SI SBLOCCA IL CASO SEA WATCH, I 47 MIGRANTI SBARCANO A CATANIA

Catania - Il 31 gennaio la nave della organizzazione non governativa Sea Watch è entrata nel porto di Catania, con a bordo 47 migranti, compresi 15 minorenni non accompagnati. I migranti si sono abbracciati quando hanno messo piede a terra.

“Siamo contenti che il calvario sia finito per i nostri ospiti. Auguriamo loro il meglio. Speriamo che l'Europa possa accoglierli e permettergli di vivere come meritano” scrivono su Twitter i responsabili della organizzazione non governativa. Il caso si è sbloccato dopo 12 giorni di trattative. Come è successo con i casi delle navi Aquarius e Diciotti, fondamentale è stato l’accordo con altri paesi dell’Unione europea affinché il governo italiano consentisse allo sbarco. Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, da Milano dove ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala, aveva confermato il 30 gennaio che sette Paesi membri dell’Unione europea accoglieranno i migranti: oltre all’Italia, i migranti saranno distribuiti tra Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Malta. “Finalmente a terra”, è il commento che arriva dal presidente della Camera ed esponente dei Cinque Stelle Roberto Fico. La ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, intervistata dal quotidiano Liberation, ha affermato: “Oggi in Europa c’è gente che usa toni molto forti, ma non si tratta necessariamente di persone forti. Chiaramente questo nuoce alle nostre relazioni. E tuttavia, il 29 gennaio abbiamo visto il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte lavorare insieme al salvataggio dei passeggeri della nave Sea Watch. Quando gli italiani hanno bisogno di noi, sanno dove trovarci e noi siamo presenti all’appuntamento”. (NoveColonneATG)

LA SCHEDA / DAL 1933 L’INAIL A TUTELA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Roma – L’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro - Inail - nasce nel marzo 1933, dall’unificazione della Cassa nazionale infortuni e delle Casse private di assicurazione. Il nuovo Istituto è destinato a crescere in dimensione e importanza nei decenni successivi, con l’estensione della platea degli eventi assicurati e l’assorbimento di enti minori, che gestiscono l’assicurazione infortuni per particolari categorie di lavoratori. È del 1935 l’introduzione dei principi cardine che determinano il carattere pubblicistico dell’assicurazione infortuni e malattie professionali: la “costituzione automatica del rapporto assicurativo, l’automaticità delle prestazioni, l’erogazione di prestazioni sanitarie, la revisione delle rendite e una nuova disciplina nell’assistenza ai grandi invalidi”. Nel 1965 i principi fondamentali dell’assicurazione infortuni vengono tutti raccolti in un Testo unico e negli anni le successive modifiche ne estendono la portata. Nel 1999 viene introdotto l’obbligo assicurativo per le “casalinghe” (uomo o donna, tra i 18 e i 65 anni) che lavorano in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, per la cura della propria famiglia e dell’abitazione in cui vivono (legge 493/1999). Nel 2000 la missione istituzionale dell’Inail si evolve ulteriormente: la tutela si estende, fino a comprendere l’integrità psico-fisica della persona infortunata (il riferimento è al danno biologico permanente) e gli infortuni avvenuti durante il percorso casa-lavoro-casa. Inoltre, l’assicurazione viene estesa anche ai lavoratori parasubordinati, ai dirigenti e agli sportivi professionisti. L’Inail è attualmente l’unico ente in grado di operare a tutto campo per la tutela della salute negli ambienti di lavoro e di vita, fornendo assicurazione e indennizzo; prevenzione e ricerca scientifica; interventi di cura, riabilitazione e reinserimento ai lavoratori infortunati e servizi di consulenza, certificazione e verifica alle imprese. (NoveColonneATG)

PREMIO ITALIA-ARGENTINA PER L’ARTE EDIZIONE 2019

BUENOS AIRES - Il Premio Italia–Argentina per l’Arte - Residenze per artisti emergenti di nazionalità italiana nasce in attuazione del Memorandum d’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana e il Ministero della Cultura della Repubblica Argentina siglato a Buenos Aires l’8 maggio 2017. I promotori dell’iniziativa, sono il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese (MAECI-DGSP), l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires (IIC-Buenos Aires) e l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive (IGAV). Il Premio sarà attribuito attraverso una selezione concorsuale a due giovani artisti italiani che beneficeranno della possibilità di trascorrere un mese a Buenos Aires. I vincitori, con il tutoraggio dell’Istituto Italiano di Cultura, vivranno un’intensa esperienza nella vivace realtà culturale dalla capitale argentina in occasione della fiera di arte contemporanea ArteBa che si terrà dall’11 al 14 aprile 2019. Le due borse prevedono un biglietto aereo a/r, l’assicurazione sanitaria e la copertura dei costi di vitto, alloggio e produzione delle opere da realizzare durante il mese di residenza. Il termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione è lunedì 18 febbraio 2019. L’iniziativa è riservata ad artisti italiani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che operano nel settore delle arti visive e che abbiano all'attivo almeno una mostra personale ed una collettiva oltre che un'adeguata conoscenza della lingua spagnola. Il bando è pubblicato online sui siti web delle istituzioni promotrici: - Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – MAECI; Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires; Istituto Garuzzo per le Arti Visive. La domanda di partecipazione è compilabile sul sito dedicato www.residenzeperlarte.com ed è disponibile da mercoledì 30 gennaio. (aise)

