(SA) - Arriva al dunque il pagamento degli impegni presi dal cavaliere nel corso di quello che è passato per il mercato dei parlamentari. Solo per ricordare brevemente. Le divergenze tra il cavaliere e Fini si conclusero con l’uscita dei finiani dalla maggioranza e la nascita di Futuro e Libertà per l’Italia (FLI). La conseguente presentazione della mozione di sfiducia al governo portata in Parlamento,
– AgenParl - Nascono i Responsabili, la maggioranza alla Camera sale di 1 voto Il gruppo parlamentare vede la luce solo grazie a due prestiti del Pdl. Governo a più quattro (Fonte: notizie.virgilio.it)
(Antonina Cascio) - Il mondo gira. La guerra in Libia continua e nel frattempo, Obama, il presidente di colore che forse per qualche illusorio ritorno all’ era di Martin Luther King, tanti hanno creduto rappresentasse la salvezza dalla fame e dall’ingustizia sulla terra ,oltre ad essere il salvatore dello spirito americano ,(USA), delle vergogne ad esso legate come il suo forte individualismo sia come nazione e come individui,
(di Agostino Spataro*) -Â SARKOSZY: IL SUPERPRESIDENTE CHE NON VUOLE PERDERE LE ELEZIONI
Torniamo alla tragica attualità della Libia, di questo nostro inquieto Mediterraneo dove si vuol fare una guerra per rovesciare un vecchio e screditato dittatore come Gheddafi. Se dovesse passare questo principio, di guerre se ne dovrebbero fare almeno una trentina in giro per il mondo.
IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALIA-BRASILE, FABIO PORTA, INCONTRA A ROMA IL GOVERNATORE DELLO STATO DEL PERNAMBUCO (BRASILE), EDUARDO CAMPOS.
Presso l’Ambasciata del Brasile a Roma organizzata una conferenza promossa insieme al Ceial e al Cespi. Insediato il Consiglio Consultivo dell’Associazione. L’On. Fabio Porta, Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile, ha incontrato a Roma il Governatore dello Stato del Pernambuco e Presidente del Partito Socialista Brasiliano, Eduardo Campos.
(di Agostino Spataro*) Il PROBLEMA- GHEDDAFI POTEVA ESSERE RISOLTO OTTO ANNI FA
L’esperienza irachena avrebbe dovuto insegnare che si parte dalla “no fly zone†per presto far degenerare l’intervento “umanitario†in una vera guerra combattuta per cielo, per mare e per terra, oltre i limiti imposti dall’Onu che in Libia è quello di impedire