IL PRESIDENTE MATTARELLA RICEVE IL PRESIDENTE DEL SENATO, MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri alle ore 12.00 al Palazzo del Quirinale il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. (usef)

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA AL NUOVO PRESIDENTE CUBANO, MIGUEL MARIO DÍAZ-CANEL BERMUDEZ

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al nuovo Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cuba, Miguel Mario Díaz-Canel Bermudez, il seguente messaggio: «In occasione della sua elezione alla Presidenza del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba desidero farle giungere, a nome del popolo italiano e mio personale, fervidi auguri di successo nello svolgimento dell'alto incaric affidatole. Gli storici e forti vincoli di amicizia che legano i nostri Paesi costituiscono il fondamento di relazioni bilaterali particolarmente intense e dinamiche, come dimostra l'ampia gamma dei progetti di cooperazione in atto. Auspico che su queste basi nei prossimi anni l'Avana e Roma possano cogliere tutte le opportunità che le iniziative già avviate stanno generando ed estendere la feconda collaborazione esistente a tutti i settori di reciproco interesse. In tale contesto, l'Italia continuerà a lavorare per rendere sempre più fluido e proficuo il rapporto tra Cuba e l'Unione Europea, auspicandone un ulteriore rafforzamento. Con questi sentimenti, le porgo i più sinceri auguri di benessere per la sua persona e di prosperità per l'amico popolo cubano».(usef)

UTILIZZO PIÙ SEMPLICE DEI FONDI UE: IL CONSIGLIO CONFERMA L'ACCORDO CON IL PARLAMENTO

L'UE sta semplificando le norme che disciplinano l'utilizzo di fondi provenienti dal bilancio dell'UE. Il 19 aprile 2018 il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) del Consiglio ha approvato un accordo raggiunto con il Parlamento europeo sul cosiddetto regolamento omnibus che stabilisce le regole finanziarie dell'UE. Il regolamento modificherà il regolamento finanziario esistente che definisce un quadro generale per la gestione del bilancio, nonché una serie di atti che disciplinano i programmi pluriennali dell'UE in settori specifici, tra cui la politica di coesione. Ci saranno norme più semplici per utilizzare i diversi tipi di fondi, che siano gestiti direttamente dalla Commissione, indirettamente da varie organizzazioni e organi, o congiuntamente con le autorità nazionali. Il principale fattore alla base di questa riforma era il nostro desiderio di semplificare la vita di coloro che beneficiano dei fondi UE e che li gestiscono, in risposta a una chiara richiesta rivolta ai legislatori dell'UE negli ultimi anni. Ma possiamo attenderci anche altri benefici. Auspichiamo un'esecuzione più rapida, con costi inferiori, un maggiore impatto delle politiche sul terreno e un accesso più agevole per i piccoli beneficiari. (usef)

ARS, IN 347 ASSUNTI DAI GRUPPI PARLAMENTARI: COSTANO 11 MILIONI L’ANNO

Sono 347 e costano circa 11 milioni. Si tratta del personale cosidetto esterno, a cui vanno aggiunti i 177 dipendenti assunti per concorso, dell’Assemblea regionale siciliana. Al dato si arriva sommando le cifre comunicate dai gruppi parlamentari alla Corte dei conti, che ha mosso rilievi proprio sul tema delle assunzioni, con quelle che si apprendono nel Palazzo da fonti ben informate. Il gruppo più consistente è quello dei tradizionali portaborse, sarebbero 135: si tratta di persone assunte dai singoli deputati regionali che per questo personale hanno a disposizione 3.150 euro al mese di contributo erogato dall’Ars. Tra questi ci sarebbero portaborse assunti con contratti da colf, una ventina circa. Poi ci sono i cosiddetti D6, sono 88 collaboratori assunti nei gruppi parlamentari: ogni capogruppo può beneficiare di 58.800 euro all’anno per ogni deputato componente del gruppo che intenda assumere persone proprio in base alla norma scattata all’inizio della legislatura. Sempre nei gruppi sono stati inquadrati 74 stabilizzati: sono persone inserite in un elenco speciale, alcuni anche da vent’anni (in tre sono stati stabilizzati alla fine della scorsa legislatura), e che vengono chiamati dai gruppi spesso perché fidelizzati da tempo con i partiti. Infine, ci sono 50 persone assunte dai componenti del Consiglio di Presidenza, dunque fanno parte degli staff. Tutto questo personale assunte nei gruppi parlamentari e negli staff dei componenti del Consiglio di presidenza dell’Ars costa oltre 11 milioni di euro tra stipendi e oneri. Oltre 4 milioni di euro è il budget per i collaboratori D6, intorno ai 3 milioni di euro quella per gli stabilizzati, mentre per i portaborse il costo supera i 2 milioni e mezzo, un altro milione e mezzo circa per gli staff del Consiglio di presidenza. (Fonte: Lasicilia.it)

