SEMINARIO DI PALERMO/ I GIOVANI AL CUORE DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA: RICERCHE E DATI

PALERMO - Nel corso dell’Assemblea Regionale Siciliana tenutasi questo pomeriggio a Palermo, presso Palazzo dei Normanni, nel solco del seminario per la Creazione di una Rete di Giovani Italiani nel Mondo, dopo i saluti istituzionali e la firma di un protocollo d’intesa tra ARS e Cgie,

ha preso la parola Delfina Licata, coordinatrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, con il focus “I giovani al cuore dell’emigrazione italiana: ricerche e dati”. “Sono giorni che mi chiedo cosa avrei dovuto dire in questa sede. È doveroso iniziare con un ringraziamento per chi oggi mi ha permesso di tornare alla casa dei padri. Mio padre infatti è siciliano e sento molto forte queste radici, pur non essendo nata qui”, ha esordito Licata. “Sono ormai 15 anni che mi occupo di mobilità italiana, 13 di Rapporto Italiani nel Mondo. Sono cresciuta studiando il tema della migrazione italiana, un tema che per me è diventata una bella malattia. I giovani all’estero sono da sempre al centro di questa mia ricerca; il rapporto italiani nel mondo non è un libro, è un progetto culturale che ho l’onore di gestire come capo redazione. Un progetto con il quale cerchiamo di far capire all’Italia che bisogna parlare e approfondire il tema della mobilità italiana. In Italia troppo spesso si sa e si fa pochissimo per la comunità italiana all’estero. Abbiamo dovuto “inventare” un metodo di ricerca, che si adattasse alle mutazioni continue del fenomeno, che cambia di anno in anno”. Dobbiamo chiederci: è effettivamente vero parlare di un’emergenza? L’emigrazione è un male o un bene? In sé la mobilità non è un male, è un’opportunità di arricchimento. Dov’è che diventa emergenza? In questo momento dall’Italia si è obbligati a partire ed è un movimento unidirezionale. Chi va all’estero non torna indietro. Solo quando il percorso diventerà circolare sarà perfetto”. “Abbiamo studiato anche le situazioni al limite: i detenuti italiani all’estero, la depressione di chi non riesce a trovare la propria strada”, ha aggiunto Delfina Licata, “abbiamo, insomma, cercato di dar vita a un lavoro globale, che nella versione 2019 sarà ancora più ricco e, se possibile, più esaustivo”. (gianluca zanella\ aise)

A PALERMO OLTRE 100 EXPAT, OBIETTIVO FARE RETE

(NoveColonneATG) Palermo - Ci sono i figli e i nipoti degli italiani che emigrarono all’estero anni fa e c’è chi ha lasciato il Paese di recente per necessità o per scelta. Storie diverse ma un filo rosso che le unisce: sono giovani italiani che vivono fuori i confini nazionali e che per 4 giorni, dal 16 al 19 aprile, si ritrovano insieme a Palermo. L’occasione è il Seminario dei giovani italiani nel mondo, organizzato su impulso del Consiglio generale degli italiani all’estero e con l’aiuto di tutto il mondo dell’associazionismo. Comites in primis, che questi giovani li ha selezionati e li ha “preparati” per mesi al grande evento. L’appuntamento è stato inaugurato il 16 aprile al Teatro Massimo, uno dei luoghi simbolo della cultura palermitana, che ha accolto 115 ragazzi con tanta voglia di mettersi in gioco. Si sono lasciati emozionare dalle parole del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “Siete nella città giusta, siete italiani e siete siciliani”, dice strappando più di un applauso dal pubblico. Hanno sentito le istituzioni presentare l’evento: l’obiettivo - ripetono tutti - è creare una rete di giovani italiani all’estero. La sfida è partita dal Teatro Massimo, continuerà a Palermo fino a venerdì 19 aprile e volerà in giro per il mondo insieme a quegli occhi pieni di speranza. E i giovani italiani nel mondo non si sono tirati indietro: dopo i saluti istituzionali si sono messi subito al lavoro. Hanno iniziato a conoscersi e a condividere sogni e proposte. Anche perché le aspettative sono alte: “Auspichiamo che i giovani presenti qui possano incominciare a rilanciare una presenza organizzata affinché la comunità italiana nel mondo possa essere protagonista”, afferma Michele Schiavone, segretario generale del Cgie. “Occupate gli spazi di potere”, li sprona Ricardo Merlo, sottosegretario agli Esteri. “Voi siete il nucleo di quello che sarà domani l'associazionismo italiano nel mondo”, sottolinea Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero della Farnesina. Non solo testimonianza, insomma, ma protagonismo e sguardo rivolto al futuro. “Qui a Palermo, venendo da tutto il mondo, ci giochiamo la possibilità di ribaltare la prospettiva con una voce multiforme, autorevole e creativa, che sappia farsi strada e conquistarsi un futuro di collaborazione con il nostro Paese”, sottolinea Maria Chiara Prodi, presidente della VII Commissione “Nuove migrazioni e generazioni nuove” del Cgie, una delle “anime” del Seminario. La rete è stata lanciata: da Palermo riparte un nuovo associazionismo italiano nel mondo.

