CRONACA DELLA VAL DI NOTO : UNO SGUARDO AD ORIENTE
IMPIANTO RIFIUTI PERICOLOSI C.DA CUTURI SCICLI Ciò che avevo annunciato qualche ora fa si è tramutato in un atto concreto: l'assessore all'Ambiente Maurizio Croce ha emesso, con proprio decreto, la sospensione al D. A. n. 159/gab del 4/5/2015 con il quale era stato espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di ampliamento dell'attività di gestione della piattaforma di trattamento e recupero di rifiuti e non sito in c.da Cuturi nel Comune di Scicli, proposto dalla ditta A.Ci.F. Servizi srl. Il documento è arrivato nelle mie mani da pochissimi minuti e si tratta dell'atto propedeutico per arrivare alla revoca in autotutela del D.D.S. n. 218 del 3/3/2016 con il quale il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti ha rilasciato alla A.Ci.F. Servizi srl l'Autorizzazione Integrata Ambientale. In pratica questa sospensione blocca i termini in modo da non far diventare esecutivo il decreto che autorizzava l'impianto. Non senza soddisfazione, sottolineo che questo nuovo decreto scaturisce, come si evince dall'atto stesso, anche dai rilievi che il sottoscritto ha presentato lo scorso 16 aprile chiedendo la revoca in autotutela dell'AIA.(fonte: www.ragusaoggi.it)
 
RIFORMA DELLE EX PROVINCE INTERVENTO DEL SINDACO DI RAGUSA FEDERICO PICCITTO
 
Ilsindaco di Ragusa Federico Piccitto stigmatizza la bocciatura, in Prima Commissione Affari Istituzionali dell’Ars, del ddl che sanciva, tra le altre cose, il passaggio del comune di Licodia Eubea al Libero Consorzio di Ragusa, nell’ambito della travagliata riforma delle ex-province. “Dal genere grottesco, cifra distintiva dell’azione amministrativa che da due anni, specie in quest’ambito, caratterizza l’azione politica in quel di Palermo, siamo arrivati all’horror. E siccome quanto accaduto in Commissione dimostra che al peggio non c’è mai fine, quando ingenuamente si pensa che si sia toccato il fondo, da Palermo si trova un modo sempre originale e nuovo per abbassare ancora l’asticella. Questa volta però, a fare le spese di un illusionismo politico che ormai è il vero segno distintivo a livello regionale, è la libera espressione democratica di un territorio, Licodia Eubea. I cittadini di quel comune, il massimo consesso civico e quindi il più alto livello di rappresentanza avevano manifestato, in tutte le occasioni consentite, consultazione referendaria compresa, la propria volontà di entrare nel Libero Consorzio di Ragusa. L’atteggiamento da Fine Impero in sede di votazione da parte della Prima Commissione dell’Ars, incapace quindi perfino di rispettare e dare seguito a quanto chiesto a gran voce da un territorio e dai suoi abitanti, deve far riflettere come segnale evidente che il Palazzo, questa volta, non ha perpetrato l’ormai consueto attentato contro il futuro dei cittadini, ma ha deciso la distruzione definitiva della democrazia in quanto tale. Un modello, il sistematico disinteresse nei confronti della volontà dei cittadini di Licodia Eubea, che di recente è stato già riscontrato in altre occasioni, e che rappresenta una nuova evoluzione, pericolosissima e dagli effetti ancora ignoti, nei rapporti tra i territori e le istituzioni regionali. Unico baluardo nel marasma generale, ancora una volta, i parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle, che ringrazio per l’impegno e la volontà di non piegarsi ad una logica incomprensibile e dannosa. Esprimo inoltre, a titolo personale ed in rappresentanza della città di Ragusa, la mia vicinanza al sindaco di Licodia Eubea, Giovanni Verga, al presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Astorino, ai consiglieri comunali ed ai cittadini tutti. Sicuramente non assisteremo, in maniera passiva, ad una decisione che appare come uno schiaffo alla democrazia ed alle istituzioni tutte”. (fonte: www.ragusaoggi.it)
 
