DA BENE CONFISCATO ALLA MAFIA A SARTORIA SOCIALE, DON CIOTTI: "PROCESSO DI LIBERAZIONE NON È TERMINATO" „
Ago, filo e buona volontà. E' stata inaugurata in via Alfredo Casella l'impresa che riunisce sarti e stilisti di varie etnie e condizioni sociali. La cerimonia si è tenuta alla presenza del presidente nazionale di Libera, Don Luigi Ciotti. Vi lavoreranno insieme persone giovani e meno giovani, italiani e stranieri, in difficoltà umane, relazionali, occupazionali o esistenziali, impegnati nel recycling e upcycling di abbigliamento usato. Alcuni prodotti saranno confezionati dalle detenute del Pagliarelli. Il bene, affidato dal Comune, apparteneva al mafioso Antonino Buscemi e la sua riqualificazione è stata sostenuta da Fondazione Vismara, Carta Etica Unicredit, Ikea, Leroy Merlin e tanti cittadini, operatori e volontari. La Cooperativa fa parte della rete di Addiopizzo e di Libera. I prodotti sono disponibili nella sede della Sartoria Sociale, sul sito, sulla pagina Facebook e ne La bottega di Libera Palermo. "Questo - ha detto Don Ciotti - è il sogno di Pio La Torre. Il processo di liberazione ancora oggi non è terminato. Chi è povero, chi non ha lavoro non è libero. Penso anche alle donne che vengono sfruttate. E' necessario un cambiamento, una nuova resistenza. Lo chiediamo alla politica ma ognuno di noi ha la responsabilità di fare la propria parte, perché se c'è una malattia terribile da combattere nel nostro Paese è la delega". (da palermotoday.it)
 
QUEL GIOIELLO DIMENTICATO: "SALVIAMO IL CASTELLO UTVEGGIO, A POCO A POCO RUBERANNO TUTTO" „
 
Palermo chiama Roma. E lancia un appello per salvare il Castello Utveggio. L'obiettivo è fare rinascere la struttura, finita nel dimenticatoio e "a rischio depredazione". Ad accendere i riflettori sulla questione è stato Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, palermitano. "Il Castello Utveggio è una struttura splendida che è in pieno degrado - ha detto -. La Capitale italiana della Cultura 2018 non merita una ferita del genere". Nei giorni scorsi anche Anzaldi ha partecipato alla missione che la commissione Cultura della Camera ha effettuato a Palermo "Fatto costruire alla fine degli anni '20 dal Cavaliere Michele Utveggio - ricorda - sullo sperone di Monte Pellegrino detto Primo Pizzo, a 344 metri di altezza, il Castello, che si affaccia su quello che Goethe definiva 'il più' bel promontorio del mondo', non ha mai avuto fortuna. Ma ora siamo al rischio depredazione. Nei giorni scorsi sia le istituzioni che abbiamo incontrato, ma anche i cittadini, ci hanno ripetuto all'unisono: fate qualcosa per il Castello Utveggio. Chiedo al Governo di valutare la situazione e capire se ci sono possibilità di intervento dei ministeri competenti o di altre strutture. Il Castello, luogo simbolo dello stile liberty a Palermo, era diventato un punto di riferimento come centro di alta formazione. Poi il Cerisdi, l'ente che lo gestiva, è stato messo improvvisamente in liquidazione dalla Regione, e ora la struttura è tornata di nuovo chiusa e nel dimenticatoio. Col rischio di venire depredata. Come dopo la Seconda guerra mondiale, quando arrivarono coi carretti a rubare tutto quello che era rimasto dopo l'occupazione dei militari, così anche ora, piano piano, tutto quello che si trova dentro al castello viene piano piano portato via". Anzaldi chiude così: "Il rischio è che venga messa in pericolo la stessa struttura. Se non ci sbrighiamo rischiamo di non trovare più nulla: c'è il rischio che con piccole ruberie venga svuotato tutto e sia ancora più difficile rimettere in funzione la struttura". (da palermotoday.it)
 
