Già in apertura il 2006, si è presentato come un anno di grande impegno e di lavoro per la nostra associazione, che ormai non conosce sosta. Nei primi di febbraio, abbiamo avuto modo di fare una missione interessante sia in Marocco che in Tunisia, località dove ci siamo recati per la prima volta e dove abbiamo costruito le premesse per un importante sviluppo del nostro lavoro. I primi giorni di marzo ci hanno visti negli Stati Uniti d’America, sia per realizzare una iniziativa culturale che ci ha visti a New York e a Filadelfia, sia per dare supporto alla nostra candidata alla Camera, Graziella Bivona.

La fine di marzo ci trova impegnati a Liegi in un’interessante iniziativa rivolta alla comunità emigrata di Montedoro, in collaborazione con il Circolo Franco Italiano di Lyon (Francia) e gli autori di un interessante lavoro. Alla fine di aprile, la nostra attenzione viene assorbita da due importanti iniziative: una a Stoccarda in Germania, dove realizzeremo un’attività culturale composta da una mostra fotografica sui maggiori riti religiosi in Sicilia. Il 29 dello stesso mese, saremo impegnati a Palermo, coinvolti nella prima edizione del premio “Siciliani Ambasciatori di Cultura nel mondo”, una iniziativa che vedrà la presenza delle più importanti associazioni regionali per premiare dodici siciliani illustri.

A maggio in Argentina, per fare un’analisi del voto in America Latina ed il congresso dell’USEF di Rosario. Approfitteremo di questa occasione per riunire il coordinamento USEF per l’America Latina e fare il punto sul centro di assistenza sanitaria che abbiamo aperto da anni a Buenos Aires. Giugno, entro la prima quindicina, ci rivedrà in America (California), dove realizzeremo un’importante mostra sui mestieri scomparsi in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e una serie di visite di cantine vinicole californiane e di incontri tra produttori siciliani ed americani.

La missione verrà completata con una conferenza rivolta alla comunità siciliana di San Pedro. A luglio, utilizzando gli scarsi finanziamenti assegnatici per colonie e campeggi, ospiteremo un gruppo di ragazzi per le solite tre settimane siciliane. A settembre, finalmente, saremo anche in Canada a Montreal e Vancouver, per una attività culturale che affideremo ad una compagnia teatrale composta da siciliani residenti a Montreal. Chiuderemo l’anno con una attività in Australia nel mese di ottobre, che sarà preceduta da una articolata attività culturale in Europa. L’intensa attività, verrà chiusa con un convegno da tenere in Sicilia, che servirà a fare il punto di un anno di impegno e di lavoro abbastanza cpmplesso.

Questo significa, potere contare su gruppi dirigenti impegnati e qualificati che da tempo garantiscono il buon funzionamento della macchina organizzativa “USEF”, che conta sul volontariato di centinaia di persone, che hanno a cuore il bene della comunità ed il buon nome dell’organizzazione. Ma la nostra non è un’attività monotematica ed unilaterale, noi ci rivolgiamo anche agli immigrati in Sicilia, approntando una serie di servizi che ormai sono il punto di riferimento di parecchie comunità residenti a Palermo.

 

Mi riferisco allo sportello di consulenza che si occupa dell’applicazione della legge per la presenza degli stranieri in Italia e che segue i rapporti con la Questura, mi riferisco allo sportello di consulenza legale per contrastare i molteplici abusi cui spesso sono soggetti gli immigrati, che rappresentano una delle parti più deboli di questa nostra società. Mi riferisco anche ai corsi di doposcuola che si tengono presso la nostra sede di Via G. Turrisi Colonna n° 47, rivolti ai ragazzi della scuola dell’obbligo o ai corsi di alfabetizzazione rivolti agli adulti, che frequentano la nostra sede per apprendere la lingua italiana.Mi riferisco, infine alle attività fatte in collaborazione con diversi comuni a cui forniamo consulenza gratuita, o in collaborazione con scuole presenti sul territorio o al progetto che pensiamo di avanzare dopo le elezioni per parlare alle scolaresche siciliane del dramma dell’emigrazione, perché le sofferenze di milioni di persone non siano dimenticate e perché la storia di tante persone entri a fare parte del bagaglio culturale dei nostri ragazzi che in questo modo conosceranno tutti gli aspetti della storia di questo popolo siciliano che ha percorso e continua a percorrere tutte le strade del mondo.
Veduta Palermo.