Non si può fare a meno di scrivere, ancora una volta, sul decreto flussi che autorizzerà l’ingresso in Italia per motivi di lavoro a 170 mila cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Non è possibile farne a meno in giorni in cui l’attenzione è tutta per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, le notizie si alternano, le compilazioni delle domande sono quasi completate. Un sussulto si è avuto quando giovedì 2 marzo i siti internet specializzati davano la notizia della pubblicazione di un decreto flussi. L’allarme è rientrato, in quanto si trattava del decreto relativo all’ingresso per motivi di lavoro di cittadini neocomunitari. In altri termini, l’ingresso dei cittadini di Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria che dalla data del 1 maggio 2004 sono entrati a far parte dell’Unione Europea, ma per i quali è ancora previsto, per un periodo transitorio, l’applicazione della disciplina della programmazione dei flussi.

Pertanto, chi volesse assumere un cittadino neocomunitario può recarsi presso un qualunque ufficio postale per inviare la domanda di assunzione, utilizzando il modulo che porta la dizione “subneocomunitari”. La domanda deve essere spedita allo Sportello Unico presso la Questura competente per territorio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, già a partire dal 3marzo. Ancora in attesa i datori di lavoro che hanno ritirato il kit alla Poste e compilato la domanda nei giorni scorsi. Sembra che la data di pubblicazione per il decreto flussi 2006 per i lavoratori extraeuropei verrà finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, serie generale, il 7 marzo. Ricordiamo che le domande dovranno essere presentate dopo una settimana dalla pubblicazione, ovvero a partire da martedì 14 marzo alle 14.30 presso uno degli uffici postali abilitati. Ulteriori istruzioni dovrebbero arrivare con la consueta circolare esplicativa del Ministero del Lavoro, che uscirà in concomitanza con la pubblicazione del decreto.

La circolare, indicherà anche la distribuzione delle quote sul territorio nazionale. Ogni datore di lavoro potrà inviare con la stessa raccomandata più richieste di assunzione. Le Poste hanno, inoltre, fatto sapere che accetteranno le buste, lo ribadiamo, raccomandate con ricevuta di ritorno fino ad esaurimento delle file. Per cui chiunque si trovasse già in coda all’interno dell’ufficio postale avrà il diritto di spedire la propria domanda anche oltre l’orario di chiusura dello sportello. Da lunedì 6 marzo, infine, è possibile di nuovo ritirare presso gli uffici postali i kit ristampati, dopo che il milione e mezzo distribuito nelle scorse settimane era andato esaurito. Ultimo consiglio per chi aspetta notizie sui flussi o ha ancora dubbi sulla compilazione dei moduli, o quant’altro, è quello di consultare i siti internet del ministero del Lavoro e dell’Interno o i siti internet che si occupano dell’argomento, in cui è possibile recuperare in tempo reale tutte le informazioni necessarie ed utili per affrontare anche per quest’anno la corsa alle quote. Così è se vi pare.



Sopra e sotto: foto dall’interno dell’ambulatorio per gli immigrati a Palermo.