Storia Lampedusa è stata luogo di sosta per Fenici, Greci, Romani e Arabi che hanno lasciato tracce ben evidenti del loro passaggio. I Romani sfruttarono Lampedusa per impiantarvi uno stabilimento per la lavorazione del pesce e per la produzione del garum,

una salsa di pesce molto diffusa in età imperiale. Gli Arabi sono coloro che lasciarono più impronte su quest'isola perché la utilizzarono come approdo nel corso delle loro scorribande piratesche, anche molto tempo dopo la cacciata ufficiale dalla Sicilia.

Successivamente, per un lungo periodo, l'isola rimase in tranquilla attesa di nuovi abitanti. Nel 1630 Giulio Tomasi Principe di Lampedusa e Linosa, avo dell'autore de Il Gattopardo, fu insignito dal re di Spagna di questo titolo nobiliare. Nel 1760 fu colonizzata da sei francesi seguiti, dopo sedici anni, da un nucleo familiare maltese. In seguito fu un susseguirsi di piccoli gruppi di agricoltori capeggiati ora da maltesi ora da inglesi. Anche i Russi, con il principe Grigori Alexandrovich Potemkin tentarono l'acquisto dell'Isola per poter insediarvi una colonia di sudditi della zarina. Un secolo dopo, la famiglia Tomasi chiese ai Borbone un congruo finanziamento per poter condurre sulle isole dell'arcipelago le opere necessarie al ripopolamento. Nell'800 i Tomasi cedettero le Pelagie a Ferdinando II di Borbone. Il sovrano non fece un acquisto avventato e riuscì a rendere attivo e produttivo l'arcipelago insediandovi circa 150 abitanti di Pantelleria che utilizzarono anche a Lampedusa i dammusi, tipiche costruzioni della loro isola.

Nel 1861 gli isolani divennero sudditi del Regno d'Italia che vi impiantò nel 1872 una colonia penale, poi soppressa nel secolo successivo.

La seconda guerra mondiale

Durante il decennio antecedente la seconda guerra mondiale, l'isola fu fortificata e dotata di numerose batterie navali e antiaeree, per la difesa e per la sua importante posizione strategica al centro del Mediterraneo, in una zona di massimo transito dei convogli.

Il Regio Esercito presidiò l'isola per diversi anni anche durante la guerra, mantenendola come postazione avanzata nel Mediterraneo a favore delle forze dell'Asse. Fino al 1943, quando durante l'Operazione Corkscrew, ovvero le azioni militari precedenti allo sbarco alleato in Sicilia, gli alleati attaccarono e in breve tempo occuparono l'isola.

Negli anni sessanta, dopo decenni di attesa, Lampedusa fu collegata dalla linea telefonica con la terraferma e vi fu costruita una centrale elettrica e un aeroporto civile.

La stazione LORAN

Nella parte occidentale dell'isola è presente una installazione militare. La base NATO, gestita da personale statunitense della United States Coast Guard sino al 1994, era sede di uno dei trasmettitori del sistema di radionavigazione LORAN ed era integrata in una rete di installazioni simili poste a Estartit in Spagna, Kargaburan in Turchia e Sellia Marina in Calabria a supporto della navigazione nel Mediterraneo. La stazione trasmittente, divenuta operativa nel 1972, era caratterizzata da una antenna alta 190,5 m.

Il 15 aprile 1986, le forze armate libiche del colonnello Gheddafi lanciarono due missili SCUD. I missili caddero ad appena due km dalle coste lampedusane. La rete LORAN per il Mediterraneo è attualmente inattiva e la base militare è stata restituita alle Forze armate italiane ed è sede di installazioni radar.

Nel marzo 2011 la ex base Loran è stata utilizzata per ospitare donne e minori extracomunitari sbarcati clandestinamente sull'isola.

Ponte tra Europa e Nord Africa

Per la sua posizione tra le coste nordafricane e il sud d'Europa, l'isola nell'ultimo decennio è divenuta una delle principali mete delle rotte dei migranti africani nel Mediterraneo. È stato costruito un centro di accoglienza temporanea, gestito dal ministero dell'Interno, che provvede all'identificazione dei migranti e al loro trasferimento. Soprattutto nel periodo estivo migranti e rifugiati, partiti dai porti tunisini e libici, approdano sulle coste di Lampedusa e Linosa, o vengono soccorsi in mare dalle motovedette della Guardia Costiera e/o della Guardia di Finanza.

"Porta di Lampedusa - Porta d'Europa", opera di Domenico Paladino inaugurata nel 2008.

