LA VOCE: MEDICINE GRATUITE PER GLI ITALIANI RESIDENTI IN VENEZUELA

Roma - “Avviata finalmente la fornitura di medicine per i cittadini italiani residenti in Venezuela. Si tratta in particolare di quei medicinali di cui ha bisogno la collettività e che oggi, a causa della crisi che vive il Paese,

sono impossibili da reperire. Lo ha comunicato, attraverso una circolare, il nostro Ambasciatore, Silvio Mignano”. È quanto si legge su “La Voce d’Italia”, il giornale di riferimento dei circa 160mila italiani che vivono tuttora in Venezuela nonostante la crisi che attanaglia il Paese sudamericano. “Quella con il governo del presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, è stata un’intesa raggiunta dopo un lungo e delicato confronto. L’Ambasciatore Mignano ha sottolineato che l’accordo è stato possibile grazie al sostegno “del nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e in particolare della Direzione Generale per gli Italiani e le Politiche Migratorie”. (NoveColonneATG)

LONDRA, ITALIA: BOTTIGLIE RICICLATE IN CAMBIO DI BUONI SPESA

Roma - Doveva essere solo un esperimento, ma i risultati sono stati così positivi che diventerà l’esempio cui ispirarsi. Tanto che già nei prossimi mesi potrebbero comparire in diversi supermercati i distributori automatici che ritirano le bottiglie di plastica vuote e in cambio danno buoni da spendere in negozio. Lo riferisce “Londra Italia” (quotidiano online di Londra) che si rivolge ai nostri connazionali. A tentare questa strada è stata la catena Iceland, specializzata nei surgelati. Ha collocato in alcuni punti vendita a Fulham, nella zona ovest di Londra, a Wolverhampton, a Musselburgh vicino a Edimburgo e a Mold, nel Galles del Nord, dei distributori speciali, che accettavano bottiglie di plastica piccole e grandi, riconoscendo il codice di vendita, e restituivano in cambio buoni spesa da 10 pence a bottiglia. E nel giro di nove mesi, da marzo a novembre, sono stati raccolti oltre 300mila pezzi, con una media di 300 al giorno. (NoveColonneATG)

CIRCOSCRIZIONE ESTERO, CARE’ (PD): LA RAPPRESENTANZA VA RAFFORZATA

Roma – “Ringrazio tutti coloro che firmeranno e condivideranno questa petizione contro la riduzione della rappresentanza parlamentare dei cittadini italiani residenti all’estero. È noto da tempo che essa, in realtà, deve essere rafforzata a fronte di un fenomeno migratorio in continua ascesa. Tale provvedimento, irrazionale e incomprensibile, in caso di accoglimento, costituirebbe un immenso danno per la nostra democrazia e l’Italia intera. Privare la nostra cittadinanza sparsa nel mondo della possibilità di far sentire la propria voce, esprimendo problematiche e necessità, non solo lede il principio costituzionale dell’uguaglianza tra tutti i cittadini, ma priva il Paese di un prezioso confronto con altre realtà economiche e politiche”. Così, in un post su Facebook Nicola Carè, deputato eletto all’estero del Pd. (NoveColonneATG)

“L’UOMO CHE NON CAMBIÒ LA STORIA” , ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI TIRANA

TIRANA (Albania) – In occasione della Giornata della Memoria il documentario di Enrico Caria “L’uomo che non cambiò la storia” (2016), sarà proiettato il 23 gennaio nella Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana (ore 18.30, con ingresso libero). L’uomo in questione è un professore universitario: Ranuccio Bianchi Bandinelli, massimo studioso italiano d’arte romana e tra i padri dell'archeologia moderna. Il che, negli anni trenta, faceva di lui un personaggio di cui il regime fascista andava fiero... Salvo che il professore, era un convinto antifascista. I nodi vengono però al pettine in occasione del famoso viaggio di Hitler in Italia del 1938, quando Ranuccio viene cortesemente invitato ad accompagnare in veste di interprete e cicerone Duce e Fürher, in giro per musei e siti archeologici. A questo punto si ritrova davanti a un bivio… (Inform)

 – Il 19 gennaio alle 17,30 il Museo Regionale dell'Emigrazione di Frossasco ha inaugurato la mostra “Migreye. Un occhio aperto sulle migrazioni del passato e del presente”. L'esposizione raccoglie circa ottanta fotografie di Mauro Raffini sul tema delle migrazioni che hanno interessato e interessano Torino. Divisa in tre sezioni (volti di oggi, anni Novanta e altrove) che rispecchiano il fenomeno migratorio degli ultimi cinquant'anni, la mostra propone un viaggio a ritroso nel tempo a partire dai volti dell'immigrazione contemporanea. Le istantanee raccontano quindi della prima immigrazione dai Paesi dell'Est Europa e dall'Africa settentrionale, per concludere con le immagini in bianco e nero degli italiani che, negli anni Settanta, arrivavano col treno dal sud. In oltre 48 anni di attività, in Italia e all'estero, l'autore delle opere Mauro Raffini ha sempre cercato di mettere al centro della propria opera l'uomo e la sua condizione. La fotografia, per lui, è "sollevare una coltre che copre le cose, è entrare in empatia con i soggetti coinvolti", "vedere in modo consapevole invece di 'gettare uno sguardo' e passare oltre". La sua opera intende dunque avere un valore documentale, essere testimone della condizione umana e contribuire a favorire la comprensione di fenomeni di attualità. La mostra è stata promossa grazie al contributo del Consiglio Regionale del Piemonte e dell'Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali (A.M.M.I.). Quest'ultima nasce nel 2005 e si propone di favorire e promuovere l'interazione e l'inserimento dei migranti sul territorio piemontese anche grazie alle attività di mediazione. Obiettivo dell'associazione è dunque anche quello di tutelare la figura del mediatore interculturale e di aprire nuovi spazi di impiego per questa professione. L'inaugurazione della mostra Migreye, al quale parteciperanno anche l'assessora alle Pari Opportunità, Diritti civili e Immigrazione, Monica Cerutti, e il consigliere Regionale Elvio Rostagno, è aperto a tutta la cittadinanza ed è a ingresso libero. La mostra sarà ospite del Museo fino a domenica 10 febbraio. (Inform)