UN SIRACUSANO PER COPRIRE L’ARENA DI VERONA: SECONDO CLASSIFICATO IL PROGETTO DI VINCENZO LATINA
Tra un progetto tedesco ed uno spagnolo “spunta” quello firmato dal siracusano Vincenzo Latina, capogruppo di Rti. E’ risultato secondo classificato al concorso internazionale di idee per la copertura dell’Arena di Verona. Ottantaquattro i progetti esaminati, una trentina quelli stranieri. Al primo posto un progetto tedesco da oltre 13 milioni di euro. Secondo classificato (e secondo premio) il progetto di Latina. Che propone “una soluzione, descritta con chiarezza ed efficacemente argomentata, che risponde in buona misura ai diversi requisiti posti dal bando di gara. La copertura non altera i caratteri architettonici del monumento e l’anello strutturale posto in sommità richiama, verso l’interno un’idea di portico sommitale. Presenta una soluzione architettonica coerente con le strutture dell’Arena e definisce uno spazio appropriato nel rispetto della sua forma. Sostenuta da un anello reticolare poggiato sul margine superiore dell’Arena, attraverso un sistema di cavi metallici distanziati tra loro in verticale nella zona centrale, permette la chiusura e la protezione con segmenti gonfiabili accostati. Il profilo del sistema di copertura è visibile dall’esterno, ma interagisce in modo discreto e complementare con l’immagine e il profilo dell’Arena. All’interno la presenza di strutture è maggiore al perimetro e, in condizione di copertura aperta, i cavi aerei sono costantemente presenti al di sopra della cavea. La proposta appare presentare margini di miglioramento per quanto riguarda la soluzione strutturale e architettonica del traliccio perimetrale”. (fonte: siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
DEPUTATI E SENATORI SIRACUSANI POCO INCISIVI IN AULA. LO STUDIO DI OPENPOLIS
 
Nella classifica sulla produttività ed incisività dei deputati e dei senatori, non brillano i rappresentanti siracusani. Non che suoni esattamente come una sorpresa, ma vedere come sia necessario scendere oltre la posizione 200 per trovare un deputato eletto nel collegio di Siracusa da l’idea di come non riescano ad incidere sui lavori d’aula. Spesso, va detto, non per loro colpa. L’ultimo rapporto sullo stato della produttività parlamentare della XVII legislatura di Openpolis vede ai primi posti deputati lombardi dal brillante indice di produttività. Non solo presenze in aula, quindi, ma anche una analisi del lavoro svolto con atti, tipologia, iter e consenso ricevuto: sono questi gli elementi che portano alla creazione matematica dell’indice di produttività. La “prima” parlamentare siracusana è Maria Marzana, posizione 220 tra i deputati più attivi alla Camera. Nella pattuglia siciliana è 11esima in graduatoria. Alle sue spalle, si fa per dire, 383esima è Sofia Amoddio, presidente anche della commissione parlamentare sulla morte di Lele Scieri (posto 28 in Sicilia). Pippo Zappulla e Stefania Prestigiacomo si guardano da vicino: 514esimo e 519esima (38 e 39 in Sicilia). Il senatore Bruno Alicata, l’unico eletto in provincia, è 281.o su 315. Sul sito OpenPolis (clicca qui) anche altre classifiche: i più presenti, i più assenti, i più ribelli, i più monitorati dagli utenti. (fonte: siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
NASCONO A SIGONELLA (CT) I "CACCIATORI DI SICILIA" DELL'ARMA DEI CARABINIERI
 
