Amministrative, le prime “certezze” dopo il voto

Diversi i risultati definitivi dopo il voto di ieri che nella provincia di Messina ha coinvolto oltre 124 mila persone, pari al 65,61% degli aventi diritto.

Tra i nomi certi dei primi sindaci in Sicilia, Francesco Migliazzo, eletto a Gangi ancora prima che venissero aperte le urne, perchè unico candidato in lizza. Per essere eletto era necessario il superamento del quorum, la metà più uno degli elettori: risultato raggiunto già alle 21. Cosa accaduta anche a Castelmola, dove unico candidato eletto è il neosindaco Antonino Orlando Russo, e a Castroreale con Alessandro Portaro, a Motta D’Affermo, con Sebastiano Adamo specializzato nella medicina per la cura del dolore, sarà il primo cittadino del paese nebroideo per la quarta volta.

Ecco gli altri sindaci:

Ad Acquedolci è stato eletto Alvaro Riolo (2360 – 62,52%), ad Alcara Li Fusi Ettore Dottore (809 – 56,34%), a Caprileone Filippo Borrello (1.282 – 43,30%),  Francavilla di Sicilia Vincenzo Pulizzi, (1.081 voti – 41,34%); Gallodoro Alfio Filippo Currenti, (191 voti – 68,71%); a Librizzi Renato Di Blasi ( 421 voti – 34,76%); a Longi Fabio Antonino (572 voti – 52,82%); a Montalbano Elicona Filippo Taranto (1.002 voti – 68,82%); a Novara di Sicilia Girolamo Bertolami ( 719 voti – 82,55%), a Pettineo Domenico Ruffino, (594 voti – 61,43%); a Piraino Maurizio Tindaro Ruggeri (1.102 voti – 41,84%); a Roccavaldina Domenico Antonuccio, (325 voti – 42,37%); a Roccella Valdemone Giuseppe Spartà (272 voti, 83,69%); a Pagliara Sebastiano Antonio Gugliotta (470 voti – 53,47%); a Santo Stefano di Camastra Francesco Re (2.266 voti – 79,51%).

Festeggia a Fiumedinisi l’uscente Cateno De Luca per la vittoria del suo candidato Sebastiano Giovanni De Luca (521 voti – 58,87%).

A Lipari si riconferma sindaco Marco Giorgianni (3.756 voti, 51,97%) che batte i tre avversari tra cui l’avvocato Ciccio Rizzo che ha ottenuto 2.392 voti rimanendo secondo col 33,92% delle preferenze.

A Santa Marina di Salina si afferma, invece, il vicesindaco Domenico Arabia, reggente dopo la sospensione per condanna a tre anni per appropriazione indebita e peculato del sindaco Massimo Lo Schiavo.

L’unica donna eletta nel Messinese è a Malfa, dove vince Clara Ramettal’unica donna eletta su 10 candidate per 39 Comuni alle elezioni in tutto il Messinese.

A Merì vince Francesco Gervasio Bonasinga con il 54,61%. A Nizza di Sicilia la spunta Antonino Briguglio: ha la meglio su Giovanni Aurelio Vega con il 53,87%.

A San Pier Niceto vittoria di Luigi Pietro Calderone con il 48,53%. A San Piero Patti undici voti di differenza tra il vincitore, Salvatore Fiore, ex presidente del Consiglio Provinciale di Messina e Gian Luca Camuti (730 a 719). A Sant’Alessio Siculo vittoria di Nunzio Foti con il 62,06%, mentre a Santa Marina Salina affermazione per Domenico Arabia (64,75%). Fabio Vinci si è imposto con il 43,39% a Saponara, Antonino Musca è il nuovo sindaco di Sinagra (62,57%).

A Torrenova vittoria plebiscitaria per Salvatore Castrovinci con il 95,47%. A Gioiosa Marea ha vinto Ignazio Spanò, a Venetico riconfermato l’immarcescibile Ciccio Rizzo, a Villafranca Tirrena hanno ridato fiducia a De Marco con il 63,74% dei consensi.

