POTENZIATO L’OSPEDALE DI ENNA, RIDIMENSIONATI GLI OSPEDALI DI LEONFORTE, NICOSIA E PIAZZA ARMERINA (da www.vivienna.it) - Con la nuova rete ospedaliera siciliana dell’emergenza – urgenza, approvata dal governo Crocetta potenziato l’Umberto I di Enna e ridimensionati fortemente gli ospedali di Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina. L’Umberto I di Enna, che viene classificato come Spoke, ossia centro ospedaliero “a media intensità di intervento”, perde i 12 posti di Geriatria ma ottiene 24 posti letto di Cardiologia rispetto ai 12 attuali, Chirurgia generale passa da 20 a 22 posti, Dermatologia rimane a 4, Malattie infettive e tropicali passa da 15 a 10 posti, Astanteria da 8 a 10 posti, Medici na generale da 18 a 30 posti, Nefrologia da 4 a 10 posti, Neonatologia scende da 10 a 4 posti, Neurologia da 24 a 18, Oculistica da 7 a 6, Oncologia da 9 a 8, Ortopedia e traumatologia da 19 a 32 posti, Ostetricia e ginecologia da 36 a 38 posti, Otorinolaringoiatria da 6 a 10 posti, Pediatria da 12 a 26 posti, Psichiatria da 10 a 15 posti, Terapia intensiva da 7 a 12 posti, Terapia intensiva neonale da 8 a 16 posti, Unità coronarica rimane a 6 posti, Urologia passa da 16 a 12, Recupero e riabilitazione funzio nale da 3 a 18 posti. Il Chiello di Piazza Armerina, classificato come presidio ospedaliero di base, perde Cardiologia, Nefrologia, Ostetricia e ginecologia, Otorinolaringoiatria e Pediatria. Mantiene la Chirurgia ma i posti passano da 16 a 6, Medicina generale 10 posti rispetto agli attuali 24, Ortopedia e traumatologia passa da 12 a 6 posti, la Lungo degenza viene potenziata e passa da 6 a 16 posti, e con 12 posti letto è prevista Recupero e riabilitazione funzionale. Il Basilotta di Nicosia, anch’ esso classificato come presidio ospedaliero di base, mantiene il Punto nascita, sulla base della deroga ministeriale, ma perde la Cardiologia. Chirurgia generale passa da 11 a 6 posti, Medicina generale da 19 a 18 posti, Ortopedia e traumatologia da 7 a 12 posti letto, Ostetricia e ginecologia da 9 a 8 posti, Pediatria mantiene i suoi 8 posti, la Lungodegenza viene potenziata e passa da 4 a 16 posti letto. Vengono introdotti 2 posti di Neonatologia e 20 posti letto di Recupero e riabilitazione funzionale. Al Ferro Capra Brancifori di Leonforte, classificato come ospedale di zona disagiata, Chirurgia scende da 16 a 6 posti letto, Medicina da 22 a 20, Recupero e riabilitazione funzionale passa da 12 a 16 posti letto, viene introdotta la Lungodegenza con 16 posti letto. Le postazioni medicalizzate del 118 sono previste a Enna, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto e Troina. Per l’ area Agrigento – Caltanissetta – Enna l’hub di riferimento è quello costituito dall’ ospedale Sant’ Elia di Caltanissetta. Intanto è scontro aperto sul riordino di ospedali e reparti in Sicilia. Da sindacati e deputati piovono critiche ma l’ assessore regionale Baldo Gucciardi difende il piano: «La nuova rete degli ospedali è costruita per garantire che ogni cittadino, ovunque si trovi, abbia accesso alle cure e al soccorso in tempi rapidi». La polemica però è esplosa. Angelo Collodoro del Cimo, il sindacato dei medici, ritiene che «siamo di fronte ad una operazione solamente politica. L’assessore sta parlando di posti di lavoro perché siamo già in campagna elettorale. Il ministero non ha dato l’ok a tutti i documenti della nuova rete. E non si possono fare tre hub a Catania e due a Palermo». Collodoro aggiunge che «i sindacati non hanno mai dato un parere favorevole alla rete e che le firme allegate nel verbale dell’ incontro sono soltanto le presenze alla riu nione in cui non ci venne mai dato alcun documento e quindi non potevamo mai esprimere un parere favorevole». Oggi Gucciardi firmerà il decreto che invierà a Roma per il via libera finale del ministero previsto il 4 aprile. (http://www.vivienna.it/2017/03/31/potenziato-lospedale-di-enna-ridimensionati-gli-ospedali-di-leonforte-nicosia-e-piazza-armerina)
 
