Èattraverso la poesia, che Maria Salmone ha scelto di esternare i propri sentimenti, le proprie malinconie, le proprie aspirazioni, le sofferenze della sua vita, l’amore per la sua terra, la sua sicilianità ma non è mai venuta meno. Ma chi è Maria Salamone? Essa nasce il 25 ottobre del 1947 a Montedoro in Provincia di Caltanissetta da una famiglia modesta, che ben presto deve scegliere la via dell’emigrazione e portarsi in terra di Francia.

Qui la giovane Maria, completa i suoi studi e ben presto si sposa mettendo al mondo tre figli. Le vicende della vita la portano a dividersi dal marito e ad affrontare da sola i problemi esistenziali della sua famiglia. La irrequietezza del carattere, malgrado il suo aspetto calmo, la portano a chiudersi nella poesia, attraverso la quale scarica la sua solitudine, il suo bisogno di sfogo, la tristezza intima, che spesso non traspare ma che esiste e ti tortura dandoti quel senso di insoddisfazione, di vuoto. L’avevo conosciuta parecchi anni fa a Lyon in Francia, dove allora operava e cercava di fare conoscere con successo le sue poesie, poi, l’ho persa di vista ed ella stessa ebbe a dirmi che per un lungo periodo aveva lasciato la Francia per altra destinazione.

L’ho rivista questa estate a Montedoro, reduce di parecchie rassegne dove aveva avuto assegnati parecchi premi e riconoscimenti. Maria Salamone, dopo il successo della sua poesia ”Nostalgie”, pubblica il suo primo libro con il titolo: “Sulle ali della fantasia”, nel 1988. Nel 1989, avendo scelto di fare poesia come unica attività della sua vita, si iscrive al registro nazionale delle imprese per l’attività di creazione ed interpretazione letteraria ed artistica. Sempre nel 1989, pubblica il suo secondo volume di poesie in francese ed in italiano, intitolato “De sentiments et de reves – tra sogno e sentimento”.

Nel 1991, quattro delle sue creazioni poetiche, vengono inserite nell’antologia di poeti e di artisti contemporanei destinata alle scuole superiori di italiano. Nel 1999, pubblica il libro “pour un chant de vie”, dalla Costa d’Avorio dove nel frattempo si è trasferita. Quattro sue poesie, vengono inserite nel mauale di francese CM1 e CM2 anno 2001/2002 destinate alle scuole della Costa d’Avorio e del Togo. Rientrata in Francia, si stabilisce a Cannes, dove continua la sua creazione di poesie, che nel frattempo è stata conosciuta in parecchie località del mondo ed in parecchi ambienti culturali.

 

Di lei si ritrovano spesso a parlare giornali come “Le Progres”, “Lyon Matin”, “Le Dauphiné” ed altri, mentre continua a ricevere attestati di benemerenza e di riconoscenza sia in Francia che in Italia, l’ultimo a Caltanissetta. Alcune delle sue poesie, tra cui “Un Paese chiamato Montedoro”, oggi, dopo avere fatto il giro del mondo si trovano esposte presso il Museo dell’emigrazione Montedorese inaugurato quest’anno a Montedoro. Anche Maria Salamone, continua ad essere esempio di attaccamento alla propria terra, di ansiosa ricerca culturale, di una cultura, in cui il suo paese d’origine, unitamente al suo smisurato sentimento sono stati e continuano ad essere filo conduttore, strada maestra, attraverso cui comunicare al mondo gli esiti di una ricerca che va al di là della stessa poesia e che investe, come è naturale, l’animo dell’artista.
La poetessa Maria Salamone.