ASSICURARE LA PROSECUZIONE DEI CORSI DEL PICAI NEL QUEBEC: LA MARCA (PD) INTERROGA GENTILONI ROMA - “Sulla situazione dell’insegnamento dell’italiano a Montreal e, in particolare, sulla sospensione del contributo ministeriale al PICAI, lo storico ente che da oltre quarant’anni è al servizio della nostra comunità nel Québec, ho presentato un’altra interrogazione al Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale, dopo quella già avanzata alla Farnesina alcuni mesi fa”. Ad annunciarlo è Francesca La Marca, deputata del Pd eletta in Nord America e residente in Canada. Il PICAI, ricorda La Marca, “che pure ha offerto lingua e cultura italiane a diverse generazioni di discendenti di connazionali, oltre che a canadesi desiderosi di imparare la nostra lingua, nelle ultime due annualità è stato escluso dai finanziamenti ministeriali per il fatto di avere virtuosamente realizzato, con i soldi delle rette delle famiglie per i corsi realizzati, una riserva di fondi iscritta nel patrimonio dell’ente. Tale riserva, ad opinione del Ministero, sarebbe stata di ostacolo ad ulteriori finanziamenti che, come si è detto, sono stati sospesi dal 2014”. “Nonostante ciò, - argomenta la parlamentare Pd – il PICAI ha tenuto fede alla sua storia e alla sua funzione, utilizzando per l’organizzazione e la gestione delle sue attività la riserva dell’ente per un 65% e le rette degli alunni per un 35% e continuando i corsi in 12 scuole a beneficio di oltre 1500 alunni. Tuttavia, con la chiusura dell’anno scolastico in corso, la riserva propria, ammontante alla fine del 2015 a 336.000 dollari canadesi, si è quasi totalmente esaurita con le attività dei primi mesi dell’anno corrente, lasciando un residuo di 68.000 dollari, del tutto insufficiente per avviare un nuovo anno scolastico”. “Il problema che si pone – spiega La Marca – è dunque questo: senza il ripristino del contributo ministeriale, da concedere naturalmente nel rispetto della normativa vigente, il PICAI sarà costretto a non riaprire i corsi per l’anno scolastico 2016-2017 interrompendo la sua lunga e importante parabola storica e, quel che più importa, privando la nostra comunità nel Québec di un servizio culturale e linguistico di cui ha goduto per decenni. Più in generale, in questa malaugurata ipotesi non solo verrebbe a cadere un elemento essenziale dell’identità culturale della comunità italiana in Québec, ma il sistema di promozione della lingua e della cultura italiane in Canada subirebbe un obiettivo arretramento. Credo che una cosa del genere nessuno se la auguri e nessuno veramente la voglia, ma gli esiti di alcuni meccanismi burocratici potrebbero andare oltre le volontà e tradire le migliori intenzioni”. Nella interrogazione, La Marca ha chiesto al Ministro Gentiloni di “considerare la necessità e l’urgenza di assicurare concretamente, in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico, un sostegno contributivo per l’ente che lo metta nella condizione di non chiudere i battenti e di continuare a offrire i corsi di lingua e di cultura italiana alla nostra comunità in Québec. L’eventuale reintegro dei 2,5 milioni per i corsi di lingua, per il quale sia il Ministro Gentiloni che il Sottosegretario Amendola hanno dichiarato il loro impegno, può essere il giusto canale per arrivare ad una soddisfacente soluzione”. Per La Marca “è in ballo la continuità di una gloriosa esperienza che continua a manifestare le sue positive ricadute soprattutto sulle giovani generazioni di origine di Montreal e del Québec. Mi auguro – conclude – che da parte di tutti si faccia questo sforzo di responsabilità, con la dovuta attenzione a far coincidere i tempi delle decisioni con quelli del reale funzionamento delle istituzioni educative”. (aise)
 
