StoriaNata come zona portuale dell'antica Girgenti, oggi Agrigento, con il nome di Marina di Girgenti, dal XV secolo era il luogo di commercio dei cereali di tutta la zona. Tra il 1549 e 1554 per ordine del viceré Vega venne restaurata la Torre del caricatore di Girgenti, come era nota in antichità in quanto probabilmente già esistente prima del periodo angioino. Essa faceva parte del sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia, costruite su indicazione dell'architetto fiorentino Camillo Camilliani con lo scopo di difendere le attività commerciali dagli attacchi dei pirati saraceni. Vista la sua importanza fu sempre oggetto di restauri significativi, il più importante fu forse quello promosso dall'imperatore Carlo V, per cui la torre è più nota localmente come Torre Carlo V. Nel 1749 fu iniziata la costruzione del primo molo, grazie a Carlo III e all'intervento del vescovo Lorenzo Gioeni, completata solamente nel 1763.Nel 1853 il borgo ottenne l'autonomia divenendo capoluogo di decurionato come Molo di Girgenti. Successivamente, nel 1863, il paese cambiò nome in Porto Empedocle per ricordare il celebre filosofo agrigentino Empedocle. Nel 2003 il comune ha deciso di adottare Vigàta come secondo nome della località, in omaggio al paese immaginario del personaggio letterario Salvo Montalbano, ideato dallo scrittore locale Andrea Camilleri. Tale decisione è stata revocata nel 2009. Il 12 dicembre 2009, con Decreto del Presidente della Repubblica è stato conferito a Porto Empedocle il titolo di Città. Oggi Porto Empedocle costituisce una delle più importanti realtà economiche della provincia di Agrigento. Il suo porto, che è anche porto del capoluogo Agrigento, assicura il collegamento con le Isole Pelagie.Ferrovia

Porto Empedocle è stata, a partire dalla metà dell'Ottocento, punto d'approdo per il traffico ferroviario proveniente dall'entroterra siciliano. Al porto, in particolare, giungevano grandi carichi di zolfo e sale. Nel Novecento fu la Montecatini a movimentare il traffico merci tra il porto ed il resto della provincia.

Lo scalo principale della città è la stazione di Porto Empedocle centrale, capolinea fino al 1978 della linea a scartamento ridotto Porto Empedocle - Castelvetrano.

La città aveva altre tre stazioni ferroviarie oltre a quella principale: la Stazione di Porto Empedocle Succursale, in prossimità del porto, "Porto Empedocle Cannelle" a pochi metri dalla torre Carlo V e "Porto Empedocle Punta Piccola", nell'omonima località.

Con la chiusura della linea a scartamento ridotto per Castelvetrano, il traffico ferroviario è limitato ai soli treni speciali organizzati dall'associazione "Ferrovie Kaos" che ha in custodia una parte dell'area ferroviaria empedoclina,in realtà si tratta di pochissime centinaia di metri recintati ed inaccessibili ai cittadini; di treni attivi neanche l'ombra. solo poche carcasse abbandonate di vagoni che non potranno mai muoversi in quanto la ferrovia è inesistente in quanto ricoperta da palazzi e strade. Le "Ferrovie Kaos", in collaborazione con Trenitalia e con la Regione Siciliana, hanno istituito degli speciali convogli, non treni, (Akragas Express) tra Porto Empedocle - Agrigento Centrale e tra Porto Empedocle e Canicattì nei mesi estivi e durante la sagra del mandorlo in fiore, che ha sede nel capoluogo.

Cultura

Personalità legate a Porto Empedocle[modifica

Amministrazione

Amministrazioni precedenti[modifica

  • Alfonso Inclima (dal 1944 al 1952)
  • Giuseppe Sinesio (dal 1952 al 1969)
  • Carmelo De Leo (dal 1969 al 1970)
  • Salvatore Sciangula (dal 1975 al 1977)
  • Giuseppe Caruana (dal 1980 al 1981)
  • Domenico Ferrara (dal 1983 al 1985)
  • Giuseppe Sinesio (dal 1985 al 1989)
  • Antonio Sinesio (dal 1989 al 1993)
  • Carmelo Gibilaro (dal 1993 al 1995)
  • Orazio Guarraci (dal 1996 al 2001)
  • Salvatore Lauricella (Commissario temporaneo) (2001)
  • Paolo Ferrara (dal 2001 al 2006)
  • Calogero Firetto (dal 2006)
Monumenti e luoghi d'interesse
  • Chiesa Madre, dedicata al Santissimo Salvatore, a San Gerlando e all'Immacolata
  • Torre Carlo V
  • Chiesa San Gerlando (ex chiesa madre, oggi sconsacrata e divenuta auditorium)
  • Chiesa Maria Santissima del Carmine (altipiano Lanterna)
  • Chiesa di Santa Croce
  • Chiesa cristiana evangelica via Diaz Assemblee di Dio in Italia
  • Teatro Empedocle
  • Palazzo della Guardia Costiera
  • Palazzo di Città
  • Villa Romana
  • Monumento ai caduti delle guerre mondiali
  • Monumento ai caduti del mare
  • Stazione-Museo di via Lincoln ( non accessibile )
  • Monumento a Luigi Pirandello
  • Busto del filosofo Empedocle sito nell'omonima piazza
  • Statua del commissario Montalbano
  • Busto di Luigi La Porta
EventiFesta della Madonna del Carmine Dal 1863 si celebra la Festa della Madonna del Carmine, protettrice di Agrigento e quindi anche di Porto Empedocle, che dal capoluogo prese origine; essa è la più antica manifestazione del paese. L'evento ha la durata di tre giorni: il venerdì, il sabato e domenica successivi al 16 luglio.Festa del mare Dal 1955, alla festa della Madonna del Carmine è abbinata una Festa del mare, che comprende la varchiata a mari, ossia una animata processione a mare al seguito dell'imbarcazione recante la sacra effigie della Madonna del Carmine; il percorso è illuminato da fiaccole multicolori e dal suono delle sirene delle navi. La festa comprende anche i tradizionali giochi a mari (giochi a mare), tra cui l’antenna a mari (in cui si deve afferrare una bandiera fissata all'estremità di un’asta insaponata e fissata sulla poppa di un peschereccio) e la Padellata, ossia la frittura in un'enorme padella di pesci poi distribuiti gratuitamente alla popolazione. Al termine della festa la folla rientra insieme all'effigie sacra nella Chiesa Madre