E' stato inaugurato questa mattina, presso la base militare di Sigonella, all'interno dell'aeroporto "Cosimo di Palma", il nuovo reparto dei Carabinmieri Eliportato denominato "Cacciatori di Sicilia". Le istituzioni presenti alla manifestazione, sono state rappresentate dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti, del Ministro dell’Interno Marco Minniti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. Il nuovo reparto dislocato all’interno della Base dell’Aeronautica Militare è stato istituito, su autorizzazione del Ministero della Difesa, dal Comando Generale dell’Arma, con lo scopo di concorrere con i Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale della Sicilia alle attività sul terreno, forti dell’esperienza maturata in Sardegna e Calabria dove i Reparti dei cacciatori perlustrano la Barbagia e l’Aspromonte. Lo Squadrone istituito in Sicilia batterà le zone più impervie dell’isola in cerca dei grandi latitanti di Cosa Nostra ed eserciterà una capillare azione di controllo del territorio mediante perlustrazioni e appiattamenti, battute e rastrellamenti, posti di blocco, posti di ascolto e controllo, vigilanza e pattugliamenti eliportati. Inoltre, per particolari esigenze operative, lo Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sicilia” potrà efficacemente concorrere ad integrare temporaneamente il dispositivo dell'Arma in altre Regioni e a rafforzare i servizi svolti dai Comandi territoriali, con aliquote di forza di entità variabile. Ulteriore concorso potrà essere dato nelle operazioni di soccorso in caso di pubbliche calamità, come primo e tempestivo intervento, e nelle attività di ricerca e soccorso di persone disperse in zone impervie. Il reparto, che ha una forza organica di circa 60 unità, opererà alle dirette dipendenze del Vice Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia” e si articolerà su 2 Plotoni “Cacciatori”, ciascuno con 5 Squadriglie composte da 6 unità. (fonte: tempostretto.it)
 
CONFCOMMERCIO: "LE BANCHE RIAPRANO I CANALI DI FINANZIAMENTO ALLE AZIENDE"
 
Le vie del credito sono… infinite. Come finanziare l’azienda”: il tema è stato ampiamente dibattuto nel corso di un partecipato convegno promosso dalla Confcommercio di Messina e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili, con il patrocinio della Camera di Commercio di Messina. Un tema “caldo” che ha richiamato l’attenzione di numerosi imprenditori, presenti all’incontro tenutosi ieri pomeriggio e che ha visto alternarsi qualificati relatori in rappresentanza di prestigiosi Istituti di credito, del componente della Confcommercio nazionale, esponenti del modo sindacale e professionisti. Tra gli intervenuti Nino Musicò, esperto contabile, Gaetano Di Nicolò, responsabile Fidi Enna, Ivan Tripodi, Segretario generale Uil Messina, Ennio Lorusso, Specialist Business Generali Italia Spa, Massimo Pietroburgo, Direttore regionale Calabria e Sicilia Bnl ed Ernesto Ghidinelli, settore credito Confcommercio Nazionale. Il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto, nel suo saluto d’indirizzo ha sottolineato come “Qualsiasi progetto di sviluppo economico non possa fare a meno delle banche. La Confcommercio in città si assume quindi l’onere, nell’interesse delle aziende, di interloquire con gli Istituti di credito per creare quel ponte necessario per riaprire i canali di finanziamento alle aziende”. Durante il convegno è stato presentato il numero “zero” del giornale della Confcommercio di Messina che si propone come obiettivo quello di diventare uno strumento di confronto e di divulgazione per gli imprenditori associati. Intanto, l’associazione datoriale del commercianti di Messina ha siglato recentemente un protocollo d’intesa con uno studio professionale a sostegno soprattutto dei giovani imprenditori. “Stiamo dando fiducia alle nuove generazioni che hanno in mente e offrono un progetto – ha detto Nino Musicò -. Vogliamo capire come e dove può funzionare l’idea che ci presentano. La banca tradizionale guarda allo storico e, in genere, tende a bloccare le iniziative sperimentali. Noi cerchiamo garanzie con il medio-micro credito ovvero Mcc con cui lo Stato ne risponde per l’80 per cento. Ci concentriamo su tutti quei giovani che mostrano un Piano rurale o Psr. Qui c'è un vincolo d'età tra i 35-40 anni. Le attività produttive vantano delle agevolazioni attraverso i fondi comunitari europei-regionali per equiparare tutti gli Stati membri”. Presente anche il segretario generale della Uil Messina, Ivan Tripodi: “Tutti gli indicatori evidenziano drammaticamente che l’accesso al credito, al di là delle motivazioni tecniche, rappresenta una della cause principali della desertificazione economica della città metropolitana di Messina. Il quadro è deprimente e bisogna essere chiari sia nel puntare le responsabilità contro una nefasta classe dirigente che ha sfasciato il nostro territorio che nel proporre idee e progetti seri e credibili. Pertanto, sapendo che non vi sono ricette salvifiche o che non si intravedono salvatori della patria con la bacchetta magica, è necessario uno shock economico che coinvolga congiuntamente il mondo del lavoro e le imprese per realizzare un progetto comune che punti al rilancio dell’economia e, sic et simpliciter, alla creazione di posti di lavoro: oggi i giovani stanno scappando da Messina e dalla Sicilia per trovare fortuna fuori dall’Italia. Tutto ciò è inaccettabile e impone un impegno straordinario. La UIL sarà certamente protagonista di un processo di rinnovamento delle politiche e delle scelte finalizzate alla salvezza dell’economia messinese”. (fonte: tempostretto.it)
 