COMUNICATO DELLA PRESIDENTE DEL SENATO, MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, DOPO IL COLLOQUIO CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA.

“Ringrazio tutti i leader per avere avviato una discussione che pur nella diversità di opinioni ha consentito di evidenziare spunti di riflessione politica. Sono certa che il presidente Mattarella saprà individuare il percorso migliore da intraprendere”. E’ quanto detto dalla presidente del Senato al termine dell’incontro. (usef)

ACCORDO M5S-LEGA POSSIBILE, MA SOLO CON APPOGGIO ESTERNO DI FORZA ITALIA E FRATELLI

D’ITALIA “Ieri abbiamo chiarito che non pretendevamo che la Lega facesse un parricidio – ha detto la capogruppo M5s alla Camera, Giulia Grillo su La7 -, ma almeno che stringesse un armistizio con Fi per una fase durante la quale fosse contemplabile un accordo tra noi e la Lega”. “In politica quando si parla di appoggio esterno si parla di voti per la fiducia; invece per noi questi voti non sono necessari perché M5s e Lega in quanto a numeri sono autosufficienti. Non si può insomma parlare di appoggio esterno ma, come diciamo noi, di “non ostilità” del M5s ad un appoggio di Fi e Fdi ad un governo di programma tra M5s e Lega. “Ce la stiamo mettendo tutta per dare agli italiani un Governo che migliori loro la vita – ha scritto su Twitter il capogruppo al senato del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli -. Rimaniamo noi stessi: intransigenti e legati ai nostri principi, in primis la coerenza. Un governo che tiri a campare non ci interessa, a quel punto meglio il voto.” Dunque da parte del Movimento 5 stelle vi è la disponibilità ad avviare un governo che abbia un appoggio esterno di Forza Italia e Fratelli d’Italia su un programma concordato tra Lega e 5 Stelle. “Se poi mi si chiede di sedermi a un tavolo con tre forze politiche per concordare un programma di governo e personalità che vengono dalle singole forze politiche voi capirete che è molto complicato per noi digerire questo scenario” è quanto detto da Luigi Di Maio nella giornata di ieri. FORZA ITALIA HA FIDUCIA IN SALVINI, NON ROMPERÀ L’ALLEANZA “Basta schiaffi: l’accordo Movimento 5 Stelle-centrodestra è definitivamente archiviato”. A chiudere le trattative è Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia vicinissima a Berlusconi. “L’apertura di Di Maio è durata meno di sette ore, sembrava ci fosse uno spiraglio per far cadere i veti. Quando Salvini ha riferito la possibilità, Berlusconi si è detto d’accordo, a condizione di avere pari dignità e di non mettere Forza Italia in un angolo”. Ronzulli nega che sia mai avvenuta una discussione su un appoggio esterno di Forza Italia a un governo Lega-M5S e attacca il leader pentastellato: “Non ho ancora capito cosa vuole fare Di Maio da grande. Evidentemente vuole solo sedersi sulla poltrona di P.Chigi, non gli interessa degli italiani”. La fiducia di Forza Italia per Salvini è forte, non romperà l’alleanza.