Estratto gazzetta uifficiale n. 179 del 4-8-2014 Serie Generale
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Visto il decreto-legge 16 gennaio 2014, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 marzo 2014, n. 28, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia,
Il Memoriale di Portella delle Ginestra (Përmendorja e Purteles së Jinestrës) è una originale sistemazione naturale-monumentale del luogo, situato nella contrada omonima di Piana degli Albanesi.
Il 1º maggio 1947, nell'immediato dopoguerra, si tornava a festeggiare la festa dei lavoratori, spostata al 21 aprile, ossia al Natale di Roma, durante il regime fascista. Circa duemila lavoratori della zona di Piana degli Albanesi, in prevalenza contadini, si riunirono nella vallata di Portella della Ginestra per manifestare contro il latifondismo,
Portella della Ginestra: che cosa sapremo dai documenti desecretati dal governo? C’è speranza e scetticismo insieme. Sono trascorsi quasi sessanta anni, ma è come se fosse ieri, quella strage di uomini e donne innocenti non l’ha dimenticata nessuno, né coloro che c’erano, né i figli ed i figli dei figli. Troppo crudele, troppo ingiusta, troppo ignobile.
La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore (in Italia con il r.d.l. n. 692/1923). Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867 nell'Illinois (USA).
Appena si diffuse la notizia dell'assassinio degli esponenti anarchici di Chicago, nel 1888, il popolo livornese si rivoltò prima contro le navi statunitensi ancorate nel porto, e poi contro la Questura, dove si diceva che si fosse rifugiato il console USA.
E’ pure vero, che in politica non si guarda per il sottile, anche se essa dovrebbe essere improntata ad grande serietà. Oserei dire che più è seria più possibilità ha di essere credibile. Oggi, però, la politica è spettacolo e tutto passa in seconda fila. E’ spettacolo quello che fa Peppe Grillo che vomita la sua rabbia su piazze affollate di persone, che stanche di questa lunga crisi economica stanno ad ascoltare sperando in qualche cosa o qualcuno che li tiri fuori dalla palude.