Così si intitola l’ultima fatica letteraria di Francesco Pillitteri. Il libro edito per i tipi di Kalos ha un bel titolo intrigante che ci rimanda subito ai ricordi familiari, alla malinconia del padre assente, alla memoria familiare che è storia minore, ma che serve a documentare e a capire la Storia, quella con la “S” maiuscola. Ma il libro ha un sottotitolo esplicativo: “Aspetti e vicende dell’emigrazione in Sicilia”. Ed è questa la Storia raccontata da Pellitteri, puntuale, documentata, ricca di riferimenti e di bibliografia. – Suo padre sarà stato un emigrante, ma non è la sua storia che si racconta, ma quella delle centinaia di migliaia di padri e di famiglie che hanno abbandonato la Sicilia in cerca non della ricchezza, ma solo per trovare lavoro… per campare. Pillitteri è un noto avvocato e docente universitario ed un affabulatore nato, aduso a scrivere libri specialistici e a renderne affascinante la lettura ed è uno studioso di economia siciliana. Questo suo ultimo lavoro somma in maniera egregia queste sue qualità: la ricerca specialistica, la conoscenza storica, la dottrina economica la capacità affabulatoria. Non è un libro facile, ma si fa leggere. Il fenomeno “emigrazione” che ha interessato la Sicilia storicamente dalla fine dell’ottocento a più della metà del secolo scorso e che per certi versi continua ancora è stato contemporaneamente un dramma economico ed una privazione di risorse per l’intera Isola, ma anche un mezzo per evitarne il disastro economico. Si pensi che oggi i siciliani all’estero sono di più dei siciliani residenti nella regione e che ancora oggi sono aperti con loro non solo rapporti familiari di affetto, ma molteplici rapporti politici ed economici al punto da considerare ancora questa nostra emigrazione una vera e propria “risorsa”. Il libro fa una attenta disamina del fenomeno non soltanto sociale e familiare.
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Certo si intravedono le trame drammatiche dei rapporti familiari e parentali con tutto il loro intreccio economico, ma sul piano sociale l’emigrazione ha interessato in modo assai pesante le province del centro e l’intera isola, interi comuni si sono spopolati, il bilancio demografico ne ha risentito, ed il tutto per diecine e diecine di anni. Pillitteri ne fa il bilancio storico ed economico, esamina i flussi interni dell’emigrazione in Sicilia e la direzione esterna, esamina non solo la scelta dei luoghi – USA, Argentina e Centroamerica, Australia,Europa – ma anche il valore che i flussi migratori siciliani hanno rappresentato nei luoghi scelti sia di arricchimento economico che sociale e culturale. La diagnosi di Pillitteri è acuta e attenta e pur senza azzardare cure, dà un valore sentimentale ed economico al fenomeno, ne ricerca cause ed effetti, ed è ricco di insegnamenti per chi è deputato a trarre conseguenze politiche. È un libro di ricerca storica ed economica di notevole interesse, illustra con sapienza il dramma sociale del fenomeno, è attento ai risvolti politici e ne fa una analisi senza drammatizzare, ma senza pietà. Vale la pena di leggerlo. Direi che è necessario per chi di questa nostra terra ne aspira ad essere rappresentante, dirigente, protagonista. |
Operaio al lavoro in una pirrera. |