Il massimo si raggiunse tra marzo e aprile 2011 quando furono 6.500 i migranti presenti sull'isola, a fronte di circa seimila abitanti.[3]

L'8 luglio 2013, Papa Francesco ha compiuto a Lampedusa il suo primo viaggio apostolico, sul tema dell'accoglienza dei migranti.[4][5][6]

Il 3 ottobre 2013 un'imbarcazione carica di migranti naufraga a poche miglia dall'imboccatura del porto causando 366 morti e oltre 20 dispersi.

Società

Porta sulle rotte degli emigranti

Il 28 giugno 2008 è stata inaugurata a Lampedusa la Porta di Lampedusa - Porta d'Europa, opera d'arte di Mimmo Paladino dedicata agli emigranti morti e dispersi in mare. I promotori del progetto sono Amani Onlus, Alternativa Giovani di Lampedusa e Arnoldo Mosca Mondadori.

Persone legate a Lampedusa

Infrastrutture e trasporti

Sull'isola sono presenti solo strade comunali e trazzere in sterrato. La strada comunale più importante è la Via Grecale che passando per il Borgo Cala Creta collega l'abitato di Lampedusa, che si trova a sud, con la punta nord-orientale dell'isola dove si trova il Faro di Capo Grecale. Per gli spostamenti est-ovest è presente la Strada di Ponente che correndo lungo la costa meridionale collega il paese con l'estremità occidentale dell'isola. Altre comunali costeggiano la costa settentrionale o si diramano dal paese.

Porti

  • Porto di Lampedusa, principale approdo dell'isola è formato da tre cale naturali, la Cala Palme a levante, la Cala Salina al centro e la Cala Guitgia a ponente. Due delle cale, quella centrale (Porto Nuovo) e quella di levante (Porto Vecchio), sono state banchinate e vengono usate per l'ormeggio di pescherecci e imbarcazioni da diporto. Nella cala di levante si trova anche il Molo Cavallino Bianco per l'attracco dei traghetti della Siremar che svolgono servizi giornalieri per Linosa e per Porto Empedocle che è raggiungibile in 8 ore. A causa dei forti venti e del mare mosso, nei mesi invernali i collegamenti marittimi con Lampedusa spesso vengono interrotti mentre nei mesi estivi, da luglio a settembre, i collegamenti con Linosa e la Sicilia sono assicurati anche da aliscafi con servizio bigiornaliero.
  • Molo di Cala Pisana, costruito nella località omonima è stato ufficialmente inaugurato il 22 settembre del 2010[7]. È il secondo approdo di Lampedusa costruito come alternativa al porto principale per le giornate con venti di Libeccio che rendono difficoltoso l'approdo ai natanti. È composto da un molo costruito sulla sponda meridionale della cala che permette l'attracco anche di grandi navi come la Palladio che svolge il servizio con la Sicilia, e la Clodia[8] e la Excelsior[9] che vi stazionarono il 3 aprile 2011 per l'emergenza dei migranti nordafricani.

Aeroporto

Dall'Aeroporto di Lampedusa il collegamento aereo è garantito tutto l'anno per gli aeroporti di Palermo e Catania. Essendo questi servizi delle tratte sociali per questi due collegamenti i lampedusani usufruiscono di tariffe agevolate[10]. Durante i mesi estivi diversi operatori turistici organizzano voli charter dalle principali località italiane.

Cultura: Letteratura

Nel 2009 è stato pubblicato il romanzo di Elvira Siringo La zia di Lampedusa un giallo ambientato nelle isole Pelagie che costituisce solo lo strato esteriore dentro il quale si muovono, intrecciandosi, il dramma degli isolani trascurati, spesso dimenticati, dallo Stato e il dramma dei naufraghi, analogamente trascurati e dimenticati dal mondo. Una vicenda che mette in risalto la suggestiva cornice naturale e la generosa ospitalità degli abitanti. Si conclude con l'auspicio che la "terra di mezzo" sia luogo di incontro e non più di scontro fra i due mondi, l'Europa e l'Africa, distinti ma sfumati l'uno verso l'altro in un abbraccio di pace universale.

Cinema

Nel 2002 sull'isola è stato girato il film Respiro, con l'attrice Valeria Golino e la regia di Emanuele Crialese[11].

Nel 2009 è stato girato il film L'ultima estate, con Roberto Farnesi, Daniela Poggi e la regia di Eleonora Giorgi.

Si svolgono a Lampedusa due festival cinematografici: il Lampedusa In Festival, organizzato dall'associazione locale Askavusa in collaborazione con diverse realtà nazionali ed internazionali, e Vento del Nord, organizzato da Massimo Ciavarro e Laura Delli Colli.

O' Scià

Nel mese di settembre, a partire dal 2003 si tiene sull'isola un concerto-evento dal nome O' Scià, organizzato da Claudio Baglioni, con numerosi ospiti italiani e stranieri, per aumentare la sensibilizzazione sul problema dell'immigrazione irregolare.