A PROPOSITO DI COMUNISTI "TITINI" E DI NAZIFASCISTI OCCUPANTI ( dell'8 febbraio 1943) si vede una partigiana titina di 17 anni che sta per essere impiccata da soldati italiani occupanti perché si é rifiutata di fare i nomi dei compagni della sua brigata.

Al boia disse: "li saprete quando verranno a vendicarmi". Brigate partigiane di ogni colore (rosse, bianche o altro) vuol dire lotta, sacrificio per la libertà dei popoli europei (compreso quello italiano) contro un nemico portatore del male assoluto: il nazifascismo. Certo, poi ci sono state le vendette, gli eccessi, gli errori, come in tutte le guerre, comprese quelle attuali per "portare la democrazia" nei Paesi non allineati e ricchi di petrolio. A quel tempo il contesto era chiaro: da un lato i nazifascisti occupanti e dall'altro lato (contrapposti) le forze partigiane, gli eserciti alleati appartenenti agli Usa, alla Gran Bretagna e alla Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Urss) la quale subì più di 20 milioni di morti per liberare se stessa e l'Europa. E poi altri minori. Da queste azioni discende la nostra libertà, la nostra Costituzione. Perciò, attenti alle facili generalizzazioni, a smarrire il senso vero della nostra storia che é stata fatta, scritta in quegli anni terribili e nessuno, dico nessuno, la può modificare per esigenze di parte o per altre "comodità". Mi permetto ricordare che sento di scrivere anche a nome di mio padre, Pietro Spataro, operaio e soldato siciliano che, insieme ad altri 600 mila soldati italiani, rifiutò di combattere sotto i comandi nazifascisti e per questo catturato nei Balcani e deportato, per due anni (1943-45), nell'inferno dei lager nazisti in Germania. (vedi medaglia nel mio profilo FB). Sperando che prevalga il buon senso politico e che venga bandito odio e razzismo dalla vita del nostro bellissimo Paese, auguro alle nuove generazioni di potere godere di un lunghissimo periodo di pace e di prosperità, più lungo di quello che abbiamo vissuto noi (nati nel dopoguerra) grazie al sacrificio dei partigiani di ogni colore politico e degli eserciti alleati liberatori. (a.s.)Agostino Spataro

“BILINGUISMO E BILATERALITÀ: ALLA RICERCA DELLE MIGLIORI PRATICHE”, CONFERENZA DI JACOPO TORREGROSSA, PROFESSORE DI LINGUISTICA DELL’ITALIANO PRESSO L’UNIVERSITÀ DI AMBURGO

AMBURGO (Germania) – “Bilinguismo e bilateralità: alla ricerca delle migliori pratiche”: è il titolo della conferenza che il prof. Jacopo Torregrossa, ricercatore presso l’Università di Amburgo , terrà venerdì 15 febbraio, alle ore 19, presso l’Istituto Italiano di Cultura della città tedesca. “Perché dovrei insegnare a mio figlio l’italiano (o in genere una seconda lingua)?”: è una delle domande più frequenti poste dai genitori italiani residenti in Germania. La conferenza intende dimostrare che l'educazione bilingue è associata solo a benefici linguistici, cognitivi e sociali: le due lingue possono beneficiare l'una dell'altra e le influenze da una lingua all'altra sono meno comuni di quanto si pensi comunemente e cambiano costantemente nel tempo. "Come possiamo sostenere l'apprendimento della lingua italiana?”. La discussione si concentrerà sulle condizioni educative e familiari che meglio consentono ai bambini bilingue di tradurre i benefici del bilinguismo in competenze linguistiche e cognitive. Jacopo Torregrossa è professore di Linguistica dell’Italiano presso l’Università di Amburgo. I focus della sua ricerca, che si sviluppa attraverso campagne di raccolta dati nelle scuole europee, interessano la sintassi e la fonologia delle lingue romanze, l’apprendimento della prima e della seconda lingua, e il bilinguismo. La partecipazione all’evento è gratuita (per prenotazioni si veda iicamburgo.esteri.it). (Inform)

A BRUXELLES IL FILM “QUANTO BASTA” (2018) DI FRANCESCO FALASCHI ALL'IIC, IL 18 FEBBRAIO

BRUXELLES – L'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles ospiterà lunedì 18 febbraio alle ore 19 il film “Quanto Basta” (2018) di Francesco Falaschi. La pellicola è incentrata sulla vicenda di Arturo (Vinicio Marchioni), uno chef talentuoso ma non più di successo, con una forte tendenza alla critica e alla polemica che hanno finito per emarginarlo. I suoi problemi di controllo dell'aggressività lo hanno addirittura fatto finire dentro per rissa e ora deve scontare la pena ai servizi sociali tenendo un corso di cucina in un centro per ragazzi autistici dove lavora Anna (Valeria Solarino). Tra i ragazzi di cui si deve occupare Arturo c'è Guido (Luigi Fedele), un giovane che ha la sindrome di Asperger e una grande passione per la cucina. Arturo tratta Guido senza filtri, senza pietismo e in modo istintivo, alla pari, talvolta sbagliando. Ma di fronte alla "neurodiversità", che non è inferiorità, del ragazzo, Arturo tende a poco a poco a mutare il proprio comportamento e a ridefinirsi come persona. Quando le circostanze lo obbligano ad accompagnare Guido a un talent culinario - manifestazione che Arturo odia - si crea un rapporto di amicizia e di fratellanza che cambierà la vita di Arturo e i destini di entrambi. Il film sarà presentato in versione originale con sottotitoli in inglese. Ingresso a pagamento, prenotazione obbligatoria. (Inform)