TREKKING: DOMENICA 19 ESCURSIONE DEL WWF NELLA RISERVA INTEGRALE GROTTA DI SANTA NINFA
 
Il WWF Sicilia Nord Occidentale prosegue il programma delle escursioni ambientalistiche nel territorio siciliano visitando i sentieri della Riserva gestita da Legambiente Sicilia “Grotta di Santa Ninfa” sita nel comune omonimo della provincia trapanese. Appuntamento per soci e simpatizzanti presso il parcheggio di Piazzale Giotto alle ore 8:15 dove si formeranno gli equipaggi per raggiungere con il minor numero di autovetture il luogo di partenza della escursione. La Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa”, estesa circa 140 ha, ricade in un vasto altopiano carsico di notevole interesse geologico, paesaggistico e naturalistico. Gli escursionisti saranno accompagnati dalla direttrice della riserva Dott.ssa Giulia Casamento. L’escursione interessa le aree della Valle del Biviere e dei Monti di Santa Ninfa – Gibellina, tutelati – oltre che dalla riserva naturale – da un SIC, Sito di Importanza Comunitaria. Il percorso, ad anello, parte dal Castello di Rampinzeri (antico baglio risalente al 600 e sede della Riserva) e consente di raggiungere le zone più interessanti dell’area protetta: la Conca del Biviere che costituisce la più vasta ed interessante forma carsica superficiale della riserva, il vallone Biviere dalla caratteristica vegetazione ripariale, il laghetto Biviere di origine antropica, le aree rocciose caratterizzata da gariga arbustiva, le forme carsiche superficiali (doline, karren). Nella stessa giornata di domenica 19 novembre 2017 si svolgerà nel centro abitato di Santa Ninfa l’iniziativa “Gusta la pecora” (Sagra della Pecora). Quindi a fine escursione i partecipanti potranno visitare la sagra. (fonte: www.lagazzettatrapanese.it)
 
ANNIVERSARIO NASCITA PIRANDELLO, COLLOCATO BUSTO AD AGRIGENTO
 
Per iniziativa dell’amministrazione comunale di Agrigento, guidata dal sindaco Lillo Firetto, un busto bronzeo di Luigi Pirandello è stato collocato nella piazza che porta il suo nome, in occasione del 150esimo anniversario della nascita dello scrittore.L’opera che lo coglie dinanzi ad uno dei suoi libri, è stata posizionata con lo sguardo rivolto al secentesco complesso di San Domenico, il cui atrio consente di accedere al Teatro Pirandello. Il busto del drammaturgo era da decenni semi-nascosto in uno degli angoli della Villa del Sole ed oggi invece trova una più opportuna collocazione. “A tanti è capitato di chiedersi come fosse possibile che la piazza Pirandello non avesse una scultura che ricordasse il Premio Nobel agrigentino – ha affermato il sindaco e presidente del Distretto Turistico Valle dei Templi -. Stamattina, nel 150 della sua nascita, il busto è arrivato in piazza Pirandello per restarci”. Il Festival della Strada degli Scrittori, che ha preso il via l’11 maggio, con una serie di eventi sparsi nei luoghi dei grandi autori, ha avuto come fulcro la ricorrenza del Centocinquantenario Pirandelliano e si concluderà dopo la cerimonia in programma il 6 luglio alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e la consegna del Premio Pirandello. (fonte: www.lagazzettasgrigentina.it)
 
FORMAGGIO DAL COLORE BIANCO AVORIO E DAL SAPORE DOLCE, FRESCO, CON UN GUSTO LIEVEMENTE ACIDULO MA MAI PICCANTE. LA VASTEDDA DELLA VALLE DEL BELICE HA OTTENUTO LA DENOMINAZIONE D’ORIGINE PROTETTA (DOP) DALL’UNIONE EUROPEA.
 
