L’ASSESSORE PIZZO IN VISITA ALLO IACP L’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo sarà a Trapani, lunedì prossimo, in occasione di una iniziativa concordata con l’Iacp e il commissario ad acta dell’ente Ignazio Gentile. Pizzo visiterà il quartiere Fontanelle Sud e, in particolare, il supermercato appena riaperto appartenente alla nuova società che è subentrata a quella confiscata all’imprenditore Giuseppe Grigoli condannato per appartenenza mafiosa. Subito dopo l’assessore Pizzo si trasferirà nella sede dell’Istituto autonomo case popolari nel quartiere Portici. “E’ una visita importante – dice il commissario ad acta dell’ente Ignazio Gentile – sotto diversi punti di vista. Intanto l’assessore toccherà con mano come le istituzioni e, in questo caso l’Iacp, possono svolgere un ruolo preciso nel contrasto alla criminalità mafiosa. Le aziende confiscate non sono destinate a disciogliersi ma possono ben rinascere e in questo caso specifico l’Iacp di Trapani ha voluto avere un ruolo preciso. Il supermercato si trova in un locale di proprietà dell’Istituto che, a suo tempo, era stato dato in locazione al gruppo 6Gdo. Il contenzioso che si era sviluppato con il gruppo – prosegue Gentile – avrebbe potuto portarci verso altra direzione e invece abbiamo atteso che la società subentrata al gruppo 6 Gdo potesse assestarsi e abbiamo rinnovato la locazione”. Una visita importante, quella dell’assessore Pizzo, mentre si parla di riforma degli Iacp siciliani, per conoscere la realtà trapanese che, da più parti, viene riconosciuta come realtà virtuosa ed efficiente. (fonte: trapanioggi)
 
LEGGE ELETTORALE, SERENI: GIUSTO DECIDERE ORA LA VICE PRESIDENTE DELLA CAMERA: CONSIDERATE RAGIONI E PROPOSTE MINORANZA PD, RAGGIUNTO PUNTO DI EQUILIBRIO
 
“Chi ha seguito da vicino l'esame della riforma elettorale sa che nel Pd e tra le forze politiche che siedono in Parlamento c'è stato un dibattito ampio e vero, che ha portato a molte modifiche alcune delle quali sostanziali. Dal primo disegno dell'Italicum abbiamo introdotto il doppio turno, abbassato e unificato le soglie di ingresso, previsto la possibilità di esprimere la doppia preferenza di genere. Si è raggiunto un punto di equilibrio tenendo in grande considerazione le ragioni e le proposte della minoranza del Pd”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni. “Personalmente, ad esempio, non sono entusiasta della introduzione delle preferenze – continua - ma prendo atto del fatto che in molti ritengono di rispondere così ad una domanda del tutto comprensibile di maggior legame tra eletto ed elettore, punto che io avrei preferito risolvere con collegi più piccoli e un meccanismo di competizione tra schieramenti alternativi piuttosto che all'interno dei partiti” . “A questo punto della vicenda porre ulteriori condizioni - e indicare un legame improprio con la riforma costituzionale - mi sembra faccia parte di una contrapposizione interna al Pd che poco o nulla a che fare con il merito del provvedimento. Per questo credo sia giusto non trascinare questa discussione ancora a lungo – conclude - e portarla negli organismi di partito e parlamentari competenti per sciogliere il nodo e andare avanti”.
 
