BUFERA PER L'INCONTRO CON BERLUSCONI, ZAMBUTO SI DIMETTE DA PRESIDENTE DEL PD
Lo ha annunciato con un comunicato: Marco Zambuto si dimette da presidente del Pd siciliano. Dopo la visita fatta di recente a Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli, in compagnia di Riccardo Gallo Afflitto, vice coordinatore di Forza Italia in Sicilia per "una vicenda personale", (avvenimento rilevato anche da Repubblica oggi), avvenimento confermato dallo stesso Zambuto, i vertici del Pd sono andati su tutte le furie chiedendo le sue dimissioni. Zambuto ci ha riflettuto per qualche ora e ha deciso di dimettersi. "Respingo con sdegno il barbaro tentativo di coinvolgermi politicamente in un episodio di solidarietà umana nei confronti di un vecchio amico con il quale oggi i percorsi politici sono totalmente diversificati e assolutamente distanti - scrive Zambuto -. Nessuno, se non in completa malafede, può mettere in dubbio la mia linearità politica nei confronti del Pd e del suo progetto di cambiamento del paese. Sono pronto a sopportare il peso mediatico di chi vuole strumentalizzare quanto accaduto. Pur tuttavia, consapevole del tempo di barbarie civile e politica che stiamo vivendo, in cui non si riescono più a distinguere i gesti e il loro significato, sono pronto a fare un passo indietro e rimettere il mio mandato all'assemblea regionale del Pd affinchè non sia proprio il Partito democratico, che oggi coraggiosamente guida l'Italia con il premier Matteo Renzi, a dover subire una vergognosa ed ignobile macchina del fango. Sottolineo l'assoluta ininfluenza politica dell' incontro, in quanto in quella data le primarie della coalizione Ag 2020 erano già state indette e al tavolo costituente avevano preso parte tutti i rappresentanti del Pd compreso il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Ribadisco, se proprio una colpa mi si vuole attribuire in questa vicenda, è quella di essere stato solidale con chi si trovava umanamente in difficoltà. Ma io di questo non devo scusarmi proprio con nessuno!" (fonte: agrigentonotizie)
 
STAGIONE BALNEARE NELL'AGRIGENTINO, LE CONSIDERAZIONI DELL'ASSOCIAZIONE MAREAMICO
 
Nelle scorse settimane, l’Assessorato alla Salute della Regione siciliana ha provveduto ad emanare il decreto di balneazione per l’anno 2015. L’articolo 1 prevede che quest’anno la stagione balneare duri 7 mesi, dal primo aprile al 31 ottobre. Quest’anno la provincia di Agrigento ha 3 nuovi tratti di mare non balneabili: uno a Sciacca, uno a Realmonte e uno a Siculiana che si aggiungono a quello nuovo dello scorso anno a Porto Empedocle. "Tutti e quattro questi nuovi tratti di mare, dichiarati non balenabili - afferma l'associazione MareAmico - nascono da nostre segnalazioni, successivamente tempestivamente accertate dall’Asp di Agrigento che diligentemente ha relazionato e trasmesso all’assessorato della salute i problemi riscontrati e quindi proposto i nuovi divieti di balneazione per il decreto. Questa sinergia di azione è mirata a fornire ai cittadini una maggiore conoscenza della salubrità e sicurezza della balneazione ma contemporaneamente dovrebbe stimolare i sindaci, che perdono grossi tratti di spiagge fruibili, a diffidare l’ente gestore delle fogne per la mancata depurazione".(fonte: agrigentonotizie)
 
UN DEFIBRILLATORE PER IL PRESIDIO SANITARIO DI RAFFADALI DALLA FAMIGLIA DI BENEDETTO
 
Proprio ieri, 31 marzo, Giacomo Di Benedetto, ex sindaco di Raffadali, scomparso improvvisamente per un blocco cardiaco lo scorso 12 luglio, avrebbe compiuto 53 anni. E la moglie Ester Vedova, come lei stessa ha ricordato, ha voluto scegliere questo giorno che ricorda la sua nascita e quindi la vita, per donare un defibrillatore al presidio sanitario di Raffadali che potrà servire per salvarne tante, di vite. Alla cerimonia di consegna dell’apparecchio erano presenti diverse autorità non solo cittadine. Il direttore del primo distretto di Agrigento il dott. Giuseppe Amico, nel ringraziare Ester Vedova per il nobile gesto, ha voluto rimarcare che questo deve essere il primo seme di una diffusione totale sul territorio, che deve procedere di pari passo con la formazione di individui capaci di poter usare i defibrillatori. Anche il direttore del presidio sanitario di Raffadali, il dott. Luigi Randisi, ha ringraziato la professoressa Vedova, sottolineando l’importanza della presenza del defibrillatore all’interno del presidio, visto che l’unico in dotazione all’ASL di Raffadali, viaggia sempre all’interno dell’ambulanza del 118. Il commissario del comune di Raffadali Lucio Guarino ha espresso gratitudine alla famiglia del compianto sindaco di Raffadali che, anche attraverso questo apparecchio, resterà nella memoria di tutti i suoi concittadini. Sarà importante adesso, come hanno ricordato tutti, istruire il maggior numero di persone possibile affinché il defibrillatore diventi operativo in ogni momento. (fonte: agrigentonotizie)