Infine, il voto più atteso, ovvero Santa Teresa di Riva. (fonte: messinaora.it)

 Elezioni amministrative 2017, i risultati

Si sono concluse alle ore 23 le votazioni nei comuni della provincia etnea chiamati ad eleggere un nuovo sindaco. Sono 20 in tutto: Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Licodia Eubea, Linguaglossa, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Nicolosi, Palagonia, Paternò, Raddusa, San Michele di Ganzaria, Sant’Agata li Battiati, Santa Maria di Licodia, Scordia e Vizzini. In totale, secondo i dati definitivi su 225.822 aventi diritto al voto nei 20 comuni in provincia, hanno votato 143.953, il 63,75 per cento.

Già certi i nomi di alcuni sindaci neo eletti: ad Aci Bonaccorsi è stato eletto Vito Di Mauro,ad Aci Catena Nello Oliveri, a Calatabiano Giuseppe Intelisano, a Castiglione di Sicilia Antonino Camarda, a Misterbianco rinconfermato Nino Di Guardo, a Fiumefreddo di Sicilia eletto Sebastiano Nucifora,  a Licodia Eubea Giovanni Verga, a Mazzarone Giovanni Spata, a Militello in val di Catania vince Giovanni Burtone, a Mirabella Imbaccari Giovanni Ferro, a Vizzini Vito Saverio Cortese, a Linguaglossa ha vinto Salvatore Puglisi, a Raddusa Giovanni Allegra, a San Michele di Ganzaria Gianluca Petta, a Nicolosi Angelo Puglisi, a Sant'Agata li Battiati ha vinto Marco Rubino e a Santa Maria di Licodia è stato eletto Carmelo Salvatore Mastroianni.

 Andranno al ballottaggio a Palagonia Valerio Martella e Salvatore Astuti e a Scordia Francesco Barchitta e Maria Contarino (fonte: cataniatoday.it)

Elezioni Amministrative, i risultati: due sindaci donna, riconferme e un ballottaggio

Due “prime volte” con l’elezione di due sindaci donna, la riconferma di Luca Cannata ad Avola, il ballottaggio tra Scalorino e Limoli a Floridia, Carta a Melilli. Sono questi i principali risultati delle elezioni amministrative che hanno interessato sei Comuni della provincia di Siracusa.
Procediamo con ordine. Nella piccola Cassaro, il sindaco è Mirella Garro. Primo cittadino donna anche per Canicattini Bagni dove Marilena Miceli prende il posto dell’uscente Paolo Amenta, con cui – da assessore – ha condiviso buona parte della recente avventura amministrativa. Per lei 1.632 voti, pari al 38,62%. La 37enne analista bancaria è la prima sindaco donna di Canicattini.
Tra i riconfermati, al momento, il sindaco di Avola, Luca Cannata che – con il 69,59% delle preferenze (4.728 voti) – può festeggiare la sua vittoria elettorale netta. Cannata fa il vuoto, il suo principale avversario, Pino Caldarella, si ferma infatti con 1.155 voti al 17%. L’affluenza ad Avola è stata del 69,03%. Riconferma a Solarino anche per Sebastiano Scorpo.
A Melilli si decide in volata. Una manciata di voti dividono Pippo Sorbello e Giuseppe Carta. Quest’ultimo ha vinto per 7 preferenze di distacco. Facile prevedere ricorsi.
A Floridia si va al ballottaggio tra l’uscente Orazio Scalorino e Giovanni Limoli. Quest’ultimo avanti con 3.468 voti pari al 27.59 %. Per Scalorino 3.452 (27,46%). Alle loro spalle, Salvatore Burgio al 15,98%. (fonte: siracusaoggi.it - Gianni Catania)

Da un Ammatuna ad un altro!

