CRONACA DELLA VAL DEMONE : UNO SGUARDO AL CENTRO
LIONS CLUB CALTANISSETTA DEI CASTELLI, RACCOLTA OCCHIALI USATI: BUONI I RISULTATI CALTANISSETTA – Ha superato ogni più ottimistica previsione la Raccolta Occhiali Usati del Lions Club Caltanissetta dei Castelli avviata lo scorso Ottobre in sinergia con Federfarma Caltanissetta, che ha visto coinvolti due istituti scolastici, diversi studi medici, negozi di ottica e attività commerciali e le oltre 30 farmacie presenti nei comuni di Bompensiere, Campofranco, Delia, Milena, Montedoro, Mussomeli, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga e Villalba. Oltre 650 sono state le paia di occhiali – da vista, da sole e per bambini – già inoltrate al Centro Italiano di Raccolta, uno dei diciassette Centri Lions che nel mondo si occupano del relativo riciclo. Gli occhiali dopo essere stati puliti, riparati e classificati a seconda della gradazione, saranno distribuiti ai paesi in via di sviluppo dai volontari Lions e da altre organizzazioni che si occupano della protezione della vista. Soddisfatte le Presidenti Fabiola Safonte e Mariella Ippolito che, oltre a ringraziare tutti coloro i quali hanno reso possibile il raggiungimento di tale traguardo, hanno sottolineato come l’iniziativa, che per i Lions si ripete annualmente, abbia conquistato il favore della popolazione e come la mentalità del riciclo per fini umanitari si sia ormai consolidata. (fonte: www.ilfattonisseno.it Redazione)
 
CALTANISSETTA, I SINDACI “SENZA SOLDI” DAL PREFETTO PER RAPPRESENTARE LA GRAVE CRISI DEI COMUNI
 
CALTANISSETTA – “Noi non vogliamo continuare ad essere il capro espiatorio di Stato e Regioni. I cittadini chiedono servizi ma senza soldi nelle case è impossibile darli”. Così questa mattina i sindaci della provincia di Caltanissetta che hanno sfilato in corteo da Palazzo del Carmine per poi essere ricevuti dal prefetto Maria Teresa Cucinotta cui hanno rappresentato le grosse difficoltà dei Comuni che si trovano ad amministrare senza soldi in cassa. “Si continuano a ridurre – ha spiegato il sindaco di Gela Domenico Messinese – i trasferimenti ai Comuni in modo non condiviso e sicuramente illogico ma allo stesso tempo si chiede alle amministrazioni di fornire i servizi essenziali. Il prefetto rappresenta lo stato e quindi è giusto che si porti al governo centrale questo malessere dei cittadini”. Il sindaco Giovanni Ruvolo ha promesso il passaggio ad azioni più eclatanti qualora i Comuni non dovessero ottenere ciò che chiedono. “Noi prima di tutto – ha dichiarato il primo cittadino – vogliamo fare tutto ciò che è possibile fare per evitare che Comuni vadano in default. I passaggi successivi prevedono il coinvolgimento dei cittadini stessi. Oggi prospetteremo al prefetto tutte le problematiche inerenti l’attuale gravissima crisi dei Comuni, se non dovessimo ottenere risultati passeremo di certo ad azioni più eclatanti”. (fonte: www.ilfattonisseno.it - Rita Cinardi)
 
SAN CATALDO. PROROGATO AL 20 LUGLIO IL TERMINE PER PRESENTARE I PROGETTI PER LA SETTIMANA SANTA.
 
SAN CATALDO. L’amministrazione comunale, in considerazione del fatto che i progetti presentati per l’organizzazione triennale delle celebrazioni della Settimana Santa 2016/2018 esaminati dalla apposita commissione, sono stati riscontrati non soddisfacenti appieno ai requisiti richiesti nell’avviso e che la stessa ha stabilito di assegnare un ulteriore e congruo lasso di tempo, affinché gli interessati potessero presentare progetti elaborati in modo più accurato e dettagliato anche sul piano della sostenibilità delle proposte, aveva fissato al 30 giugno il termine di presentazione dei progetti. Ora, tuttavia, la stessa Giunta ha ritenuto di dover modificare il termine ultimo per la presentazione delle proposte fissandolo al 20 Luglio. Pertanto, è stato modificato il termine per la presentazione delle istanze per l’organizzazione della Settimana santa sancataldese per il triennio 2016/2018. (fonte: www.ilfattonisseno.it Redazione)
 
UE RESPINGE RICHIESTA DI 2,4 MLN DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI AIDONE, CAUSA DOCUMENTI INCOMPLETI E MANCANZA “QUADRO ECONOMICO”
 
