LUOGHI DI INTERESSE VARIO Il Castello e la Torre Normanna Sotto l'imponente mole dell'alta rupe (m. 950) che domina l'abitato, l'ultimo malinconico avanzo del castello normanno, edificato sui resti di un precedente fortilizio arabo »»»

La Badia
Lasciata la piazza Umberto I e salendo per la via Colonnello Vita, si dispiega la tersa facciata della Badia, antico monastero delle benedettine di Santa Maria di Valverde »»»

Lu Pirtusu
Apertura naturale nella roccia che mette in comunicazione, nella parte più alta, il versante nord con quello sud del paese »»»

Il Palazzo Bona
Il più importante palazzo nobiliare di Caltabellotta si affaccia, con un fronte di circa 25 metri, sulla discesa Barone Scunda (dal nome del feudo della famiglia che lo ha detenuto per almeno tre secoli) e nella quale è ubicato l'ingresso principale »»»

Il Castello vecchio
Ruderi delle antiche fortificazioni degli schiavi ribelli »»»

La Scuola di Elementare Sant'Agostino
All’inizio dell’era fascista, a Caltabellotta non esistevano altri locali idonei utilizzabili ad uso scolastico, tranne quelli del Collegio, e nell’ottica dell’epoca è stata demolita la struttura quattrocentesca, probabilmente in cattivo stato di conservazione, per fare posto all’attuale imponente organismo in puro stile “littorio” »»»

La Villa comunale
Anticamente giardino dei frati Carmelitani della Chiesa di Sant'Agostino, attualmente è l'area verde di Caltabellotta »»»

Collegio di Santa Maria del Fervore (Fraz. Sant'Anna)
Complesso di edificio gestito dalle suore dedite a Santa Maria del Fervore, che sorge nella fraz. di Sant'Anna »»»

Piazza Fontana (Fraz. Sant'Anna)
Piazza centrale della fraz. di Sant'Anna, dove si svolge la vita sociale del centro omonimo »»»

Castello di Poggio Diana (C/da Poggiodiana - Ribera)
Il castello di Poggiodiana sorge a quattro Km da Ribera, su un colle a 200 metri di altezza; attualmente si può raggiungere solo a piedi, attraverso un viottolo di campagna »»»

 

MUSEI

Museo del Contadino e del Pastore
Raccolta di attrezzi agro-pastorali nel complesso delle grandi grotte sicane »»»

Palazzo Signorile
Struttura in fase di recupero, restauro e di prossima apertura »»»

 

TRADIZIONI E MANIFESTAZIONI RELIGIOSE A CALTABELLOTTA

Si ricorda che gli aggiornamenti alle varie singole manifestazioni avvengono nella sezione "NOTIZIE ED ATTUALITA'" cercando nella lista ordinata cronologicamente l'evento desiderato. Se desideri cercare l'evento per parola chiave è disponibile un motore di ricerca interno nella sezione "CERCA NEWS IN ARCHIVIO

 

CALTABELLOTTA CITTA' - PRESEPE

 

E' il presepe vivente nelle grotte di un paese-presepe, che ci regala tutto quello che la nostra memoria desidera trovare: un ritorno nel passato dei nostri cinque sensi. La Natività vivente, negli intenti, è una raccolta delle migliori idee che si sono sviluppate nei vari anni passati. Raccontata dagli stessi abitanti lungo i percorsi che conducono alla Grotta Santa, la visita sarà una ascesa verso la suggestiva chiesetta della Pietà, un viaggio in Terrasanta, che si conclude nel punto dove si riuniscono tutti i fili luminosi della coda della cometa.

FESTA DI SAN GIUSEPPE

Festa religiosa che si celebra ogni 19 di Marzo. La processione si snoda lungo le principali vie del paese, partendo dalla Chiesa del Carmine e seguendo poi l'itinerario delle varie processioni religiose di Caltabellotta toccando i quartieri della Randa, Pietra, Putieddi, San Paolo, Via Fontanelle, e per poi tornare di nuovo verso la Chiesa d'origine.

