Sono arrivati in Sicilia dal Belgio e dalla Francia, le facce allegre di chi ha davanti a se una vacanza piena di incognite che possono essere belle, la volontà di divertirsi, la gioia di essere giovani. Sono i ragazzi dell’USEF, che come di consueto, raggiungono l’Isola per usufruire di un progetto di tipo particolare, che assieme al mare, da anche una visione della Sicilia, della sua cultura, delle sue tradizioni, della sua millenaria storia. Passato il primissimo periodo di adattamento, durante il quale ci si conosce, si fissano le regole, si imposta il programma, il progetto parte tra mare e piscina, tra giochi e prove di spettacolo, tra riflessioni comuni e giochi di società, ma anche in mezzo ad un siciliano stentato, che man mano si cerca di perfezionare assieme all’italiano.

 


Montedoro: inaugurazione del Museo dell’Emigrazione.

Questo in sintesi il programma in cui sono coinvolti i ragazzi, che per tre settimane dimenticano il freddo inverno, le giornate di pioggia e di neve, la noia tra i banchi di scuola. Ora sono in Sicilia, a prendere il sole sulla fine sabbia di Porto Empedocle, bionda come oro e calda, invitante ai giochi in acqua e sulla spiaggia. Sono nell’Isola, pronti a visitare i luoghi più famosi, cosa che hanno fatto con interesse e con successo, visitando Taormina, Agrigento, Palermo, La Valle dei Templi, la valle della Divina Commedia di Campobello di Licata ed altre località ancora. Si sono incontrati con i loro coetanei scambiandosi conoscenze ed esperienze, arricchendo il loro bagaglio culturale, immagazzinando nuovi elementi di conoscenza di questa terra dei loro genitori e dei loro nonni, elementi su cui parleranno nelle lunghe giornate d’inverno in Nord Europa.

Il programma scorre veloce, alle visite guidate, si alternano le chiacchierate con gli animatori che spiegano la storia, che parla della Sicilia, che trasferiscono negli esperimenti di spettacolo la cultura ed i miti siciliani. Il campeggio, assieme alle colonie per i più piccoli, Sono le uniche attività previste dalla legislazione regionale in favore dei giovani. È poco, lo sappiamo e lo abbiamo sempre detto, è poco specialmente da quando si sono avuti tagli massicci al bilancio, che non consentono di portare più giovani per allargare l’esperimento culturale a giovani di diversa nazionalità che in comune conservano solo l’origine siciliana, che funziona da collante a quell’età, che fa nascere amicizie ed amori che durano nel tempo.

 

È poco, ma è un settore che andrebbe potenziato, ristrutturato, magari rivisto per permettere scambi più interessanti e più educativi, ma dobbiamo adattarci alle leggi che abbiamo ed alle scelte politiche che di volta in volta vengono fatte. Anche per quest’anno, i giovani sono potuti venire in Sicilia, pochi, solo trenta, ma sono venuti a godere di un bagno di sicilianità che li riconduce alle origini, che li riappacifica con la propria storia, che li mette a contatto con le istituzioni delle quali cominciano ad apprendere la struttura e la funzione. È stata una bell’esperienza anche quest’anno, un’esperienza della quale si parlerà nelle nostre associazioni di provenienza, ma anche nelle altre, per illustrare le cose che è possibile fare, che è utile per i giovani fare.

 


Inaugurazione di “Piazza Italia” a Tilleur (Belgio). Patrick Avril, Sindaco di Saint Nicolas; Dott. Rocco De Primis, Rappresentante del Consolato di Liegi; Lorenzo Brucculeri, Associazione Castronovo; Giuseppe Chiodo USEF Liegi.
Anche quest’anno, quindi, a dispetto di tutto ci abbiamo riprovato con successo, abbiamo archiviato questa ennesima positiva esperienza, sperando di poterla ripetere in condizioni migliori in avvenire, avendo i mezzi per rivolgere la nostra attenzione a giovani di terre più lontane come quelle dell’America Latina, che hanno anch’essi il sacrosanto diritto di visitare la terra dei propri antenati.