FLORIDIA FESTEGGIA IL SUO COMPLEANNO NUMERO 390: VENERDÌ LA CELEBRAZIONE
 
Anche Floridia celebra il suo “compleanno”. Nella ricorrenza dei 390 anni dalla fondazione dell’antico Borgo, decretata da Re Filippo IV di Spagna con la concessione del privilegium della Licentia populandi al Barone Don Lucio Bonanno e Colonna, cerimonia celebrativa. Ad organizzarla l’amministrazione comunale insieme alla Proloco Floridia Villa dei Re. Venerdì 31 marzo, alle 17.00, nella sala consiliare del palazzo Municipale, si è tenuto un convegno sul tema “Dalla Licentia Populandi alla Municipalità. Identità e Trasformazioni nella storia di Floridia”. Un momento di riflessione sul fenomeno delle “città di fondazione”, che caratterizzò la Sicilia durante il XVII secolo con la partecipazione di docenti dell’Università degli Studi di Catania. Il convegno è stato accompagnato dalla presentazione del saggio dello studioso Salvo Sequenzia dedicato a “Sindaci e Podestà a Floridia 1835- 2017”. Una lettura politica della vita della comunità floridiana, che abbraccia 180 anni di storia. http://www.siracusaoggi.it/floridia-festeggia-il-suo-compleanno-numero-390-venerdi-la-celebrazione) (Gianni Catania)
 
PRESENTATO IL PROGETTO ARISTOIL PER LA VALORIZZAZIONE DELL’OLIO DI QUALITÀ MEDITERRANEA
 
Il progetto ‘Aristoil’ durerà tre anni e muove dall’intento di incrementare la conoscenza sui benefici per la salute derivanti dal consumo quotidiano din olio d’oliva mediterraneo ad alto contenuto fenolico. L’Infoday di oggi nella sala convegni del Palazzo della Provincia con la partecipazione anche di alcune classi dell’Istituto Agrario per lanciare il progetto che punta alla realizzazione di una certificazione di qualità tra i produttori che hanno aderito ha permesso di ribadire la scelta della qualità nella produzione dell’olio d’oliva. L’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare produttori, frantoiani e attori locali sulle attività del progetto, coinvolgendoli, altresì, a partecipare alle fasi di “Testing” in programma, ovvero alle procedure di identificazione dei contenuti polifenolici totali presenti nell’olio di oliva, tramite confronto metodologico analitico nonché sviluppo e applicazione di metodologie di produzione e controllo di qualità innovative. Ciò al fine di diffondere e promuovere un prodotto certificabile come “naturalmente nutraceutico”, secondo quanto riconosciuto dal Reg. UE 432/2012. Per raggiungere questo risultato l’agronomo Giuseppe Cicero ha chiesto di coinvolgere l’Istituto regionale Vite e Olio per la fase della certificazione e di allargare la fase di ‘testing’ a tutti gli olivicoltori siciliani. Il presidente del Consorzio d’olio ‘Dop Monti Iblei’ Giuseppe Arezzo ha rimarcato la scelta della qualità fatta dai suoi consorziati e dalla loro propensione imprenditoriale. “Il Consorzio si adegua – ha detto Arezzo – punta sempre all’innovazione, non a caso stiamo operando la modifica del disciplinare dell’Olio Dop Monti Iblei perché la certificazione deve essere modellata alle nuove esigenze del mercato”. Sulla ‘mission’ del progetto ‘Aristoil’ e sulle varie fasi che si chiuderanno il 31 ottobre 2019 sono intervenuti il dirigente del settore ‘Sviluppo locale’ Vincenzo Corallo, la responsabile dell’Ufficio Politiche Comunitarie Susanna Salerno ed Emilia Arrabito dello Svimed, altro partner del progetto insieme al Libero Consorzio Comunale di Ragusa, oltre ad Efxini Poli (ente capofila), all’Università di Atene, all’agenzia di Sviluppo Distrettuale di Lamaca-Famagusta di Cipro, alla Regione del Peloponneso, all’Università di Spalato e di Cordoba. (fonte: ragusaoggi.it)
 