FESTA DI "LI FIMMINI"

Festa religiosa che si celebra verso la fine di Marzo in ringraziamento ai “SS. CROCIFISSO DIO VIVO” e “MARIA SS. dei Miracoli” in ricordo del miracolo della pioggia del 27/03/1957. La processione si snoda su due fasi lungo le principali vie del paese. Si inizia nella Chiesa dei Cappuccini con l'uscita del SS Crocifisso Dio Vivo il quale si dirige alla volta della Chiesa di S. Agostino, toccando i vari quartieri. Ivi giunto si assiste all'uscita di Maria SS dei Miracoli per poi seguire l'itinerario delle varie processioni religiose di Caltabellotta toccando Via Fontanelle, P.za Umberto I°, Randa, Pietra, Putieddi, San Paolo e per poi tornare verso la Chiesa d'origine.

SETTIMANA PASQUALE A CALTABELLOTTA

Molto ricco il programma di iniziative organizzate in occasione della settimana santa. Il Giovedi Santo, giornata eucaristica e sacerdotale, verranno celebrate sante messe nelle chiese dei Cappuccini, del Carmine e di sant'Agostino. Successivamente il giro di Li Sibiluchi”. IL venerdi santo, giornata di digiuno e astinenza, via crucis vivente in mattinata e successivamente il momento della crocifissione. Nel pomeriggio azione liturgica e adorazione della croce nella chiesa di sant'agostino, processione con l'addolorata fino al calvario, commemorazione della morte del signore e deposizione del crocifisso e, in serata, processione con il cristo morto. Sabato Santo, giornata della grande attesa, veglia di pasqua e santa messa di resurrezione nelle chiese dei cappuccini e di sant'agostino e nella cattedrale a partire dalle ore 22:00. Numerose infine le iniziative in programma per la Domenica di Pasqua, incentrate naturalmente sulla resurrezione. Gia' a cominciare dall'alba si udiranno spari di bombe a cannone e si potra' assistere alla “Nisciuta di San Micheli” che, in giro per le vie del paese, annuncia il risorto. In serata, messa in cattedrale cui seguira' “lu ncontru di pasqua”. Per finire, spettacolo pirotecnico in serata in localita' Calvario.

FESTA DI SANTA RITA

Festa che si celebra ogni 22 di Maggio nella Chiesa di Sant'Agostino da dove ha inizio la processione con il simulacro della Santa caricato a spalle dalle donne che sono devote a S. Rita.

FESTA DI MARIA SS DEI MIRACOLI E DEL SS CROCIFISSO

La venerazione della Madonna dei Miracoli a Caltabellotta risale al 1601 quando venne proclamata patrona del paese dopo aver preservato gli abitanti dal colera. La si festeggia l'ultima domenica di Luglio anche se durante l’anno a lei sono dedicati altri tre appuntamenti. Tradizionale l’offerta di oro dei devoti. Il tesoro della Madonna avrebbe dovuto essere più corposo ma, nel 1935, venne sottratto dal governo di Mussolini per essere utilizzato per scopi bellici. Suggestiva la processione del sabato mattina quando ha luogo la sfilata dell’oro donato fino alla chiesa di Sant’Agostino dove si trovano le statue della Madonna e del Crocifisso alle quali viene offerto. In chiesa si celebra il rito della vestizione della statua, il rimanente oro viene sistemato nella vara del SS. Crocifisso. Tutto è pronto per la processione del pomeriggio della domenica, i giochi d’artificio vengono sparati quasi all’alba.

FESTA DI SAN PELLEGRINO - PATRONO DI CALTABELLOTTA

Caltabellotta conserva buona memoria del proprio passato e ciò è dimostrato dalla festa in onore del patrono San Pellegrino con la fiera del bestiame il 18 Agosto di ogni anno per ricordare la civiltà contadina che il paese era un tempo e che continua ad essere oggi.

