SICILIA |
Su “La Sicilia”
di qualche tempo fa, è stato pubblicato un articolo sul
“sommerso alla luce del sole”, che quantifica in
1.000.000 di unità la forza lavoro che opera in nero.
Tra questi spiccano i disoccupati, 30%, che per necessità
è costretto ad arrangiarsi in nero, i dipendenti di aziende
agricole ed i braccianti, un altro 20% che generalmente ha un
secondo lavoro, così come il 30% composto da LSU, lavoratori
part-time, assistiti di vario genere, che si procurano un secondo
lavoro. Il rimanente 20% è composto da badanti rumene
e da extracomunitari che lavorano in campagna, che a causa di
una legge sbagliata (la Bossi Fini) che affronta in maniera
sbagliata il problema degli immigrati e dei flussi in genere,
sono costretti a lavorare in nero, senza alcune possibilità
di copertura legale. Se si considera che i lavoratori in regola
in Sicilia oggi sono circa 1.400.000, si ha la misura di quanti
soldi porterebbero all’erario ed all’INPS una serie
di provvedimenti che parallelamente all’abbassamento del
costo del lavoro, allargherebbe la base produttiva fino al 70%
circa. Quale beneficio per la crescita dell’economia dell’Isola!!!!
E quale beneficio per l’economia di tutto il Paese, se
questa considerazione viene allargata a tutte le altre regioni,
specialmente quelle meridionali, dove paradossalmente maggiore
è il tasso ufficiale di disoccupazione. |
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CALTANISSETTA |
Notevole successo
ha ottenuto la mostra di scultura di Francesco Licata montedorese
emigrato in Belgio, che è rimasta fruibile al pubblico
dal 12 al 19 luglio di quest’anno. Una mostra, che non
solo dimostra l’estro e la versatilità dell’artista,
ma viene anche incontro alle esigenze dell’ambiente, poiché
per tale scultura, vengono utilizzati solamente materiali di
scarto che diversamente andrebbero certamente ad inquinare l’ambiente.
Doppiamente meritoria quindi l’opera di Ciccio, che adopera
pezzi di macchine, motorini fuori uso, posate, ingranaggi e
tutto quanto può risultare utile alla sua scultura ed
a soddisfare la sua vena artistica. Ma chi è Francesco
Licata, per gli amici Ciccio ed in arte dal 2000 Cesco? È
un giovane come tanti, che oggi ha 51 anni e che ha cercato
di restare abbarbicato alla propria terra dalla quale non pensava
di doversi allontanare, dove tra gli altri mestieri esercitava
anche quello di macellaio. Fu nel 1997 che prese la via dell’emigrazione
recandosi in Belgio ove oggi vive a Liegi dedicandosi all’arte
ed alla cultura. Molto apprezzato nel mondo della cultura, Cesco
ha esposto tra gli altri posti, anche al museo d’arte
spontanea di Bruxelles, all’eco museo di La Louviere,
al Musée d’art different, al museo Groning in Olanda
e sempre in Olanda ad Amsterdam. |
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PALERMO |
Finita l’estate
e l’esperienza di campeggio che anche quest’anno
abbiamo voluto realizzare, l’USEF si prepara ad altri
impegni, che mettono in campo risorse umane e finanziarie. Sono
due le scadenze immediate: una attività culturale in
Belgio ed una negli Stati Uniti d’America. L’attività
in Belgio, ci consente di rispondere ad esigenze e ad appuntamenti
consolidati nel tempo. Ci riferiamo alla “TARANTELLA QUI”,
di Seraing (Liegi), che è un appuntamento di grande valenza
sociale e culturale. A questo appuntamento ci presentiamo con
una mostra fotografica sulla Sicilia composta da 42 foto 30
x 40, che descrivono le bellezze di questa nostra Isola e con
uno spettacolo teatrale intitolato “LA VOCE DI UN POPOLO”,
che serva ad esportare la parte migliore della nostra cultura.
Lo spettacolo viene portato anche a Saint Nicolas in occasione
della settimana interculturale organizzata dall’Amministrazione
comunale ed a La Louviere. La seconda attività ci porterà
in ottobre a Washington, per una serie di incontri con varie
realtà che saranno presenti all’appuntamento annuale
della NIAF. Non siamo nuovi a questo appuntamento ed anche quest’anno
pensiamo di effettuare incontri di interesse per l’associazionismo
e per la crescita della nostra presenza nel mondo. |
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MONTEDORO
(Inaugurato il Museo dell’emigrazione) |
Nasce dopo vari incontri
e discussioni, il museo dell’emigrazione montedorese,
giustamente nel piccolo comune della provincia di Caltanissetta,
ancora oggi spopolato a causa dell’emigrazione tumultuosa
degli anni cinquanta. Il museo, nasce all’interno di due
strutture edilizie ubicate nella parte più antica del
paese e le stesse strutture sono di antichissima fabbricazione
con muratura in gesso. L’idea è quella di ricostruire
alcuni ambienti della Sicilia al tempo dell’emigrazione
di massa, raccogliere documenti ed oggettistica varia tra gli
emigrati, fare una specie di albo delle famiglie emigrate, alcune
delle quali ormai scomparse. Alla manifestazione, organizzata
dal Comune, che per l’occasione ha stipulato una convenzione
per l’USEF, che deve curare il museo stesso, era presente
oltre al Sindaco Prof. Giuseppe Piccillo, il Segretario Generale
dell’USEF Salvatore Augello, il Curato, la Poetessa montedorese
Maria Salmone, che hanno preso la parola, parecchi emigrati
presenti in paese in occasione delle ferie estive, una grande
partecipazione di pubblico locale e non. Nei due locali sono
stati esposti parecchi oggetti, una mostra fotografica fornita
dall’USEF, uno spaccato delle opere di Maria Salamone.
La manifestazione è stata allietata dalle musiche del
gruppo folcloristico di Milena e da quelle di un gruppo proveniente
dalla provincia di Udine. |
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