ELEZIONI POZZALLO: Roberto Ammatuna diventa sindaco al primo turno. Dietro di lui Raffaele Monte. Più indietro Paola Susino

 ore 03,41 Confermato Roberto Ammatuna al primo turno per la carica di sindaco di Pozzallo. Da un Ammatuna ad un altro, proprio come era accaduto 5 anni fa, quando Roberto Ammatuna aveva lasciato il posto di sindaco in favore di Luigi Ammatuna che adesso glielo ricede, avendo deciso di non ricandidarsi per queste amministrative. Dietro Roberto Ammatina c'è Raffaele Monte.

ore 01,40 Il comitato elettorale di Roberto Ammatuna ha già festeggiato anche se il diretto interessato ancora è cauto. ma nei fatti è il vincitore, a primo turno a Pozzallo. Festeggiamenti a Monterosso Almo per Pagano, a Santa Croce Camerina per Barone, a Giarratana per Giaquinta. In divenire il voto a Chiaramonte Gulfi. (fonre: ragusaoggi - Redazione Ragusa)

Enna: sempre più incandescente il clima dentro il Pd. Chi invoca la presenza del partito, poi gli nega il confronto. E’ bufera

Rischia di diventare sempre più incandescente il clima dentro il Pd ennese. Paradossalmente l’azione del sub commissario Salvatore Nicosia, sceso in campo in prima persona per aprire un dialogo con il partito in provincia, ha alterato gli animi di chi ormai da tempo contesta il commissariamento del partito in provincia. Nicosia ha parlato della sua volontà di ricompattare il partito seguendo quelle che sono le regole, ha preannunciato la convocazione di una riunione dei gruppi dirigenti e degli amministratori per costruire un percorso unitario ed ha detto d’aspettarsi lo stesso atteggiamento. E qui arrivano i nodi al pettine perchè le prime reazioni di una parte del partito sarebbero quelle di snobbare l’invito. Alla base c’è ancora il disconoscimento del commissariamento e, quindi, anche di Nicosia legittimato dalla segreteria nazionale. È evidente, se tale circostanza sarà confermata dai fatti, che si andrà allo scontro proprio con la segreteria nazionale che non gradirebbe il muro contro muro soprattutto dopo che per due anni il commissario Carbone è stato accusato di essere assente. Sin dalle sue prime uscite Nicosia è apparso molto più che determinato a raggiungere il risultato forte anche dell’appoggio che gli arriva da Roma e i soliti ben informati dicono che di fronte ai contrasti nessuna (re)azione è da escludere.
A complicare il quadro sono le vicende del capoluogo dove si sta tentando accelerare la sfiducia al sindaco nonostante Nicosia abbia frenato chiedendo di incontrare il gruppo consiliare. Anche qui sembrano esserci delle resistenze ma non di tutti i consiglieri alcuni dei quali, anzi, questo incontro continuano a chiederlo. E lo hanno ribadito anche venerdì scorso quando si è riunito il gruppo, o almeno una parte di esso (ancora una volta i presenti erano 8 su 16), per parlare di bilancio. L’atmosfera si è un po’ scaldata rimandando la discussione a stasera ma in calendario c’è anche un altro incontro sempre sulla sfiducia, tema non gradito da tutti i consiglieri i quali non gradiscono le continue pressioni e vogliono ancora essere decisivi nei grandi temi che attendono la città. Uno su tutti gli investimenti dell’Agenda Urbana che a breve porterà 16 milioni di euro utili a cambiare il volto della città ed una sfiducia metterebbe questi fondi nelle mani di un commissario negando ai singoli consiglieri di dare il loro apporto ed essere decisivi nelle scelte. Ma c’è anche la questione rifiuti ormai pronta ad essere gestita dal Comune, così come il Prg che li farebbe entrare nella storia dopo quasi 30 anni di rinvii.
Per tutti questi motivi c’è da attendersi una settimana di fuoco e decisiva per le sorti della città (fonte: vivisicilia.it)