VENETI NEL MONDO: PREMIATE DUE TESI DI LAUREA SULL’EMIGRAZIONE

Venezia - Sono Michela Tottola, di Negrar (Verona), laureata all’università Cà Foscari di Venezia, e gli allievi dell’istituto collegio “Brandolini -Rota” di Oderzo (Treviso) i vincitori della prima edizione del premio istituito dalla Regione Veneto per la miglior tesi di laurea e il miglior prodotto audiovisivo sul tema dell’emigrazione veneta. La tesi di laurea di Michela Tottola Titolo, dal titolo “Nuovi scenari di turismo culturale: il turismo genealogico” (relatore il professor Mario Volpe), è stata scelta dalla commissione esaminatrice in quanto esplora la grande emigrazione veneta e aiuta a comprenderne gli aspetti di ricaduta economica nella regione e nei paesi di destinazione, anche in termini di risultati economici e imprenditoriali. Il testo verrà pubblicato nel sito della Regione Veneto, insieme alla seconda tesi segnalata dalla commissione esaminatrice con una menzione particolare per l’originalità del taglio: “‘Diventar femina’ - Storie di emigrazione matrimoniale a Thunder Bay (Canada) 1954-1966”, studio di Chiara Paris, residente a Moscufo (Pescara) e laureatasi a Ca’ Foscari nel 2018 in Storia dal Medioevo all’età contemporanea, relatore il docente. Alessandro Casellato. L’audiovisivo prodotto dagli allievi del Brandolini, intitolato “Emigrazione veneta: Il Grande Viaggio”, raccoglie le memorie dell’emigrazione veneta attraverso la vita dei protagonisti, indagando in modo creativo sulle ragione e i vissuti della partenza, gli incontri, i ritorni di ieri e di oggi da parte di chi ha cercato all’estero fortuna e realizzazione. Il Dvd, oltre ad essere pubblicato nel sito della Regione Veneto, verrà inviato a tutte le scuole superiori del Veneto. Il concorso rivolto agli allievi delle terze e quarte superiori e ai laureandi/laureati rientra tra le iniziative per favorire la sensibilizzazione delle giovani generazioni e la conoscenza del fenomeno migratorio veneto previste dal piano triennale regionale per l’emigrazione veneta. (NoveColonneATG)

COME FARE IMPRESA IN DANIMARCA: A EINDHOVEN IL SEMINARIO DEL COMITES EINDHOVEN -

Nuovo appuntamento con il Comites Danimarca che il prossimo 23 marzo ha organizzato ad Eindhoven (Lichttoren) il "Workshop Impresa". Si tratta di 8 ore in aula con l'Avvocato Paola Cimegotto Venema e il Fiscalista Paolo Pavan per capire come creare impresa in Olanda e affinare la gestione dell'impresa nel contesto olandese. I due esperti illustreranno aspetti giuridici, economici e fiscali per fare impresa e...sopravvivere a se stessi. L'evento – spiega il Comites – è destinato a chi vuole aprire una piccola reatá imprenditoriale e a chi, già avviato, vuole assicurarsi una gestione efficace della sua impresa. Il costo di partecipazione è di 100 euro. (aise)

"ITALIA, FRANCIA E GERMANIA: UN CONFRONTO EUROPEO”: DOMANI LA PRIMA TAVOLA ROTONDA ALL’IIC DI MONACO

MONACO - Nell’ambito della rassegna “1918 - 2018 Che cos'è la democrazia?”, l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera organizza due tavole rotonde sul tema "Italia, Francia e Germania: un confronto europeo I e II". La prima – in programma domani, 14 febbraio, dalle 18:30 in Istituto – verterà in particolare su “Confini e identità all’indomani della I Guerra Mondiale - Contributi e dibattito”. Interverranno Marco Bresciani (Università di Verona), Michael Schwartz (Institut für Zeitgeschichte Monaco di Baviera, Berlino) e Thomas Serrier (Europa Universität Viadrina Francoforte sull'Oder). Al termine della I Guerra Mondiale, con il crollo dei grandi imperi e la definizione di nuovi confini, ha inizio in Europa una nuova era, caratterizzata da deportazioni, movimenti di rientro nei paesi di origine, conflitti identitari, lotte per i diritti delle minoranze. Processi che, in parte, non possono dirsi conclusi sino ad oggi. In tale contesto, alcuni storici discutono riguardo alle sorti dell’Alsazia e della Lorena, dell’Alto Adige e dell’Adriatico settentrionale. Modera gli interventi Thomas Schlemmer (Institut für Zeitgeschichte Monaco di Baviera, Berlino; Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera). La seconda tavola rotonda sul tema “La minaccia alla democrazia” si terrà il 21 febbraio, dalle 19.00 questa volta all’Institut Français (Kaulbachstraße 13). L’insorgere di movimenti autoritari e antiliberali, alla fine della I Guerra Mondiale, appartiene alla storia della democrazia. Sino ai giorni nostri vi sono, in Italia, Francia e Germania, tradizioni che si ricollegano al pensiero antidemocratico degli anni Venti. Nicolas Beaupré (Université Blaise Pascal, Clermont-Ferrand), Giulia Albanese (Università di Padova) e Volker Weiß (storico e autore, Die Zeit, Frankfurter Rundschau, Taz, Spiegel-Online) analizzano i punti in comune e le divergenze delle rivolte autoritarie in Europa, sia del passato che del presente. Modera gli interventi Pierre Monnet (Institut Franco-Allemand / Sciences Historiques et Sociales, - Goethe Universität Francoforte). (aise)