Al Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo
Signor Presidente, nella storia delle nazioni le ragioni e i torti non sono facili da stabilire, ma in Italia l'Unità coincide con la nascita di un Paese vagheggiato nei secoli come un sogno quasi impossibile da realizzare: da Dante e Machiavelli ai “patrioti†meridionali del 1799, da Foscolo e Manzoni a Mazzini e al nostro Michele Amari che la sostennero a oltranza.
L’Europa fa il punto sull’immigrazione nei paesi dell’Unione. Sicurezza, lotta al terrorismo e generalità dei rifugiati politici sono gli elementi essenziali per il nuovo piano di redistribuzione dei richiedenti asilo politico presentato da Jacques Barrot, il commissario europeo alla Giustizia.
“E’ mia ferma intenzione aggiornare la legislazione regionale con un apposito disegno di legge di riordino dei parchi siciliani finalizzato alla loro valorizzazioneâ€. Lo ha spiegato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mario Milone (foto accanto), nel corso dell’incontro tenuto con i responsabili dei quattro parchi siciliani, ai quali ha rilanciato la volontà di aggiornare la legislazione regionale in materia.
La Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS), appresa la notizia dell’arresto per truffa, perpetrata da Antonio Giacchetta, ex impiegato del Patronato INCA Svizzera, ai danni di decine di nostri connazionali in Svizzera, esprime il proprio sdegno per ciò che è avvenuto e la più ampia solidarietà alle vittime.
Dopo agosto, settembre ossia la “ripresaâ€. Dovunque, per ripresa s’intende, o si spera, il rilancio delle attività economiche, commerciali, delle lotte sindacali, ecc. In Sicilia, invece, s’attende la ripresa dell’attività politica e di governo come principale induttore dell’economia, in gran parte basata sulla spesa pubblica.
(di Luigi De Magistris) -  Credo che il popolo italiano debba essere consapevole che la maggioranza politica - di ispirazione piduista - tenterà di utilizzare le Istituzioni per portare a compimento - nei prossimi mesi- il più devastante disegno autoritario mai concepito dal dopoguerra in poi. Un vero golpe d’autunno.