MANTIONE (CGIE): NECESSARIO AUMENTARE I RAPPRESENTANTI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

AMSTERDAM - “Gentilissimi Parlamentari, In questi giorni i lavori della commissione affari costituzionali, di cui fate parte, si accinge a trattare la riduzione dei parlamentari nel nostro parlamento e quindi I pochi parlamentari che rappresentano quasi 6 milioni di italiani che vivono all’estero, da 18 a 12, secondo una mera equazione aritmetica, che danneggerebbe ancora di più la nostra rappresentanza”. Comincia così l’appello di Andrea Mantione, rappresentante del CGIE per i Paesi Bassi. “Il numero di 18 rappresentanti introdotto nella costituzione italiana”, prosegue Mantione, “dopo decenni dalla sua promulgazione, non è il frutto di compromessi politici, tanto meno di regalie, ma rappresenta il riconoscimento di una parte della Comunità nazionale residente altrove, e che oggi è quantificata per difetto in quasi sei milioni cittadini, credo la seconda regione italiana per popolazione”. Il membro del CGIE rivolge ai parlamentari un invito ad aumentare, al contrario di quelle che sono le intenzioni, il numero dei rappresentanti politici degli italiani all’estero: “Quando vi accingerete a votare questa modifica costituzionale”, dichiara Mantione, “spero che vi renderete conto, che un nostro parlamentare avrà un collegio di quasi 500.000 elettori, su territori alle volte più grandi della nostra penisola”. La conclusione: “Non spetta a me interferire nei vostri lavori parlamentari, ma credo sia mio dovere informarvi dovutamente, in modo che prendiate delle decisioni sagge, giuste e democraticamente accettabili. Non mi resta che augurarvi Buon Lavoro e sperare in una giusta e saggia modifica costituzionale”. (aise)

GINO SIGNORI E HANA EHRLICH: UNA STORIA DI SOLIDARIETÀ AD AMBURGO DURANTE LA GUERRA

AMBURGO (Germania) - In occasione della ricorrenza del “Giorno della memoria” l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo organizza per il 4 febbraio alle ore 19, una conferenza (in lingua inglese) di Enrico Iozzelli, responsabile della didattica al Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato. La storia di Gino Signori e Hana Ehrlich ci parla degli estremi che l’essere umano può raggiungere: dall'abisso dell'odio razziale, alla solidarietà più profonda. Nell'autunno del 1944 Gino Signori era un internato militare italiano (IMI), impiegato come infermiere nel campo di Dessauer Ufer, in vicinanza del Lager Amburgo-Veddel. Lì conobbe Hana Ehrlich, una giovane ebrea cecoslovacca deportata da Auschwitz al campo di Amburgo-Veddel. Gino salvò Hana dalle SS ed è l'unico IMI riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Museo Gedenkstätte KZ Neuengamme (Museo della memoria di Neuengamme ex Campo di concentramento limitrofo alla Città di Amburgo). Il campo di concentramento (in tedesco Konzentrationslager, abbreviato KZ) di Neuengamme fu organizzato il 13 dicembre 1938 in un fabbrica di mattoni in disuso in un sobborgo a sud-est di Amburgo, Neuengamme appunto, e fu operativo fino al 4 maggio 1945, inizialmente come dipendenza del campo di Sachsenhausen e poi trasformato nell'estate del 1940 in un campo di lavoro indipendente con più di 85 campi esterni annessi. Pochi mesi dopo l'inizio della guerra Neuengamme divenne un campo autonomo, dopo la visita da parte di Himmler nel gennaio del 1940 la produzione di mattoni per i progetti di edilizia sulla riva dell'Elba divenne l'attività principale del campo. Il progetto di ampliamento del campo prevedeva l'ampliamento della fabbrica, la costruzione di un raccordo ferroviario, un canale di collegamento alla Dove Elb (un affluente dell'Elba), l'ampliamento verso valle del fiume e un nuovo bacino portuale. Alla fine del 1940 i detenuti erano 2.900, vennero aperte le prime cave di argilla. A fine anno i morti registrati erano già 432. Nel memoriale sono presenti gli elenchi con 20.400 nomi accertati di persone morte nel campo di concentramento e nei campi esterni. Secondo le stime le vittime complessive dovrebbero essere circa 26.800. Durante l'evacuazione vi furono numerosissime vittime, il numero stimato è di circa 17.000. Da queste cifre si può affermare che circa 42.900 persone non sopravvissero alla detenzione nel campo di Neuengamme. Anche diversi prigionieri Italiani hanno perso la vita in questo campo. L’ingresso all’evento presso l’IIC è libero, previa prenotazione (v. iicamburgo.esteri.it) (Inform)

IN ITALIA IL PRODOTTO INTERNO LORDO È DIMINUITO ANCHE NEL QUARTO TRIMESTRE DEL 2018 ULTERIORE ABBASSAMENTO DEL TASSO DI CRESCITA TENDENZIALE DEL PIL, CHE SCENDE ALLO 0,1%, DALLO 0,6% DEL TRIMESTRE PRECEDENTE

ROMA - Nel quarto trimestre del 2018 l’economia italiana ha segnato una contrazione, che fa seguito a quella, più modesta, registrata nel terzo trimestre. Tale risultato negativo determina un ulteriore abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che scende allo 0,1%, dallo 0,6% del trimestre precedente. Questa stima, che ha natura provvisoria, riflette dal lato dell’offerta un netto peggioramento della congiuntura del settore industriale a cui si aggiunge un contributo negativo del settore agricolo, a fronte di un andamento stagnante delle attività terziarie. Nel quarto trimestre del 2018 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia aumentato dello 0,1% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2018 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e in quello dell’industria e di una sostanziale stabilità dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta. Nel 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,8%. La variazione annua del Pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari all’1% (nel 2018 vi sono state tre giornate lavorative in più rispetto al 2017). Si sottolinea che i risultati dei conti nazionali annuali per il 2018 saranno diffusi il prossimo 1° marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo. La variazione acquisita per il 2019 è pari a -0,2%. (Inform)