FONDI PER AZIONI ANTI DISSESTO IDROGEOLOGICO. IL COMUNE PRESENTA 15 PROGETTI
 
Il Comune di Messina, con quindici progetti per complessivi 126 milioni 631mila euro, è l’Ente siciliano che ha presentato il maggior numero di proposte progettuali e di importi ammissibili al finanziamento della progettazione esecutiva degli interventi contro il dissesto idrogeologico. “Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola – per il risultato ottenuto che corona due anni di lavoro realizzati dal servizio Difesa del Suolo, diretto dall’ing. Antonio Cardia, che ringrazio insieme al suo staff per l’eccellente attività svolta. Questi finanziamenti consentiranno negli anni prossimi di realizzare importanti opere per la salvaguardia e la tutela del nostro territorio”. In una nota il Commissario straordinario delegato all’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, Calogero Foti, ha comunicato l’attivazione del Fondo di Progettazione di cui al Dpcm del 14 luglio 2016 “Modalità di funzionamento del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico” relativa alla delibera Cipe del 20 febbraio 2015, n. 32, che ha assegnato 100 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, da destinare alla progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico.
 
I PROGETTI PRESENTATI DAL COMUNE DI MESSINA RIGUARDANO
la sistemazione idraulica del torrente Annunziata e la ricostruzione dell’alveo dissestato, per un importo di 2 milioni di euro; la riqualificazione ambientale ed il risanamento igenico-sanitario dell’alveo del torrente Cataratti-Bisconte, per 30 milioni; il progetto della strada di collegamento tra la SS 113 ed il villaggio di Rodia – Lungomare Joe Piraino, 1 milione 800 mila euro; il progetto di manutenzione delle barriere frangiflutti esistenti lungo il litorale Ionico, importo 2 milioni 472mila euro e quello relativo al litorale tirrenico, per un importo di 2 milioni 803mila euro; i lavori di svuotamento delle vasche di calma e di manutenzione degli alvei dei torrenti coperti ricadenti nel territorio, per 530 mila euro; i lavori di risagomatura, svuotamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza degli alveoli torrentizi della zona compresa tra la SS 113 Torrente Gallo e la SS 114 Giampilieri, per 738 mila euro; la messa in sicurezza idraulica del torrente Galati tra le contrade Barrace e Pozzo e la realizzazione di un ponte in contrada Pozzo, per 2 milioni 550mila euro; la riqualificazione e la sistemazione idraulica, la risagomatura e profilatura dell’alveo, la ricostruzione di muri d’argine ed attraversamento stradale di collegamento tra i villaggi colpiti da eventi alluvionali, per un importo di 3 milioni 470mila euro; l’intervento per la mitigazione del rischio idraulico mediante l’eliminazione di alcuni attraversamenti e guadi con la realizzazione di manufatti preferibilmente prefabbricati, a tutela della sicurezza pubblica, 3 milioni di euro; interventi di mitigazione del rischio “alluvioni”, con opere di sistemazione in alveo e dei sistemi arginali dei torrenti Larderia, Papardo, Salemi-Gesso e Ortoliuzzo, a salvaguardia della popolazione e del tessuto economico, per 47 milioni 888mila euro; i lavori di riqualificazione urbana, miglioramento della viabilità, messa in sicurezza e rinaturalizzazione dell’alveo del tratto urbano del torrente Annunziata, per 6 milioni e 30mila euro; la sistemazione. dell’area in frana, compresa tra le vie Noviziato Casazza, Sciva e viale Italia, per 2 milioni 900 mila euro; la mitigazione del rischio idrogeologico e di erosione costiera nei tratti di costa a maggior rischio, compresi tra gli abitati di Acqualadrone, Mezzana, Tono, Mulinello e Casabianca, Rodia Marmora e Rodia Puccino, al fine di salvaguardare l’incolumità pubblica, per 12 milioni 350 mila euro; la mitigazione del rischio idrogeologico e di erosione costiera nei tratti di costa a maggior rischio compresi tra gli abitati di Acqualadrone, Mezzana, Tono, Mulinello e Casablanca, Rodia Marmora e Rodia Puccino, per 8 milioni 100 mila euro. (fonte: tempostretto.it)
 
ETNA: NUOVA FASE ERUTTIVA, COLATA SOMMITALE BENE ALIMENTATA
 
Ancora eruzione sull'Etna. Il "braccio" emerge dalla bocca che si è aperta alla base del nuovo cratere di sudest, a quota 3.010 metri. La colata a quota 2.800 metri prosegue in direzione sudovest. Il fronte più avanzato è a quota 2.400 metri, in una zona sommitale e desertica del vulcano attivo più alto d'Europa. La colata è accompagnata da cenere e da una lieve attività esplosiva. L'ampiezza e il livello del tremore dei canali magmatici interni dell'Etna sono nella norma e monitorati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Catania. La nuova fase eruttiva non sta avendo conseguenze sull'operatività dell'aeroporto internazionale del capoluogo etneo. (fonte: cataniatoday.it)