ALLARME UNICEF: IN MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA 1 MILIONE DI BAMBINI A RISCHIO A CAUSA DEL FREDDO GELIDO

ROMA - Con l’arrivo del freddo e delle piogge in Medio Oriente e in Nord Africa, quasi 1 milione di bambini colpiti dalle crisi nella regione rischiano di rimanere al freddo.

L’UNICEF affronta una mancanza di fondi di 33 milioni di dollari – due terzi dell’appello totale – per fornire assistenza salva vita per l’inverno ai bambini, che comprende abiti caldi, coperte, aiuti sanitari, idrici e per i servizi igienico-sanitari per l’inverno. "Anni di conflitto, sfollamenti e disoccupazione hanno quasi del tutto ridotto le risorse economiche delle famiglie. Stare al caldo è diventato semplicemente impossibile", ha dichiarato Geert Cappelaere, direttore regionale UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa. "Con scarsa disponibilità di cibo e assistenza sanitaria, i bambini sono deboli, inclini a ipotermia e malattie respiratorie pericolose. Senza aiuti che li proteggano dal tempo gelido, questi bambini hanno molte probabilità di affrontare gravi conseguenze". Il calo delle temperature renderà ancor più avversa la situazione per le famiglie che vivono in condizioni estremamente difficili, soprattutto nei campi o nei rifugi sovraffollati con scarse protezioni per il freddo gelido. Lo scorso inverno, due bambini sono morti per il freddo mentre cercavano di scappare dalla guerra in Siria alla ricerca di protezione in Libano. Quest’inverno, l’UNICEF intende raggiungere 1,3 milioni di bambini in Siria, Iraq, Giordania, Libano, Turchia ed Egitto con abiti caldi, coperte termiche e supporto per acqua, servizi igienico-sanitari, assistenza medica e in denaro alle famiglie. La risposta dell’UNICEF all’inverno rientra nei programmi già in corso per la salute, nutrizione, acqua e servizi igienico-sanitari, protezione e istruzione e ha l’obiettivo di tenere, quest’inverno, i bambini vulnerabili nella regione al caldo, in salute e a scuola. (aise)

BRASILE: A SAN PAOLO RUBENS RICUPERO E FABIO PORTA CHIUDONO LA PRIMA EDIZIONE DI "POLIS - SCUOLA DI DEMOCRAZIA"

SAN PAOLO - Con una lectio magistralis dell'ex ministro e diplomatico brasiliano Rubens Ricupero si concluderà venerdì 30 dicembre la prima edizione di "POLIS - Scuola di democrazia", iniziativa promossa dal Circolo del Partito Democratico di San Paolo insieme alle associazioni ACLI e UIM Brasile e con la collaborazione del Circolo italiano di San Paolo. A darne la notizia è il direttore del corso di formazione politica, Alessandro Battisti, che ne traccia un primo bilancio e anticipa anche qualche novità per l'edizione del prossimo anno. "Il corso di quest'anno", ricorda Battisti, "si è svolto da luglio a dicembre; un vero e proprio "semestre" nel corso del quale cittadini italiani e brasiliani si sono potuti confrontare sui valori della Costituzione italiana e sui principali temi al centro dell'agenda politica italiana e brasiliana. Sempre con una attenzione specifica alla storia e al ruolo della comunità italiana in Brasile e ai fecondi rapporti che intercorrono tra i nostri due Paesi in campo sociale, culturale ed economico". "Il prossimo anno", annuncia Battisti, "pensiamo di chiudere un accordo di partnership con una istituzione accademica di San Paolo per dare spessore e continuità a questa iniziativa che ha suscitato, dentro e fuori i confini del Brasile, grande curiosità e interesse. Stiamo anche ipotizzando la possibilità di utilizzare i sistemi di educazione a distanza per rendere accessibile il corso a chi vive fuori da San Paolo". "Altra grande novità", conclude il direttore di POLIS, "sarà l'organizzazione di una giornata dedicata all'Europa, in coincidenza con le elezioni del prossimo parlamento europeo. Vogliamo rilanciare e divulgare, anche qui in Brasile, il profondo significato storico e sociale del processo di unificazione europea; un riferimento che riteniamo importante anche per i processi in atto nel Mercosul e nell'America Latina". L'evento di venerdì 30 dicembre inizierà alle ore 19 e si concluderà con la consegna degli attestati di partecipazione e un brindisi finale. Sarà presente l'on. Fabio Porta, già deputato al Parlamento italiano e presidente del Comitato per gli italiani nel mondo, oggi coordinatore del PD in Sud America. (aise)

A ZURIGO LA GIORNATA DI STUDIO “IL POSTO DELL'ITALIANO IN SVIZZERA. IL VALORE IDENTITARIO DELLA LINGUA ITALIANA IN SVIZZERA” IL 1 DICEMBRE UN APPROFONDIMENTO ORGANIZZATO DAL COMITES DI ZURIGO IN COLLABORAZIONE CON LA CATTEDRA DI ROMANISTICA DELL'UNIVERSITÀ DI ZURIGO