SIRACUSA. LA NUOVA MARINA APRE PER LE PASSEGGIATE. PER GLI YACHT PROBLEMA PESCAGGIO
 
Conto alla rovescia per la riapertura della banchina della Marina. Fervono i lavori per restituire ai siracusani la loro storica passeggiata con vista mare. Ed in effetti, in una prima fase, la riqualificata banchina non servirà per molto altro se non per le camminate del fine settimane. Per vedere attraccare il primo yacht bisognerà ancora attendere. Manca il collaudo tecnico dell’opera e per il momento non ci sono servizi in banchina: luce e acqua. Per il servizio idrico, è stata trovata dai tecnici una prima soluzione che permetterà di ovviare in brevissimo tempo all’inconveniente. Per quel che riguarda la linea elettrica, serviranno ulteriori lavori (e scassi). Il Comune non è rimasto a guardare e ha stanziato circa 80.000 euro per questa operazione urgente. Ma a preoccupare gli operatori portuali e gli agenti marittimi sono i tempi di realizzazione. Il rischio è che mezza stagione di attracchi possa saltare. E non è l’unico motivo di ansia. C’è infatti il problema legato alla portata del pescaggio. Da sette metri è stato ridotto a cinque per realizzare le “solette” dei cassoni. Considerando i circa 40/50cm di tolleranza per movimenti della marea il pescaggio effettivo si riduce a 4,5 metri. Vale a dire che molti degli yacht di lusso, visti anche negli anni passati, non potranno attraccare alla Marina. Se non accettando una sorta di clausola di responsabilità in caso di danni. Problema che potrebbe essere risolto temporaneamente attraverso i cosiddetti “distanziatori” oppure in via definitiva con il completamento dei lavori al Molo Sant’Antonio dove l’ampio pescaggio contente l’attracco di mega yacht e navi da crociera. “Però questo è il problema principale di una progettazione fatta diversi anni fa, senza una conferenza di servizi in cui far presente anche il parere degli operatori del settore”, lamenta Alfredo Boccadifuoco, uno dei principali operatori del Mediterraneo. In ogni caso, Siracusa si riprende la sua Marina. Intanto da terra. Il segnale, in tempi di lavori pubblici infiniti, è positivo. C’è, però, ancora da lavorare. (fonte: www.siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
INFIORATA DEI RAGAZZI E PREVIEW, NOTO SCALDA I MOTORI DEL SUO MAGGIO A COLORI
 
Sabato 7 maggio al via l’Infiorata dei ragazzi in via Rocco Pirri. Edizione numero 11 sempre a cura dell’associazione dei Maestri Infioratori di Noto. L’appuntamento segna il count down per la vera e propria Infiorata che “colorerà” la cittadina barocca dal 12 al 15 maggio in contemporanea con il Congresso Internazionale delle Arti Effimere. Appuntamento anche con “Infiorata preview”, sempre il 7 maggio, a partire dalle 16. In piazza Mazzini/Santissimo Crocifisso, a cura del comitato Noto Alta, musica, performance, installazioni e laboratori; alle 16,30 la sfilata “Fanciulle in fiore” a cura dell’Itas “Raeli” Sistema moda con la partecipazione dei musici e sbandieratori. Alle 17,30 esposizione dei lavori artigianali “Legati a un filo” a cura degli alunni dell’istituto comprensivo “Maiore”, spettacoli coreografici a cura degli istituti “Melodia” e “Aurispa” ed esibizioni canone della scuola Omnia club. Alle 20 ci sarà la premiazione dei bozzetti di “Scuoleinfiore” e alle 20,30 la presentazione ufficiale dei bozzetti della XXXVII Infiorata di Noto 2016. (fonte: www.siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
TEATRO, DOPO LA BURRASCA SULL'ARENA DI FURNARI IL SOVRINTENDENTE SAIJA SI DIMETTE
 
da TempoStretto nei giorni scorsi, lo scontro sull'Arena di Furnari edizione 2016 sta sfociando nella resa dei conti all'interno del cda del Teatro Vittorio. Nella burrascosa seduta di questa mattina il sovrintendente Saija ha messo sul tavolo le sue dimissioni. La burrasca è iniziata con la seduta del 18 aprile, quando il sovrintendente ha presentato l'analisi dei costi e dei previsti ricavi ed ha individuato nella nuova edizione dell'Arena di Furnari l'unica possibilità per "salvare i conti". La programmazione di 10 spettacoli, nessuno dei quali prodotto dall'Ente, (da Gigi D'Alessio ad Al Bano) verrebbe a costare più dello scorso anno, superando il milione di euro, a fronte di un possibile ricavo di 142 mila euro, vanificato da altri 188 mila euro necessari per l'ampliamento dell'Arena stessa. Lo stesso Saija ha spiegato che gli utili potrebbero essere del 15% a fronte di un rischio d'impresa del 48% totalmente a carico dell'Ente. I consiglieri hanno espresso più di una perplessità, anche alla luce del fatto che finora non è stato votato nè il bilancio consuntivo 2015 nè il preventivo 2016. La programmazione inoltre non prevede spettacoli a Messina e non dà alcuna "voce" alle produzioni targate Vittorio, ma è unicamente a vocazione "commerciale". Nello stesso calderone delle polemiche è finita la delibera 17, contestata duramente dalla Funzione pubblica Cgil prima e successivamente dalla Cisl, e che apre la porta a consulenze, docenze, incarichi di vario genere in quasi tutti i settori dell'Ente. Infine, durissima la nota con la quale i direttori artistici hanno sottolineato dapprima la posizione del Maestro Van Haech (ancora pagato nonostante non abbia più reso prestazioni per il Vittorio) "non può esserci una terza direzione artistica" e poi hanno lamentato i ritardi dei pagamenti agli artisti relativamente alla stagione 2015 che ledono gravemente l'immagine e la credibilità del Teatro. La Funzione pubblica Cgil ha infine annunciato lo stato di agitazione per i ritardi nei pagamenti delle maestranze. Ultima questione, quella del collegio dei revisori che hanno annunciato di voler trasmettere la relazione di Totò D'Urso alle autorità competenti (relazione, lo ricordiamo, rimasta nei cassetti del sindaco e della regione per mesi e mesi). La situazione è quindi esplosiva. Il Cda si è aggiornato a domani mattina. (fonte: tempo stretto)