Cari Amici, ogni santo giorno che Iddio ci manda in questa nostra regione e con questo governo regionale che l’elettorato siciliano ci ha dato se ne apprende sempre una assai stupefacente. Così scopriamo incredibili situazioni di spreco di denaro pubblico e di avventurismo politico che tutti i giornali riportano assieme a silenzi pertinaci o a giustificazioni da lasciare a bocca aperta. Cominciamo con gli sprechi. L’Amministrazione Regionale ha un bilancio annuale di 14,3 miliardi di euro per la stragrande maggioranza spesi per stipendi di impiegati e pensionati della stessa amministrazione: 15.500 i dipendenti, 13.000 i pensionati. Già questo rapporto tra impiegati e pensionati suscita meraviglia specie se si pensa che le pensioni sono uguali agli stipendi percepiti e a volte qualcosina in più. Una spesa non tanto per il lavoro, quanto per tenerli buoni e servizievoli. Sulla tipologia del lavoro vi lascio immaginare: 50.000 guardie forestali, 5000 tecnici per la sanatoria edilizia, 3000 impiegati nei Patronati Scolastici. Poi si può arrivare al ridicolo, come per il Comune di Palermo, che paga 50 lavoratori per contare “i tombini” della città e 20 per controllare il lavoro di questi cinquanta. Come ho detto c’è un deficit annuale colossale quasi tutto dovuto alle spese interne dell’amministrazione ed alla sanità che costa la bellezza di 750 milioni di euro, cioè quasi la metà dell’intero ammontare. Queste cifre non sono segrete, sono pubblicate dai giornali da cui li ho riprese e mai sono state contestate. Anzi, si è tentato di giustificarle con argomenti incredibili. Continuiamo con le assunzioni clandestine. Sono segrete le assunzioni fatte sottobanco, senza concorso e senza qualifiche, come si dice in dialetto nostro a “taci maci,” di ben 307 persone tutte parenti, mogli, cognate, figli e parenti stretti di governanti e di amici degli amici. Si è aperta una polemica e sono state chiesti agli Enti interessati giustificazioni ed elenchi. Per i parenti un deputato ha osservato: perché questi parenti non hanno gli stessi diritti di tutti? Si riferiva solo ai diritti, dei doveri non se ne curava proprio. Il Sindaco di Palermo ha chiesto ai vari presidenti di Enti del Comune l’elenco degli assunti e si è sentito rispondere ...che c’è la legge sulla privacy, pressati questi insigni presidenti hanno consegnato l’elenco dell’intero personale. Come dire ...andateveli a cercare. Amici miei, questo non è il paese delle fiabe, è la Sicilia di oggi, con il suo Ponte ed i suoi Tombini. E per amor di patria, la chiudo qui. Per quanto riguarda il Ponte il MPA di Raffaele Lombardo e la casa delle Libertà hanno organizzato una grande manifestazione di consenso a Messina con grande spreco di mezzi e di lavoro: non c’erano più di quattromila persone. I discorsi, però, sono stati roboanti, le accuse a Prodi molteplici, la grancassa sul ponte assordante e questa manifestazione di piazza inutile. Molto più utile invece l’iniziativa di salvare ed incrementare la razza degli asini di Pantelleria, una razza di asini intelligenti, pazienti, lavoratori e affezionati ai padroni. Ad Erice si è presa questa encomiabile iniziativa e se ne stanno allevando una cinquantina di cui alcuni ritorneranno a Pantelleria. Il ritorno ed il reinpiego della “Razza Pantesca” di asini, per le qualità dell’animale non è una iniziativa da poco e va sottolineata e come utile non solo come scienza, come patrimonio storico-culturale della nostra Isola, ma anche per il suo valore turistico. Senza ombra di umorismo come nell’Africa Bianca, a quattro bracciate di mare da noi, si fanno fare ai turisti le gite sul Cammello, noi possiamo proporre per i nostri parchi le camminate sull’Asino Pantesco. E speriamo che ci leggano le Autorità del Turismo. Tanti cari saluti
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