La Vastedda è conosciuta come l’unico formaggio di pecora a pasta filata italiano. La sua particolare lavorazione lo rende leggero e digeribile, diminuendo la massa grassa presente e mantenendo invariati i livelli di proteine, vitamine e sali minerali. Le radici di questo particolare formaggio appartengono alla Valle del Belice. Questa si trova nella parte sud-occidentale della Sicilia e ospita il bacino del fiume omonimo che si estende tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento. Le prime notizie di questo particolare formaggio si hanno dalla fine del XV secolo. In un documento d’archivio del 1497 il viceré di Sicilia cita tra gli altri formaggi del Belice la vastedda. È un formaggio prodotto con il solo latte di pecora, nato da un errore avvenuto durante la lavorazione del latte. Si narra che un antico casaro siciliano mise la pasta nelle fuscelle, i caratteristici contenitori di giunco. Il latte però inizio ad inacidirsi a causa del caldo, e l’antico casaro nel tentativo di porvi rimedio immerse il latte in acqua calda, come per la ricotta. Grazie a quella particolare mossa la pasta iniziò a filare, e posta in seguito in un piatto e raffreddata, prese la caratteristica forma a focaccia. Fu così che nacque la prima forma di Vastedda, un errore trasformatosi in delizia per i nostri palati. Il nome deriva infatti dal dialetto vasta, cioè guasta, andata a male. Oggi la Vastedda è un formaggio straordinario per fragranza, suadenza e intensità gustativa. Va consumata freschissima, dopo qualche ora dalla formatura è già pronta per il consumo. La produzione è ammessa dal disciplinare solo in 17 comuni della Valle del Belice, e viene prodotta principalmente nei mesi estivi, nel periodo che va da maggio a ottobre. Le dimensioni del diametro sono comprese tra i 15 e i 17 cm con 3-4 cm di altezza. Date queste dimensioni il suo peso è compreso tra 500 e 700 gr. La superficie si presenta priva di crosta, liscia e di colore bianco avorio. La pasta è di colore bianco, liscia e non granulosa talvolta presenta accenni di striature dovute alla filatura artigianale. Il modo migliore per gustarla è tagliarla in grosse fette e condirla con olio extravergine di oliva siciliano, pomodoro e origano, ma può anche essere utilizzata come ingrediente di alcuni piatti locali, ad esempio il tipico pane cunzato. (fonte: www.lagazzettasgrigentina.it - Silvia Montalbano)
 
SI ACCENDONO I MOTORI DEL FESTIVAL CITTA’ DI CALTANISSETTA 2018, BANDI DI PARTECIPAZIONE IN TUTTA ITALIA
 
Con la distribuzione su rete nazionale di 20.000 bandi di partecipazione parte la macchina organizzativa del 27* Festival città di Caltanissetta che si svolgerà dal 12 al 15 Aprile. La manifestazione ha come biglietto da visita la vittoria di Luigi Salvaggio al Festival di Castrocaro, che ad Agosto ha portato la gara canora alla ribalta nazionale con il primo posto dell’artista nisseno nel festival più importante per i giovani talenti. “Con Castrocaro abbiamo già siglato l’accordo anche per quest’anno” dichiara l’organizzatore Tony Maganuco,”Il vincitore accederà di diritto alla prefinale Rai, il secondo e terzo classificato parteciperanno di diritto alla fase di preselezione che prevede un master ed un casting presso Castrocaro, ma abbiamo deciso di riservare una serata ai giovanissimi dai 6 ai 14 anni per la serata “Baby”. Il direttore artistico delle serate finali sarà per il secondo anno Angelo Valsiglio, produttore ed arrangiatore famoso per aver prodotto e scritto i brani di Laura Pausini e che ha seguito molto da vicino il percorso di Luigi Salvaggio portandolo alla finale Rai di Castrocaro poi vinta. Per partecipare si dovrà scaricare il bando di partecipazione dal sito www.festivalcittàdicaltanissetta.it o dalla pagina facebook festival città di Caltanissetta.Si dovrà presentare ed inviare un brano inedito ed in lingua italiana o dialettale della durata massima di quattro minuti entro il 27 Marzo 2018 esclusivamente a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. “Si parte” conclude Tony Maganuco,” ma ancora non ho idea dell’entità contributiva che il comune di Caltanissetta darà alla manifestazione. Ho avuto vari approcci con l’assessore Campione ed il Sindaco Ruvolo, ma di numeri non se ne parla ancora. La vittoria di Luigi Salvaggio al festival di Castrocaro ha dimostrato il valore e l’importanza che ha la nostra manifestazione. Lo scorso anno, malgrado i tagli del comune, siamo riusciti non solo a tenere in vita il festival, ma abbiamo vinto anche Castrocaro, sarebbe un peccato disperdere questo patrimonio”. http://www.lagazzettanissena.it