VENETI NEL MONDO, IL 6 MARZO L’ASSESSORE MANUELA LANZARIN INCONTRERÀ LE ASSOCIAZIONI IN EMIGRAZIONE PER ILLUSTRARE IL PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INTERVENTI 2018 VENEZIA

– Il mondo dell’associazionismo in emigrazione del Veneto è atteso a Palazzo Balbi, Venezia.

L’incontro, voluto dall’assessore regionale Manuela Lanzarin, si terrà – riferisce L’Associazione Bellunesi nel Mondo – nella mattinata di martedì 6 marzo e ha l’obiettivo di illustrare ai presidenti appartenenti al Cave (Coordinamento delle Associazioni Venete in emigrazione) il Programma annuale degli interventi a favore dei veneti nel mondo per l’anno 2018, prima che lo stesso venga approvato dalla Giunta regionale. “Come Associazione Bellunesi nel Mondo non mancheremo a questa importante riunione, e non mancheranno i nostri contributi e quelli delle altre Associazioni, ha detto il presidente Oscar De Bona. (Inform)

ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BRUXELLES “L’ARIA DELLA LIBERTÀ. L’ITALIA DI PIERO CALAMANDREI” BRUXELLES

– All’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles domani 28 febbraio , ore 19 , “L’aria della libertà. L’Italia di Piero Calamandrei”, parole e immagini in concerto di Nino Criscenti e Tomaso Montanari. Lo spettacolo è nato dalla coproduzione di Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, Accademia Filarmonica Romana, Amici della Musica di Foligno, in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà e la Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano. Sulla scena, lo scrittore, giornalista e storico dell’arte Tomaso Montanari insieme a un quartetto di musicisti, interagisce con immagini originali, in gran parte inedite, recuperate dagli archivi storici della biblioteca municipale di Montepulciano. Con Tommaso Montanari e: Luca Cipriano, clarinetto; Francesco Peverini, violino; Valeriano Taddeo, violoncello; Marco Scolastra, piano.Musiche di Alfredo Casella, Mario Castelnuovo-Tedesco, Paul Hindemith, Oliver Messiaen, Maurice Ravel, Dmitri Šostakovič, Igor Stravinskij. Lo spettacolo è sotto l’alto patronato del “Comitato di Coordinamento delle iniziative per il Centenario della Prima Guerra Mondiale”. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria (v.iicbruxelles.esteri.it) (Inform)

PREMIO AMERICA PROMOSSO DALLA FONDAZIONE ITALIA USA

ROMA – La Fondazione Italia USA promuove ogni anno presso la Camera dei Deputati il Premio America, un riconoscimento di grande valore civile ed istituzionale. Obiettivo del premio è riconoscere e stimolare iniziative ed opere volte a favorire i rapporti tra Italia e Stati Uniti d’America. Saranno quindi premiate alte personalità di chiara fama, di assoluta eccellenza nei rispettivi campi di interesse ed attività, che si siano distinte per il loro operato ed abbiano raggiunto importanti risultati a favore dell’amicizia transatlantica. Tra i premiati delle scorse edizioni ricordiamo Andrea Bocelli, Paul Bremer, Carla Fendi, Gianni Letta, Oscar Farinetti, Alberto Angela, Franco Frattini, Stefania Giannini, Mario Andretti, Enrico Vanzina, Dario Franceschini, Tony Renis, Anders Fogh Rasmussen, Gianni Riotta, Edward Luttwak, Alan Friedman, Carlo Rossella, Luisa Todini, Mario Moretti Polegato, Uto Ughi, Laura Biagiotti, Antonio Campo Dall’Orto, Alessandro Benetton, Margherita Missoni, Giovanni Allevi, Lucia Annunziata, Luca Cordero di Montezemolo, Christian De Sica, Ennio Morricone, Walter Veltroni, Beatrice Trussardi, Umberto Veronesi, Renzo Arbore, Renato Balestra, Maria Grazia Cucinotta, Alain Elkann, Paolo Limiti, Paolo Mieli, Monica Maggioni. La prossima edizione del Premio si terrà a Roma, presso la Camera dei Deputati, l’11 ottobre 2018. Il premio consiste in una pregiata opera esclusiva del maestro orafo Gerardo Sacco. E’ possibile sottoporre candidature per la premiazione, con una breve motivazione, inviando una email (info italiausa.org) entro il 30 giugno 2018. La Fondazione Italia USA nasce per testimoniare l’amicizia tra gli italiani e il popolo americano ed intende svolgere un ruolo pubblico con carattere apartitico al di qua e al di là dell’Atlantico. L’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma ha partecipato ufficialmente all’atto costitutivo della Fondazione, rappresentata dal ministro consigliere per gli affari pubblici. (Inform)