FESTA DEL DIO VIVO DI CALTABELLOTTA

Festa religiosa che si celebra ogni seconda settimana del mese di Settembre. La processione si snoda lungo le principali vie del paese, partendo dalla Chiesa dei Cappuccini e seguendo poi l'itinerario delle varie processioni religiose di Caltabellotta toccando i quartieri del Casale, Putieddi, San Paolo, Via Fontanelle, P.za Umberto I°, Randa, e per poi scendere di nuovo verso la Chiesa d'origine.

FESTA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE

Festa religiosa che si celebra l'8 Dicembre di ogni anno in onore dell'Immacolata Concezione. Si inizia dalla Chiesa dell'Itria da dove esce il simulacro dell'Immacolata, il quale effettua successivamente il giro delle vie del Paese. Al termine della processione si assiste al "rogo di lu diavulazzo" nella piazza antistante la chiesa stessa.

FESTA DI SANTA LUCIA

Festa che si celebra ogni 13 di Dicembre nella Chiesa di Sant'Agostino dove viene allestito l'altare con la statua di Santa Lucia e alla quale vengono dedicate e celebrate le Sante Messe. Inoltre nella casa di ogni caltabellottese non puo' mancare il piatto tipico: La cuccia.

GASTRONOMIA E PRODOTTI TIPICI

Per quanto riguarda le specialità culinarie, esse sono legate alle feste di Pasqua e di Natale. A Pasqua non c’è casa (ma anche ristorante) in cui non si prepari la froscia, una pietanza a base di uova, vera e propria bomba proteica che si può cuocere in forno o in padella, aggiungendo pane e formaggio grattugiato, ricotta, latte, asparagi fritti, sale, pepe e l’indispensabile melissa, un’erba aromatica molto simile alla menta. Lu cannaleri un uovo sodo e, qui a Caltabellotta, colorato, imbrigliato dentro una pasta dolce, anch’essa a base di uovo e a forma di pesce o di colomba o di paniere. Dicembre è il mese dei cuddureddi dolci ripieni di confettura di fichi, che spesso costituiscono il bottino della strina (la strenna), il dono che per San Silvestro i bambini pretendono girando di casa in casa armati di campanelle e saccocce, canterellando allegramente un vecchio ritornello: «La strina, la strina, la bona matina e lu surci ntà la pignata chi si mancia la carni salata!».

L'OLIO D'OLIVA

L'olio di oliva di Caltabellotta è famoso fin da tempi remoti per le sue peculiari caratteristiche organolettiche e per la sua particolare bontà, che si devono alla varietà della coltivazione, alla posizione geografica del territorio olivetato ed al clima. Viene spremuto da una particolare varietà di oliva autoctona, la Buscionetta, appartenente alla coltivazione Biancolilla (per questo detta Biancolilla di Caltabellotta); ha un vigore contenuto e la chioma espansa, la varietà parzialmente autocompatibile; produce ad anni alterni frutti la cui resa in olio è del 16-23%. La qualità dell'olio è buona, la conservabilità ottima; buona è la resistenza alle principali malattie. La plasticità di adattamento è notevole.

La coltivazione della “Biancolilla” e della “Nocellara del Belice” è la parte preponderante della produzione. Queste specie d’olivo danno risalto al colore, al bouquet ed alle sostanze anti - ossidanti facendo del prodotto uno tra i migliori a livello mondiale. La coltivazione è effettuata, per lo più, biologicamente e la raccolta si effettua manualmente, nel periodo che va dalla metà di settembre fino a novembre inoltrato. Grande importanza, nella pubblicizzazione del prodotto, hanno rivestito le aziende locali ed il nascere di stand di degustazione dove si può avere l’opportunità di conoscere altri prodotti locali. La frantumazione delle olive, un tempo era fatta per mezzo di macine di pietra, mentre oggi è fatta meccanicamente, ma ciò non influisce sulla qualità del prodotto, anzi, ne facilita la fermentazione e ne diminuisce il deposito dei residui della lavorazione. L’imbottigliamento è effettuato meccanicamente ed in quantità limitata per la poca divulgazione del prodotto a livello nazionale ed internazionale.