ITALIANI ALL’ESTERO, GARAVINI (PD): “PARTECIPAZIONE GIOVANI A PALERMO BEL SEGNALE PER LEGAME TRA POLITICA E NUOVE GENERAZIONI DI COMUNITÀ ITALIANE NEL MONDO”

Roma - “La partecipazione e l’entusiasmo di così tanti giovani, provenienti da tutto il mondo, è il più bel segnale che si possa dare a chi dice che i ragazzi sono lontani dalla politica. Al contrario, la loro partecipazione attiva a questo seminario dimostra che non è così. E che proprio da loro possiamo ripartire per creare un ulteriore legame molto più duraturo con le nostre comunità nel mondo”. “Investire nel rapporto con i rappresentanti più giovani dei nostri connazionali all’estero significa creare una rete ed un coordinamento che vadano oltre questo convegno. I miei complimenti alla presidente della Commissione giovani, Maria Chiara Prodi, ed a tutto il CGIE che ha avuto il merito di riunire a Palermo questi ragazzi che rappresentano il futuro della migliore italianità all’estero. Ed un plauso anche ai Comites che, nonostante tutte le ristrettezze economiche, si sono prodigati per individurare i giovani espressione dei loro territori e per consentire loro di partecipare”. È quanto ha dichiarato al Senatrice Pd Laura Garavini a latere del Seminario dei giovani italiani nel mondo organizzato dal Cgie e in corso a Palermo. Sen. Laura Garavini Vicepresidente IV Comm. Difesa Palazzo Cenci - P.zza Sant'Eustachio, 82 Tel 06.6706.3132/7132/4132 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

INDISPENSABILE RISORSA PER IL PAESE – DI NICOLA CARÈ

ROMA - I dati pubblicati dall’AIRE nel 2017 presentano un quadro preciso del Paese in cui oltre 6 milioni di italiani risiedono oltre i confini nazionali. Con essi una vasta presenza di concittadini di seconda e terza generazione: perfettamente integrati eppure legati a radici e tradizioni. Sono indispensabili ed eccellenti ambasciatori e consumatori made in Italy: trend maker nella comunità italiana ma, indiscutibilmente, in quella straniera. Questo trend migratorio in costante crescita ha una valenza economica senza precedenti nella storia d’Italia. I nostri connazionali sono la forza trainante dell’economia del Paese: promuovono il Sistema-Italia, stabiliscono primati e contribuiscono, con un ingente liquidità, a creare ricchezza. A supporto, vi sono i dati economici relativi all’assetto interno, che riportano una contrazione economica dello 0,2%, un deficit in salita, un calo occupazionale: parametri negativi ai quali si contrappone l’Italia all’estero. – leggi tutto http://www.aise.it/eletti-allestero/indispensabile-risorsa-per-il-paese--di-nicola-care/129625/1/1/6896

SEMINARIO DI PALERMO: GLI ALTRI INTERVENTI DELL’ULTIMA GIORNATA

PALERMO - Ultima giornata di lavoro, nella Sala della Capriate di Palazzo Chiaramonte Steri, per i giovani italiani riuniti a Palermo dal Cgie. A portare i saluti istituzionali Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, il sindaco Leoluca Orlando e il senatore Raffaele Fantetti (Fi), in rappresentanza della presidente del Senato Casellati. “Sono state tre giornate di un’intensità rara”, ha esordito Maria Chiara Prodi, moderatrice del panel, ringraziando il rettore per aver ospitato l’evento in questo luogo e lasciandogli la parola: “Per me è una gioia poter avere tutti questi rappresentanti dell’italianità a Palermo e in questa sede”, ha detto Fabrizio Micari, “in questi tre anni e mezzo abbiamo fortemente investito sulla mobilità dei giovani. L’internazionalizzazione è per noi molto importante. Ogni anno circa 1100 ragazzi partono per l’Erasmus, abbiamo un’offerta formativa per il 50% in inglese. C’è una simbiosi tra Palermo e l’estero. Gli studenti stranieri che vengono a studiare così aumentano di anno in anno e stiamo valutando l’ipotesi di uno studentato per questi ragazzi. La mobilità che chiedono questi giovani è straordinariamente importante ma dobbiamo gettare le basi non solo per partire, ma anche per ritornare. Un luogo come quello dove siamo oggi, luogo di intolleranza e oppressione, in quanto ex tribunale dell’Inquisizione, diventa con voi ragazzi fortemente simbolico in senso inverso. Il concetto di “rete” mi piace molto e il mio sogno è quello di riuscire a organizzare un grande evento per richiamare i laureati nella nostra Università da tutto il mondo qui a Palermo, in una logica di incontro e condivisione”. – leggi tutto http://www.aise.it/comitescgie/seminario-di-palermo-gli-altri-interventi-dellultima-giornata/129626/1/1/6896 (gianluca zanella\ aise)