Fino al 1946 l'Italia era una monarchia costituzionale basata sullo Statuto albertino: il vertice dello Stato si configurava come un organo denominato Corona, il cui titolare aveva il titolo di Re d'Italia. La titolarità della Corona si trasmetteva ereditariamente in maniera conforme alle leggi di successione dinastica.
Nonostante il concordato del 1944 lo impedisse, un mese prima del referendum Vittorio Emanuele III abdicò in favore di Umberto II, che venne proclamato re, mossa richiesta da più parti dai monarchici nella speranza che la figura meno compromessa del principe ereditario potesse attrarre il favore del popolo. Umberto II confermò la promessa fatta di rispettare il volere dei cittadini,
Che l’Italia sia un Paese cresciuto all’ombra di tanti misteri è ormai risaputo. Quel che invece non tutti sanno è che la Repubblica stessa c’è addirittura nata circondata da mille sospetti. Dei quali si discute ancora oggi, a 62 anni dal referendum che ha segnato la Storia della nostra nazione appena uscita dalla Guerra e dalla dittatura fascista. La materia è complessa e il materiale reperibile è enorme.
Due giugno 2011: in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, alle celebrazioni della Festa Nazionale della Repubblica quest'anno parteciperanno numerosi Capi di Stato, di governo e di istituzioni internazionali. Le tante e significative presenze hanno determinato una diversa articolazione degli appuntamenti che tradizionalmente impegnano il Capo dello Stato.
Far conoscere alle giovani generazioni i fattori e le azioni antropiche che favoriscono il processo di desertificazione, educarli ai valori dell'appartenenza a una comunita' territoriale, della responsabilita' sociale e stimolarli alla scoperta degli habitat da salvaguardare, porre in essere azioni propositive per creare un rapporto piu' equilibrato uomo-ambiente.