Era da tempo, che l’USEF non riusciva a realizzare una attività in California e non si poteva certo fare la scelta di una attività di poco conto per colmare tale assenza prolungata. Per questo motivo, avendone avuto la possibilità, abbiamo pensato ad una attività culturale di largo respiro, che partendo dalla mostra fotografica sui mestieri scomparsi, ci permettesse di fare una analisi sui percorsi e la evoluzione dell’emigrazione siciliana negli Stati Uniti, con particolare riferimento alla California. Con questo spirito nasce l’attività che l’USEF ha portato in California nello scorso mese di giugno.

Una attività, che si snoda in maniera molto articolata ed in tre fasi distinti oltre agli incontri istituzionali: I) Una prima fase, ci ha visti presenti nella Baia di San Francisco, e precisamente a Napa Valley ed a Somona Valley, per capire il ruolo che la nostra gente ha avuto nello sviluppo di quella zona, dove oggi vengono prodotti vini pregiati e dove la coltivazione del vigneto impegna l’intera zona. II) Una seconda fase, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, ci ha portato a presentare una mostra fotografica presso stituto stesso, composta da una serie di fotografie che richiamano gli antichi mestieri che si praticavano in Sicilia anticamente, prima che iniziasse il grande esodo migratorio.
Palermo, Orto botanico.
Le fotografie della mostra, si riferiscono al viaggio, alle difficoltà che la nostra gente ha dovuto affrontare per arrivare in America. III) Una terza fase, ci ha portato ad un’incontro con la grossa comunità siciliana di San Pedro, perfettamente integrata con la popolazione locale, ma che continua a conservare intatte le tradizioni, specialmente quelle religiose, dei vari paesi d’origine.
Grande esito ha avuto l’insieme dell’iniziativa, se si pensa che a San Francisco ed a Napa Valley abbiamo potuto raccogliere una serie di elementi conoscitivi, che hanno allargato di molto le nostre conoscenze sulle vicende di sviluppo della zona, su quando e come la nostra comunità si è trasferita là, sui mestieri che facevano, sulla evoluzione avuta in tutti questi anni, a quale stadio di integrazione è pervenuta. Elementi conoscitivi di grande importanza, che ci permetteranno di programmare meglio le nostre attività nel futuro e che ci forniscono elementi per una informazione di ritorno che manca nella nostra Isola. Indiscutibile appare il successo della mostra fotografica, che ha visto parecchia gente portarsi presso l’Istituto Italiano di Cultura per poterla visitare.
Palermo, Museo archeologico.

Madrina d’eccezione, la famosa cantante italiana Orietta Berti, che trovandosi in zona ha voluto visitare la mostra e assistere alla conferenza illustrativa del Segretario Generale dell’USEF Salvatore Augello. Una mostra che ha lasciato un segno, che ha lanciato un messaggio chiaro a quanti l’hanno visitata, che ci ha permesso di riprendere un rapporto di collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, con il quale avevamo avuto l’ultimo contatto quando abbiamo donato circa cinquecento libri da mettere a disposizione della comunità siciliana e non solo.

 

Stesso risultato, a nostro avviso, ha avuto l’incontro con la comunità di San Pedro, con la quale abbiamo avviato un contatto, che promette futuri sviluppi, sempre che l’USEF riesca a reperire finanziamenti per intervenire con attività varie nella zona. Una attività intensa, che ci ha visti tutti i giorni impegnati sia negli incontri che nello svolgimento delle varie iniziative, ma che alla fine ci ha lasciato soddisfatti per i risultati raggiunti. Risultati che sono stati apprezzati sia dall’Istituto, che dai vari rappresentanti del movimento associativo con i quali siamo venuti a contatto, risultati che ci impegnano e ci incoraggiano ad ampliare il nostro impegno in quella zona, dove grossa è la nostra comunità, dove molto abbiamo da apprendere, dove non può mancare il contributo della Regione e quello della nostra associazione.
Palermo, Orto botanico.