilizzazione da parte della Cooperazione internazionale e da parte del governo: solo per dare un dato in Italia nel 2018 il flusso delle rimesse in uscita è stato pari a 6,2 miliardi di euro secondo i dati della Fondazione Moressa mentre l’aiuto pubblico allo sviluppo è diminuito del 21%: dobbiamo invece definire delle politiche di cooperazione che siano in grado di poter fare un uso migliore delle rimesse nei Paesi d’origine ma queste devono essere accompagnato da una forte responsabilizzazione dei governi dei Paesi ricchi”. La tesi sostenuta nel libro è che i flussi degli immigrati nei loro Paesi d’origine necessitino di essere mappati, monitorati e governati per divenire strumento a supporto di processi di autodeterminazione economica e sociale dal basso, superando i rapporti di dipendenza che spesso si determinano. “Non si può dire ‘aiutiamoli a casa loro’ e poi intervenire a gamba tesa sul tema delle rimesse che è uno di quei canali di aiuto ai Paesi in via di Sviluppo – sostiene Fabio Porta, già presidente del Comitato parlamentare degli italiani nel mondo, commentando la tassa sulle rimesse del governo - semmai bisognerebbe cercare di intervenire per aiutare questi Paesi utilizzare meglio questi fondi, che spesso vengono dispersi in tanti rivoli”. L’ex deputato del Pd ha poi ricordato come quello delle rimesse sia stato “un tema fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell’Italia soprattutto nel dopoguerra, anche se questo tema è più antico visto che la nostra emigrazione inizia alla fine dell’800”. (NoveColonneATG)