Aidone. Da mercoledì 1 giugno, entrerà in vigore il nuovo orario per la fruizione del sito archeologico di Morgantina e del museo archeologico di Aidone. Il Museo di Aidone sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20 mentre l’area archeologica aprirà i cancelli dal martedì alla domenica dalle 14 alle 19. “Abbiamo eroicamente resistito finora – scrive sul social network Facebook il Museo di Aidone – ma dal prossimo mese anche noi avremo il giorno di chiusura del lunedì come molti altri musei e aree archeologiche”. Chiusura che deve fare i conti anche con la carenza di personale, “con ben quattro custodi andati in pensione nel giro di poco tempo” – affermano ancora dal Museo. Intanto buone nuove arrivano per l’area archeologica di Morgantina perché è stato finanziato un progetto sui fondi Pon per l’importo di 846.545,00 euro. Ad annunciarlo sempre il museo di Aidone su Fb (n.d.r.: ?). Il progetto prevede la realizzazione di impianti video e audiovisivi all’interno delle Case Vinci, nuovi percorsi di visita, nuovi accessi per i visitatori, ecc. Accanto alla buona nuova per Morgantina, l’altra, non buona, riguarda il museo di Aidone. Secondo la notizia riportata da “Artribune.com” l’Unione Europea ha tolto 51 milioni di finanziamenti culturali all’Italia. Nella lista “nera” Campania, Calabria e Sicilia e tra i siti siciliani ci sarebbe il museo di Aidone. L’”Ue ha respinto la richiesta di 2,4 milioni di euro del Museo Archeologico di Aidone, a causa di documenti incompleti e della mancanza di un “quadro economico”- riporta Artribune. Gianfilippo Fontana (nella foto), membro del Movimento civico “Noi Aidone” commenta:” Si tratta del mega progetto milionario concerne l’ampliamento del Museo. Beh, scordiamocelo; l’Unione Europea ha respinto la richiesta e di conseguenza i soldi destinati ad Museo verranno indirizzati ad altri Stati che sicuramente meglio di noi sapranno spendere tali somme”. (preso da: www.vivienna.it - Angela Rita Palermo)
 
TROINA: AFFIDARE I 4200 ETTARI DI BOSCO AD IMPRESE SANE PER PRODURRE RICCHEZZA E BENESSERE PER LA COMUNITÀ
 
TROINA. Nella Cittadella dell’Oasi si è svolto l’incontro regionale dell’associazioni antiracket siciliane con il generale Riccardo Galletta, comandante della Legione Carabinieri Sicilia, in preparazione dell’incontro del 2 luglio a Messina con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette. Introducendo e coordinando l’incontro, Tano Grasso, presidente onorario della Fai, ha detto: “Sono frequenti i nostri incontri con l’Arma dei Carabinieri sono frequenti, ma questo di Troina è il primo al quale abbiamo dato una dimensione pubblica perché riteniamo opportuno che l’opinione pubblica e gli operatori economici abbiano conoscenza della qualità dei rapporti tra le nostre associazioni e l’Arma dei Carabinieri”. Dalla qualità di questi rapporti dipende l’esito della lotta contro il racket delle estorsioni. Grasso ha parlato a lungo delle vicende legate ai 4200 ettari di bosco di proprietà del Comune di Troina, che sono stati sottratti alla gestione della mafia dei pascoli. Non basta aver affrancato dai condizionamenti mafiosi questo immenso patrimonio del comune di Troina. La fase più difficile viene adesso perché bisogna dimostrare, agendo con sobrietà, serietà ed intelligenza, che questi boschi possono essere dati in gestione ad imprese sane e a cooperative di giovani per produrre ricchezza e reddito nella legalità. Hanno rivolto un indirizzo di saluto Giuseppe Scandirà, presidente nazionale della Fai, e Gaetano Catania, presidente dell’associazione antiracket e antiusura di Troina. Anche padre Luigi Ferlauto ha voluto esserci alla manifestazione di ieri della Fai. Sono intervenuti anche tre imprenditori, che non si sono piegati al racket delle estorsioni, raccontando la loro esperienza: Sarino Damiano di Capo d’Orlando, Mario Caniglia di Scordia e Renzo Caponnetto di Gela. Per il sindaco Fabio Venezia, la manifestazione della Fai si è svolta a Troina perché Troina è il simbolo della lotta alla mafia dei pascoli. Nel trarre le conclusioni dell’incontro, il generale Galletta ha detto: “Non si può pensare che la lotta alla mafia sia solo un problema di polizia; è una questione che le forze dell’ordine devono affrontare in sinergia con gli operatori economici e con la società civile”. Ognuno deve fare la propria parte. Peri il valore simbolico che Troina ha assunto nella lotta alla mafia, il generale Galletta ha annunciato che potenzierà la stazione dei Carabinieri di Troina. (preso da: www.vivienna.it - Silvano Privitera)