mondoORA IL MOVIMENTO 5 STELLE ALZA I TONI, MA IL PRESSING IRRITA IL QUIRINALE

La rincorsa per mettere sotto pressione il Quirinale è cominciata da tempo e Sergio Mattarella sa benissimo che, dal momento del voto, dovrà spostare ogni giorno più in là il limite della propria pazienza.

Di sicuro almeno sino al 23 marzo, quando s’insedierà il nuovo Parlamento e, dopo l’elezione dei presidenti delle due assemblee, la partita per formare un governo comincerà a essere davvero nelle sue mani. Fino ad allora una tregua se l’aspettava. E invece il martellamento preventivo, lo si è visto ieri, alza già i toni con un ruvido Alessandro Di Battista. «Non è scontato dare l’incarico di governo a chi vince le elezioni? Allora mi sta dicendo che non c’è democrazia in questo Paese?», ha chiesto a Lucia Annunziata, commentando scandalizzato l’ipotesi che il capo dello Stato non affidi al Movimento il compito di formare l’esecutivo. (Ufficio Stampa)

IL PRESIDENTE MATTARELLA HA NOMINATO GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE IL PROFESSOR FRANCESCO VIGANÒ

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con decreto in data odierna, ha nominato ai sensi dell'art. 135 della Costituzione, Giudice della Corte Costituzionale il professor Francesco Viganò, ordinario di Diritto penale presso l'università Bocconi di Milano, in sostituzione del professor Paolo Grossi, il quale ha cessato dalle sue funzioni di Giudice e di Presidente della Corte Costituzionale il 23 febbraio 2018. Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri onorevole dottor Paolo Gentiloni. Della nomina del nuovo Giudice Costituzionale è stata data comunicazione alle Presidenze del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Corte Costituzionale. (Ufficio Stampa)

SICILIA, MUSUMECI INCONTRA PRESIDENTE CGA: SINTONIA ISTITUZIONI

Possibile supporto legislativo a ente regionale Palermo, 26 feb. (askanews) – Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ricevuto a Palazzo d’Orleans, in visita di cortesia, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa, Rosanna De Nictolis. Nel corso del cordiale incontro, che si è protratto per oltre un’ora – e al quale erano presenti anche il presidente aggiunto del Cga, Ermanno De Francisco, e il consigliere della Sezione consultiva, Antonino Lo Presti – sono stati affrontati diversi temi, nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione tra i due organi. In particolare, si è discusso del trasferimento del Consiglio di giustizia amministrativa in un’altra sede, che sia più funzionale per le attività dei magistrati e della possibilità – con l’obiettivo di snellire la trattazione dei vari procedimenti – che i componenti designati dalla Regione nella sezione consultiva possano far parte dei collegi in sede giurisdizionale. I vertici del Consiglio di giustizia amministrativa hanno manifestato al presidente Musumeci la disponibilità a collaborare con l’esecutivo, nel rispetto reciproco dei ruoli, nella fase di predisposizione di particolari disegni di legge ritenuti prioritari dal governo e di testi unici nelle materie di competenza esclusiva o concorrente della Regione. Sempre nel settore legislativo, è emersa la possibilità che il Cga dia un supporto tecnico-giuridico alla Regione per un’attività di editing dei disegni di legge durante l’iter di approvazione degli stessi. “Ho apprezzato molto – afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – la grande disponibilità alla collaborazione con il governo, manifestata dalla presidente De Nictolis. Sono convinto che questa sinergia tra istituzioni possa servire a migliorare il livello qualitativo della nostra legislazione e quindi con ricadute positive per tutti i cittadini siciliani”.

FINANZIAMENTO DEI PARTITI POLITICI EUROPEI: IL CONSIGLIO È PRONTO AD AVVIARE COLLOQUI CON IL PARLAMENTO

Il 21 febbraio 2018 gli ambasciatori presso l'UE hanno concordato la posizione del Consiglio sulla revisione delle norme per il finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee. La presidenza bulgara può pertanto avviare i negoziati con il Parlamento europeo. Le modifiche interessano alcune pratiche abusive, come la creazione di entità artificiali per ricevere fondi provenienti dal bilancio dell'UE. Le norme modificate garantiranno un'assegnazione delle risorse più equa e consentiranno un'applicazione più rigorosa in caso di frode. "La proposta giunge al momento opportuno e contribuirà a garantire che il denaro dei contribuenti dell'UE sia utilizzato per i fini previsti", ha affermato Monika Payanotova, viceministro per la presidenza bulgara del Consiglio dell'UE. "Il Consiglio intende agire rapidamente in modo che le nuove norme possano entrare in vigore prima delle elezioni del Parlamento europeo nel 2019", ha aggiunto. (Ufficio Stampa)