DAL PARLAMENTO UE NUOVI FONDI PER I RIFUGIATI E PER LA LOTTA AL TERRORISMO
 
BRUXELLES - Il Parlamento europeo ha dato il via libera al sostegno di emergenza di 100 milioni di euro per i rifugiati all'interno dell'UE. Nel voto idierno, è stato inoltre deciso lo stanziamento di 2 milioni di euro per l'assunzione di nuovo personale nel Centro europeo antiterrorismo di Europol (ECTC). Considerata l'urgenza di queste misure, i deputati hanno accelerato l'approvazione dei fondi, con il primo progetto di bilancio rettificativo del 2016. La procedura è stata completata in poco più di un mese. "Accolgo con favore questa proposta che consentirà al bilancio UE di fornire un sostegno di emergenza nel territorio dell'UE, al fine di affrontare le conseguenze umanitarie della crisi in corso. Il Parlamento ha agito celermente, con una rapida approvazione di questo bilancio rettificativo", ha affermato il relatore José Manuel Fernandes (PPE, PT). "Tuttavia", ha aggiunto, "deploro il fatto che questa iniziativa sia un altro meccanismo ad hoc, istituito senza una strategia globale per affrontare questa crisi e senza rispettare pienamente le prerogative del Parlamento in quanto co-legislatore, dato che il nuovo strumento non si fonda su una proposta secondo la procedura legislativa ordinaria". Tali modifiche al bilancio UE del 2016 sono state approvate con 584 voti a favore, 64 contrari e 33 astensioni. I 100 milioni di euro destinati agli aiuti umanitari, considerato l'attuale flusso di rifugiati e migranti verso l'Europa, rappresentano la prima parte dei 700 milioni di euro previsti dal nuovo strumento che fornisce sostegno di emergenza all'interno dell'Unione proposto dalla Commissione lo scorso 2 marzo. Questi fondi potrebbero essere utilizzati, tra l'altro, per fornire sostegno alimentare, primo soccorso, riparo, acqua, servizi igienici, protezione e istruzione. In risposta ai recenti attacchi terroristici, ulteriori 2 milioni di euro saranno messi a disposizione per aumentare l'organico del Centro europeo antiterrorismo (ECTC), istituito da Europol il 1° gennaio 2016, che dovrebbe rappresentare il fulcro centrale nella lotta al terrorismo nell'UE. Necessità di un meccanismo permanente per gli aiuti umanitari nell'UE I deputati si dicono soddisfatti del fatto che i fondi per fornire assistenza umanitaria ai rifugiati all'interno dell'UE non saranno sottratti ai programmi per gli aiuti umanitari esterni, ma saranno invece reimpiegati dal Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF). I deputati tuttavia sottolineano che questo aiuto di 100 milioni di euro dovrà essere sostituito in seguito da nuove risorse, e insistono affinché "sia previsto un quadro giuridico e monetario più sostenibile, al fine di consentire una futura mobilitazione degli aiuti umanitari all'interno dell'Unione". (aise)
 
MATTARELLA: «PIÙ EUROPA NON VUOL DIRE SOLTANTO PIÙ SOLIDARIETÀ, MA ANCHE PIÙ SICUREZZA. QUESTA È LA NOSTRA COMUNE GRANDE RESPONSABILITÀ»
 
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica Federale di Germania Joachim Gauck hanno partecipato al Teatro Regio di Torino alla sessione conclusiva della seconda edizione dell'Italian-German High Level Dialogue. Dopo il saluto del Sindaco di Torino, Piero Fassino, hanno presentato i risultati dei lavori delle sessioni a porte chiuse il Presidente dell'ISPI, Giancarlo Aragona, il direttore del Centro per gli Studi Politici Europei, Daniel Gros e il Direttore dell'Agenzia per l'Italia Digitale, Antonio Samaritani. Sono quindi intervenuti il Presidente Gauck e il Presidente Mattarella. Prima della conferenza i due Capi di Stato hanno avuto un incontro bilaterale allargato alle delegazioni ufficiali. (ufficio stampa)
 
IL PRESIDENTE MATTARELLA INCONTRA I RAGAZZI DELLE SCUOLE PRIMARIE
 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato al Palazzo del Quirinale gli studenti delle scuole primarie "Umberto I" di Piove di Sacco (PD); "R. Donatelli" di Terni; V Circolo didattico "G. Modugno" di Barletta (BA); "San Domenico Savio" di Soverato (CZ); Istituto comprensivo "Tiberio Gulluni" di Colonna (RM). Dopo l'intervento del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, il Presidente Mattarella ha risposto alle domande dei ragazzi. (ufficio stampa)