A VOLTE RITORNANO. AD ENNA INCONTRO REGIONALE DEL MOVIMENTO NAZIONALE SICILIANO
 
Si sono incontrati ad Enna, provenienti da tutta la Sicilia, amministratori locali, giovani, militanti autonomisti e rappresentanti di organizzazioni che hanno aderito al Movimento Nazionale Siciliano di Gaetano Armao. Tra gli ospiti in platea anche l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo alla prima vera uscita pubblica dopo l’assoluzione per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel corso degli interventi (Paolo Colianni, Cateno De Luca, Giuseppe Reina, Roberto Di Mauro, Antonio Ferro, Paolo Reale, Innocenzo Leontini, Gaetano Armao, Antonio Scavone) è stato delineato il profilo programmatico e organizzativo di un “Movimento per la Sicilia” che propone al confronto politico la indilazionabile necessità che per l’Isola intanto si ottenga, dallo Stato e dall’Unione Europea: un sistema di fiscalità speciale; – un piano straordinario di infrastrutture materiali e tecnologiche; – l’autonoma gestione delle risorse ambientali e produttive. Il Movimento redigerà un’idea di Costituzione e proporrà l’indizione di un referendum così come avvenuto in Scozia e Catalogna e prossimamente in Lombardia e Veneto. Nell’immediato proporrà all’ARS una legge speciale per il turismo e una riforma delle province che preveda il decentramento di consistenti competenze regionali e che restituisca ai cittadini la facoltà di tornare ad eleggere i propri rappresentanti, abbattendo i costi della politica. Il Movimento valutera’ le alleanze non secondo la distinzione destra/sinistra che ritiene inadeguata, ma secondo la coerenza con il proprio programma. (da vivisicilia.it) 16/05/2017 - 14:15 Chiesti interventi specifici su Prg e piano delle opere pubbliche.
 
MARINA DI RAGUSA HA BISOGNO DI UN NUOVO POLMONE VERDE INTERVENTO DI ANGELO CORALLO, REFERENTE DI LAB 2.0 PER LA FRAZIONE MARINARA
 
“Gli amministratori di Ragusa, in questi giorni, si apprestano a discutere del nuovo Piano Regolatore Generale e delle sue linee guida che riguardano anche il futuro di Marina di Ragusa. Non riusciamo a comprendere, però, in che modo si coniugano le indicazioni del Prg con i progetti del Piano triennale delle Opere Pubbliche”. Lo dichiara Angelo Corallo, referente del Laboratorio politico 2.0 per il quartiere rivierasco di Ragusa. “Stando a una prima visione del Prg – spiega – sembrerebbe che l’amministrazione abbia intenzione, per questa parte della città, di spingere sulla pedonalizzazione e verso il miglioramento delle aree a verde. Nel Piano triennale, invece, è presente lo stanziamento di circa 450mila euro per potenziare il parcheggio di piazza Padre Pio, dove sostano anche i camper. Come Lab 2.0 vorremmo che l’amministrazione si decidesse una volta per tutte indicandoci in modo chiaro e coerente, cosa vuol fare di Marina”. “Il Laboratorio politico 2.0 – continua Corallo – ha un’idea di come fare: immaginiamo che i parcheggi di auto e camper siano spostati dalla piazza in un’area meno ‘urbana’ e meno invasiva, sempre nell’ottica di potenziare la pedonalizzazione, migliorare l’esistente area della bambinopoli, facendola diventare, però, un polmone verde. In alternativa, si potrebbe pensare a un parcheggio interrato, da realizzare anche con progetto di finanza, e ad aree di sosta al di fuori della cinta urbana servito da delle navette così come fanno, ad esempio, a Taormina”. “Marina di Ragusa in questo caso – conclude – ha bisogno di decisioni chiare e coerenti con se stesse. Chiediamo all’amministrazione comunale, almeno, questo: non si autocontraddicano e operino scelte ponderate per il nostro futuro, nella direzione di un turismo sostenibile”. (fonto: ragusaoggi - Redazione Ragusa)