OK A LINEA RACITI, AD AGRIGENTO NUOVO CANDIDATO PD: CAPODICASA
 
Superare le primarie con la proposta alla coalizione di un candidato che possa rappresentare al meglio i democratici e i suoi alleati. Dopo quasi cinque ore di confronto, caratterizzato da toni a tratti accesi, si è concluso così nella sede del Pd regionale, in via Bentivegna a Palermo, l’incontro voluto dal segretario, Fausto Raciti, in seguito al caos sollevato dal successo nelle primarie del centrosinistra della città dei templi di Silvio Alessi, imprenditore vicino a Forza Italia eletto con la lista civica “Agrigento 2020?. Passa la linea di Raciti dunque, posizione sulla quale il Pd “ha trovato la unanime convergenza del gruppo dirigente di Agrigento”. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il segretario provinciale Peppe Zambito, il presidente del Pd siciliano, Marco Zambuto, Nelli Scilabra, Epifanio Bellini oltre ai parlamentari regionali e nazionali agrigentini. “Il Pd siciliano, inoltre, di concerto con la direzione nazionale, si è impegnato a lavorare per tenere unita la coalizione che ha intrapreso un percorso politico con i democratici di Agrigento ed è anche disposto a mettere in campo una proposta autorevole per superare la complessa e confusa situazione da cui il Pd vuole immediatamente uscire“, si legge in una nota dei Democratici. Inoltre, giovedi’ 2 aprile Raciti parteciperà alla riunione dei direttivi dei circoli della città di Agrigento per condividere il percorso che si intende portare avanti. Il nome scelto sarebbe il deputato Angelo Capodicasa. Agrigentino, uno dei mostri sacri del Pd siciliano, Capodicasa è stato presidente della Regione siciliana negli anni Novanta, poi vicepresidente dell’Assemblea regionale, quindi deputato nazionale. (fonte: siciliainformazioni)
 
MATTARELLA DA HOLLANDE, INSIEME PER CRESCITA E LOTTA A TERRORISMO
 
Roma - (askanews) - I rapporti tra Italia e Francia si confermano "eccellenti" e in particolare i due paesi hanno identità di vedute su temi centrali come la crescita e la lotta al terrorismo. Questo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente francese Francois Hollande. "Ho registrato il Livello eccellente delle relazioni tra Francia e Italia, che era stato registrato anche nell'incontro di governo" del vertice bilaterale che si è svolto un mese fa a Parigi, ha detto il capo dello Stato: c'è "condivisione piena su tutte le questioni europee e internazionali". "Mattarella ci ha fatto l'onore di una delle sue prime visite ufficiali venendo qui a Parigi - ha sottolineato Hollande - questo rientra nelle relazioni amichevoli e calorose dei nostri paesi e governi. Sulla crescita economica i nostri due paesi sono determinati a che la ripresa che si sta annunciando sia quanto più forte possibile e crei più impieghi possibile", ha detto il presidente francese, ricordando che nel piano di infrastrutture finanziato dal piano Juncker rientra anche la Torino-Lione. Mattarella ha parlato dell'esigenza di "stimolare le politiche di crescita che l'Unione ha iniziato a fare" e del ruolo dei "tre grandi paesi fondatori, Germania, Francia e italia, che hanno il compito di mettersi alla testa di un movimento per accrescere l'integrazione, perché c'è bisogno non di meno Europa ma di più Europa per il futuro dei nostri paesi". Ma nel bilaterale è stato affrontato anche il "tema della responsabilità che Francia e Italia vogliono assumere in Ue per dare uno spirito unanime all'Europa che - ha sottolineato Hollande - non può ridursi a questioni di bilancio e economiche, ma deve ritrovare il suo ideale di pace e sicurezza". È stata perciò evocata anche la situazione in Ucraina, dove "chiediamo che gli accordi di Minsk siano attuati realmente e non ci siano momenti morti che rischiano di creare nuovi conflitti". Parigi e Roma condividono anche le preoccupazioni per il terrorismo e per la situazione in Libia. Entrambe sostengono l'iniziativa del mediatore Onu, Bernardino Leon, per mettere fine alla guerra civile ed "evitare il pericolo che lì si insedi la base del terrorismo in Europa", ha spiegato Mattarella, che ha legato alla questione anche il problema del "traffico di esseri umani, di chi viene in Europa per trovare pace e libertà". "Occorre - ha avvertito - che l'Europa intera dia collegialmente una risposta a questa emergenza". Hollande ha riconosciuto che l'Italia sta facendo molto in questo ambito ed è "nobilitata dall'operazione Triton". Infine i due presidenti hanno ricordato i "due grandi appuntamenti che ci aspettano: il primo maggio a Milano Expo, un'occasione straordinaria che vedrà arrivare milioni di visitatori che verranno a contemplare quanto di meglio c'è in gastronomia e poi a Parigi la conferenza Onu sul clima. Siamo entrambi impegnati - ha concluso Hollande - per valori, cause e principi che ci stanno a cuore da sempre".