È questo lo slogan che la lista dell’Unione ha scelto per aprire la campagna elettorale in Sicilia. A questo punto, dovrei parlare delle oramai famose “quote rosa”, di numeri e di percentuali, di regolamenti e di statuti, di liste e di polemiche. Nulla di tutto ciò. Mi piace piuttosto raccontarvi di un’emozione, perché è anche di emozioni che la politica si nutre. Rappresentare il mio partito, quello che mio padre mi ha fatto amare e nel quale sono cresciuta, in una competizione elettorale che ha come principale obiettivo quello di ristabilire la democrazia la correttezza, è un’emozione! Essere una di quei 28 candidati della lista che concorreranno a vincere le elezioni nazionali è per me motivo di orgoglio e dà il senso di una militanza e di un impegno costante e riconosciuto. Poco importa se non sarò eletta, se la mia sarà quella che tra gli addetti ai lavori si chiama una candidatura di servizio. Non sarà certo questo che sminuirà il valore di una battaglia di testimonianza di genere oltre che di territorio. Servirà anzi a darmi la dignità, di esserci comunque, senza contropartita, solo perché ci si crede, e non è poco. Non voglio nascondere che la questione della presenza e della valorizzazione delle donne nei partiti sia un problema serio che dovrà essere affrontato, così come non posso sottrarmi all’analisi di un partito come il mio ancora troppo sordo ed arroccato su obsolete posizioni di retroguardia. Credo però fermamente che esserci, in questo momento importante della vita democratica del nostro paese, sia fondamentale per dare il segno di un impegno fatto innanzitutto di generosità, di quella lucidità che ci permette di volare alto restando saldamente con i piedi per terra. Ogni battaglia in cui si crede è di per sé una battaglia vinta, e la mia lo è già oggi. * Candidata nella lista dell’Unione alla Camera per la Sicilia Occidentale. |