ZURIGO - Il Comites di Zurigo, in collaborazione con la Cattedra di Romanistica dell'Università di Zurigo, organizza una Giornata di studio sul tema "Il posto dell'italiano in Svizzera. Il valore identitario della lingua italiana in Svizzera” che avrà luogo sabato 1 dicembre, dalle ore 10 alle 15, presso l'Università di Zurigo (Alte Kantonsschule). L'obiettivo del convegno è quello di far dialogare tra loro i principali soggetti che si occupano dell'insegnamento della lingua italiana in Svizzera per avere un quadro completo della situazione attuale. L'incontro di varie esperienze specifiche permetterà di valutare quali strumenti andrebbero attivati per migliorare l'offerta didattica e agire così in modo più mirato per la salvaguardia e la promozione dell'italiano in Svizzera. Il convegno è realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, del Forum per l'Italiano in Svizzera, dell'Istituto Italiano di Cultura e dell'Università di Zurigo. Sarà presente la RSI (Radiotelevisione Svizzera). Il programma prevede l'apertura dei lavori con i saluti di Luciano Alban, presidente del Comites di Zurigo e del console generale Giulio Alaimo. Segue la sessione “Stato dell’Italiano in Svizzera” con l'intervento di Sabine Christopher dell'Osservatorio linguistico della Svizzera Italiana; quella su “Insegnamento della lingua” con Roger Nesti del Coordinamento degli Enti Gestori, Diego Erba del Forum per l’italiano in Svizzera e Daniela Canclini di Scuole Club Migros, settore lingue; “Formazione e ruolo dei docenti” con Sara Alloatti dell'Istituto di scienze dell’educazione dell’Università di Zurigo, Rosanna Margonis-Pasinetti della Haute école pédagogique Vaud e Associazione svizzera dei professori e delle professoresse di italiano (Aspi); “Altri percorsi di diffusione” con Lorenzo Tomasin dell'Università di Losanna, Giacomo Jori dell'Università della Svizzera Italiana di Lugano, Maurizio Canetta, direttore della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana. Nel pomeriggio - dalle ore 14 – è previsto il dibattito. Modera Tatiana Crivelli Speciale, direttrice dell’Istituto di lingue e letterature romanze dell’Università di Zurigo. (Inform)

#STAVOLTAVOTO - “ALLA SCOPERTA DELLA CITTADINANZA EUROPEA” 27 APPUNTAMENTI NELLE SCUOLE SUPERIORI DELLE 5 PROVINCE DELLE MARCHE PER CONOSCERE L’UNIONE EUROPEA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2019

ANCONA - Sono partiti, dal Liceo Classico Leopardi di Recanati, i 27 appuntamenti del progetto “Alla scoperta della cittadinanza europea”, promosso e realizzato dal Centro Europe Direct Regione Marche e rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole superiori del territorio regionale. Il progetto è finalizzato a far conoscere l’Unione europea ai giovani studenti e sensibilizzarli in vista delle elezioni dei rappresentanti del Parlamento europeo del maggio 2019 (campagna #Stavoltavoto). L’educazione alla cittadinanza europea è la finalità principale del progetto, ma anche un punto di partenza sul quale stimolare la riflessione sui temi dell’Unione europea e sulle tante opportunità che offre, soprattutto in termini di mobilità giovanile. La cittadinanza europea è un percorso da analizzare e scoprire insieme: da questo, il titolo del progetto. Si svilupperà attraverso tre incontri formativi (tre appuntamenti per ogni scuola) – realizzati direttamente nelle scuole dallo staff dello Europe Direct Regione Marche – durante i quali i ragazzi saranno coinvolti e stimolati a riflettere sul loro futuro attraverso una partecipazione attiva e una sensibilizzazione su cosa fa l’Europa per i propri cittadini. Verranno approfonditi gli aspetti storico, politico, sociale, culturale, economico dell’Unione europea, affinché i giovani possano acquisire un’informazione corretta e puntuale, ma anche per contrastare le tante false notizie che la riguardano. In risposta al fenomeno della disinformazione, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha recentemente lanciato un’iniziativa contro le “fake news” dal titolo #UEVeroFalso. (Inform)

DIRITTI DEI CITTADINI - EUROPA - INIZIATIVA EUROPEA DEI CITTADINI "EATORIGINAL-UNMASK YOUR FOOD OVVERO UN ANNO DI SCANDALI ALIMENTARI DENUNCIA 9 ORGANIZZAZIONI EUROPEE (

 Al via domani giovedì 29 novembre 2018, a Bruxelles, alla sede della Regione Lombardia, l' iniziativa EatORIGINal - Unmask your food: viene presentato il primo bilancio degli allarmi alimentari scoppiati nel 2018 in tutta Europa con i rischi per la salute e per l’economia sarà divulgato domani giovedì 29 novembre alle ore 12,30 a Bruxelles in Place du Champ de Mars, 2 -1050 nella sede della Regione Lombardia nell’Unione Europea in occasione della presentazione dell’iniziativa Europea dei Cittadini “EatORIGINal - Unmask your food” per estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti autorizzata dalla Commissione Europea e promossa da nove organizzazioni, dalla Coldiretti alla Fnsea francese, dalla Ocu spagnola alla polacca Solidarnosc, dalla Upa iberica a Slow Food, dalla greca Gaia a Campagna amica, dalla Fondazione Univerde alla svedese Green protein. Nonostante i passi in avanti nella normativa europea permangono ancora ampie zone d’ombra e ogni giorno rischiano di finire nel piatto alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute, come dimostrano i recenti scandali alimentari che si sono propagati rapidamente a livello planetario per la mancanza di trasparenza. Le maggiori preoccupazioni sono proprio determinate dalla difficoltà di rintracciare rapidamente i prodotti a rischio per toglierli dal commercio con un calo di fiducia che provoca il taglio generalizzato dei consumi che spesso ha messo in difficoltà ingiustamente interi comparti economici, con la perdita di posti di lavoro. L’esperienza di questi anni dimostra l’importanza di una informazione corretta con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine nazionale dei prodotti che va esteso a tutti gli alimenti. (28/11/2018-ITL/ITNET)