CORRIDOI UMANITARI: UN ALTRO GRUPPO ACCOLTO ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO

ROMA - Prosegue l’iniziativa dei corridoi umanitari che consente il trasferimento in Italia di persone bisognose di protezione internazionale dal paese terzo di asilo, in cui risiedono temporaneamente. Una procedura che consente l'arrivo in modo sicuro e legale, grazie ad una cooperazione dei settori pubblico e privato, avviata dal 2015 sotto il coordinamento del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. Un gruppo, formato da 113 persone di nazionalità eritrea, somala e sud sudanese, è arrivato questa mattina all’alba all’aeroporto di Roma Fiumicino, nell’ambito di un progetto che prevede il trasferimento nel nostro paese, nell’arco di un anno, complessivamente di 500 persone bisognose di protezione internazionale attualmente residenti in Etiopia. Questo grazie ad un protocollo di intesa tra il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il ministero dell’Interno, la Conferenza Episcopale Italiana (che agisce attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes) e la Comunità di Sant’Egidio, sottoscritto il 12 gennaio 2017. Completate le procedure di identificazione, i profughi hanno ricevuto il saluto del segretario generale della CEI monsignor Nunzio Galantino, del viceministro Mario Giro, per il ministero degli Affari Esteri, del capo dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione Gerarda Pantalone, in rappresentanza del ministero dell’Interno, e del presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo. (aise)

POLITICHE 2018/ MATAFORA (PD) REPLICA A GAZZOLA (MAIE): C’È UN VERBO CHE IL MAIE DOVREBBE IMPARARE A CONIUGARE

ROMA - “Mariano Gazzola, candidato del Maie, sulla scia di un clima intimidatorio che sta caratterizzando l’attuale tornata elettorale, ha usato parole assolutamente inappropriate per attaccare me e il lavoro che da più di vent’anni svolgo per tutti i miei connazionali”. Così scrivePasquale Matafora, candidato del Pd in America Latina alle prossime elezioni, che dalle pagine online di “Insieme” risponde a Mariano Gazzola, candidato del Maie nella stessa ripartizione, cheieri lo accusava di aver fomentato a scopi elettorali una protesta dei dipendenti del consolato generale di Buenos Aires. Secondo Matafora, “troppo spesso in politica, per ragioni di protagonismo che non sono supportate dal buon senso, si cerca di sminuire l’operato degli altri più che mettere in campo idee e proposte concrete. Definire “disastroso” l’operato del Consolato e attribuire la colpa al partito che rappresento – accusa il candidato Pd – è becera propaganda, che offende direttamente la mia persona e tutti coloro i quali con impegno si adoperano nei servizi alla collettività”. “Guardiamo ai fatti: la tassa sulla cittadinanza che è stata introdotta – e che tanto ha criticato – e con la quale è possibile rifinanziare i Consolati per permettere di sviluppare l’ampia gamma di attività a cui sono chiamati, - scrive Matafora – è solo il primo nodo di una rete di progetti con i quali poter davvero migliorare le condizioni dei nostri connazionali. E – aggiunge – sono orgoglioso che il PD si sia impegnato con forza per questo progetto. E sono pronto ad assumermi la responsabilità di continuare lungo questa strada, perché soltanto chi vive quotidianamente le problematiche degli italiani può attivarsi con consapevolezza”. “Per questo motivo – continua il candidato Pd – spero che non arrivino più attacchi inutili perché adesso é arrivato il tempo di lavorare e ancora lavorare, verbo che è forse sconosciuto al Maie, poiché da 10 anni in Parlamento ha solo dimostrato la sterilità delle sue promesse elettorali. E quindi tornare a Brasilia non significherà leccarsi le ferite, come purtroppo spera Gazzola, ma vorrà dire poter essere rappresentante dei cittadini italiani residenti all’estero oppure ancora un funzionario del Consolato italiano, per poter ancora dare il massimo nel mio lavoro, come ho sempre fatto. Perché a prescindere dal ruolo, - conclude – porterò sempre avanti la missione che mi sono prefissato”. (aise)