Certo, in Argentina succedono cose che nessuno immaginerebbe, cose come quelle accadute alla nostra associazione di Mendosa, che al momento di presentare il menù per partecipare con un proprio gazebo alla festa della vendemmia che si svolge sulla piazza di Mendosa, si sente rispondere dal presidente della FEDIME certo Sig. Campo, che in una riunione dell’esecutivo, si era deciso di non ammettere alla festa il gazebo di TRINACRIA OGGI – USEF, né di ammetterne la presenza in piazza, perché l’azione dell’associazione poteva ricondurre al colore politico della stessa con grave pregiudizio (!!!!!????) per la stessa FEDIME.

La notizia si commenta da sola e si colloca nel solco di altre decisioni prese a Rosario, a Buenos Aires e così via, decisioni che dimostrano la limitatezza politica e culturale dei nostri avversari, che non sanno fare altro che reagire sfoderando la loro innaturale tendenza a sfuggire ad un vero confronto, sfruttando una molto discutibile posizione di vantaggio che certamente non meritano, rappresentando solo sigle spesso vuote. Ma per non dilungarci, affidiamo la risposta alla Presidente dell’USEF di Mendosa Antonina Cascio, che così replica a Campo: Egregio Signore: Avendo ricevuto poco fa la e mail mediante la quale Lei informa alla Associazione che presiedo la decisione di negare la possibilità di partecipare alla Festa in Piazza,come si stabilì in riunione del l4/02, mi vedo nell’obbligo di segnalare a Lei:

  1. Questa decisione dell’esecutivo, come Lei la chiama, fu presa alle spalle della nostra associazione che fu impedita di difendersi (sebbene non c’era di ché) e difendere la sua posizione, come poterono farlo altri, che furono avvertiti della vostra nuova riunione.
  2. Uno dei volantini che distribuirà Trinacria Oggi, USEF Mza, include al finale una frase, né lista di candidati, né esortazioni a votare tale o quali (che noi pensiamo si potrebbe aver fatto, come parte della cultura italiana) ma soltanto la chiara comunicazione a chi ci vuol conoscere,che noi siamo dell’UNIONE, chiarezza che ci piacerebbe trovare in tutti quelli che chiamano sé stessi difensori della cultura italiana. Nonostante, cercando di non provocare problemi con le altre associazioni, quello che abbiamo detto è che questo volantino sa-rebbe stato distribuito fuori dallo stand,come altrimenti lo faranno i rappresentanti di altre tendenze, con giusto diritto.
  3. Veniamo a sapere negli ultimi giorni,man mano si avvicina la Festa in Piazza,che la nostra associazione non riunisce certe condizioni che FEDIME mai ha comu- nicato con anticipazione e in maniera sorprendente queste esigenze ci impediscono la partecipazione prima a commerciare (che non altro è che la vendita di cibi,non importa se questi sono tradizionali o no), e poi, finalmente, ci impediscono di esserci,di esistere e di presentarci in qualsiasi modo. Di questo passo non sarebbe strano che FEDIME ci proibisse anche di andare a mangiare alla Festa in Piazza.
  4. La nostra associazione non risulterà danneggiata per questa situazione, in questo punto siamo d’accordo con Lei, ma approfittiamo l’occasione per proporre come argomento da discutere l’ultimo martedì di marzo, questa situazione,per avere un chiarimento sulla posizione di FEDIME riguardo Trinacria Oggi, USEF Mza e per chiarire anche la nostra posizione verso di FEDIME. Un cordiale saluto. Questa è il testo della lettera inviata il 22 febbraio 2006 al signor Vicente Campo Corica da parte della sig.ra Antonina Cascio, presidente dell’USEF di Mendosa
In questa pagina foto di Trapani, centro storico.