Josephine Maietta, continua a fare parlare di sè. Vivacissima, dinamica, intelligente, continua ad accumulare titoli di riconoscimento uno dietro l’altro, per sottolineare l’impegno che mette nel seguire le problematiche delle comunità italiane all’estero. Josephine non aveva nemmeno sedici anni quando con la famiglia lasciò Castelvetrano per raggiungere gli Stati Uniti. Qui giunta, riprese gli studi iscrivendosi all’Hanter College, da dove usciva con il diploma di Bachelor of Romance languages. Continua con ostinazione a salire la scala didattica dei suoi titoli scolastici, salendo il secondo gradino con il conseguimento del dottorato in letteratura comparata al Gradaute Center, quindi il dottorato in pedagogia bilingue conseguito presso la Long Island University. La sua carriera accademica, prosegue sempre con successo passando a frequentare il Bowling College dove ottiene il titolo per l’insegnamento della lingua straniera, quindi, passa a frequentare corsi di specializzazione pedagogica ed adeguati master presso la Fordham University ed il Molloy College, utilizzando borse di studio che aveva meritato per il suo rendimento negli studi. Alla nutrita e felice carriera scolastica parallelamente aggiunge un notevole impegno in campo sociale ed associativo, fino ad essere nominata donna dell’anno dall’Italian Cattolic Charities di Elmhurst (Queens), donna dell’anno del Cantamare Festival di Brooklyn ed attualmente Presidente dell’American Association Teachers of Italian (AAIT). Infine, è stata nominata dalla National American Fundation di Washington (NIAF) First Teacher of the Year. Ora, presso la sala di rappresentanza del Consolato Italiano a Park Avenue, la Maietta ha ricevuto con grande commozione, dalle mani del Console Generale d’Italia Antonio Bandini, il titolo di cavaliere dell’ Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, quale riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azelio Ciampi, del suo impegno e del suo lavoro nel campo dell’insegnamento e del sociale. Alla neo Cavaliere, vanno i complimenti dell’USEF ed un augurio di buon lavoro per continuare a portare avanti instancabilmente, come è sua abitudine, tutti gli impegni di carattere sociale ed associativo, il suo lavoro di diffusione della lingua e della cultura italiana, il suo impegno nel diffondere ed affermare il made in Italy ed il made in Sicily.
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Montedoro e la sua emigrazione In due titoli, si racchiude il calvario di un paese che ha visto partire i propri figli a frotte agli inizi degli anni 50 e che ancora oggi non riesce a trovare il sistema per evitare questa emorragia che continua e che priva Montedoro, come tanti altri comuni, delle energie migliori, non solo delle braccia, ma anche delle menti. “Diritto di memoria” è il titolo del libro “album” ideato a scritto da Calogero pace e da Agostino Alfano, due emigrati del piccolo paese del nisseno; “l’isola orfana” invece, è il titolo del DVD che accompagna il libro e che si compone di una serie di testimonianze della comunità di Montedoresi residenti nella zone di Lyon in Francia. Una iniziativa che ha avuto un successo che va al di là di qualunque aspettativa, che continua ad avere riconoscimenti albiti che porteranno il lavoro anche a Parigi quale materiale utile che ricorda l’emigrazione e le sue problematiche. Questa estate nacque l’idea di approfondire il lavoro di ricerca anche presso le altre comunità di Montedoro in Belgio ed in America, idea sposata e fatta propria subito dall’USEF, attenta a questo tipo di iniziative che servono ad arricchire le conoscenze per scrivere una particolare storia dell’emigrazione siciliana. A questo si deve quindi l’iniziativa che è stata riprodotta il primo di aprile a Saint Nicolas in Belgio, altro comune gemellato con Montedoro, dove vive e lavora una nutrita comunità del piccolo paese della provincia di Caltanissetta. Una iniziativa che ha visto presenti i due autori, provenienti dalla Francia, il Segretario Generale dell’USEF Salvatore Augello, il presidente Sen. Angelo Lauricella, il Presidente del COMITES di Lyon Angelo Campanella, anche lui di Montedoro. L’iniziativa si è aperta con il saluto dell’Amministrazione Comunale del comune belga, portato dall’Assessore alla Cultura Bel Mona, cui ha fatto seguito una breve presentazione fatta da Agostino Alfano, uno degli autori del libro. Il Segretario generale dell’USEF, ha quindi fatto una introduzione nella quale plaudiva allo sforzo di ricerca fatto dai due autori e passando subito ad illustrare l’idea di Montedoro di allestire un proprio museo utilizzando dei locali sparsi per il centro abitato, già di proprietà del comune. L’iniziativa è stata particolarmente importante, al fine di scrivere quella storia dell’emigrazione che deve servire e trasmettere alle giovani generazioni “la memoria” di cui hanno certamente diritto, per non vanificare il sacrificio di tanti siciliani che hanno scelto l’emigraizone per sfuggire al bisogno, agli stenti, alla fame. Hanno fatto seguito gli interventi di Angelo Campanella, di Calogero Pace, e di qualcuno del pubblico, prima di dare la parola al Sen. Angelo Lauricella presidente dell’USEF, che ha concluso i lavori. Grande è stato il successo e l’attenzione riscossa, tanto che si è esaurito il libro che era alla sua seconda edizione e si è di molto assottigliata la scorta di DVD che i due autori avevano previsto. Il nuovo appuntamento è ora a Montedoro durante l’estate ed eventualmente, risorse permettendo, entro l’anno in America dove risiede l’altra comunità montedorese di grande rilievo. |