ARCHITETTURE CIVILI Eretto nel 1380, il castello dei conti Luna, che si trova nella parte orientale di Sciacca, comprende la cinta muraria, la torre grande e quella cilindrica, ed il Palazzo del Conte. La cinta è formata da alte mura che servivano alla difesa. Della grande torre a pianta quadrangolare rimane la base, mentre la torre cilindrica che si presenta a due piani, si conserva ancora.

Rimane ben poco invece del Palazzo del Conte, dalle cui finestre si può ammirare un bel panorama di Sciacca. L'architettura trecentesca è molto interessante. Del Castello Vecchio sono rimaste poche tracce: l'ingresso del Cortile. Pregevoli sono invece le costruzioni civili: Palazzo Amato nell'omonima via del XIII secolo; Palazzo S. Giacomo Tagliavia, XV secolo, con le sue facciate in stile impero sul Corso Vittorio Emanuele e in Via Licata e con quella forse più ricca di fascino rivolta a levante sulla Piazza S. Fricia in stile neogotico opera dell'architetto Gravanti; Palazzo Arone di Valentino sempre in Corso Vittorio Emanuele del XIX secolo; Palazzo Bertolino-Tommasi dalla candida facciata neoclassica opera dello stesso architetto Gravanti in Corso Vittorio Emanuele; Palazzo Ventimiglia nel Vicolo Gino del XV secolo; Palazzo Graffeo o Grifeo nel Vicolo Orfanotrofio del XVIII secolo; Palazzo Inveges nell'omonima piazza del XVII secolo; Palazzo Maurici in Piazza Scandagliato del XVIII secolo; Palazzo Ragusa in via Licata del 1770; Palazzo Perollo in via Incisa del XV secolo e Palazzo Steripinto o Sortino in via Gerardi del XVI secolo, esempio d'arte spagnola. Particolare attenzione meritano le torri: la Torre Campanaria si trova nella salita di San Michele a poca distanza dalla Chiesa di San Michele, risalente al 1550. La Torre medievale si trova all'angolo della via Molinari e risale al XV secolo. La Torre del Pardo si trova in via Incisa e risale al XV secolo. A poca distanza da Sciacca si trova il cosiddetto Castello Incantato. Trattasi di teste scavate e scalpellate nella roccia ad opera di un artista contadino, Filippo Bentivegna, vissuto tra il 1888 e il 1967. Le sue sculture sono tutte diverse e raffigurano personaggi famosi e non, a cui dava anche un nome e che, nel suo immaginario, rappresentavano i sudditi del regno che egli aveva creato e di cui era il “Signore”; alcune sue opere si conservano presso il Museo dell'Art Brut di Losanna. In piazza Duomo si trova la Casa Museo Scaglione, che conserva oggetti artigianali, ceramiche, tele ed oggetti vari d'inestimabile valore. Il Bastione di Sant’Agata si trova in Piazza Mariano Rossi.

TRADIZIONI E FOLCLORE

CARNEVALE FESTA DELLA MADONNA DEL SOCCORSO 

 Una delle più importanti ricorrenze religiose di Sciacca è la festa della Madonna del Soccorso, patrona del paese, celebrata il 2 febbraio e il 15 agosto. La festa, di interesse anche antropologico oltre che religioso[3], nasce nel seicento in seguito ad una epidemia di peste, e la leggenda racconta che la statua della Madonna sia stata ritrovata in mare e portata in processione dai pescatori.

ARTIGIANATO

Per quanto riguarda l'artigianato, le ceramiche rappresentano pure una fonte di reddito non indifferente per l'economia della città. La ceramica, divenuta D.O.P., rappresenta il fiore all'occhiello della produzione artistica ed artigianale della ridente cittadina; note in Italia e all'estero, le sue maioliche sono in crescita anche agli esperti artigiani saccensi nelle cui botteghe hanno saputo realizzare opere d'elevato valore artistico. Piatti, vasi, anfore, statue, piastrelle e oggetti vari fanno bella mostra nei numerosi negozi del centro storico. I forni antichi, recentemente scoperti, fanno pensare che l'arte della ceramica a Sciacca abbia avuto inizio dal Trecento, se non prima. Tale attività fu continuata ed ampliata nei secoli successivi. Le sue numerose fornaci sono anche la testimonianza che la sua ceramica dominava i mercati della Sicilia occidentale e veniva esportata altrove. Nel XVI secolo molte mattonelle di Sciacca furono destinate ad abbellire tanti monumenti.

TURISMO

Le terme, il carnevale ed il mare sono i settori chiave per lo sviluppo turistico del paese. Grazie soprattutto al suo mare ed ai suoi lidi, la città sta vivendo quello sviluppo tanto sospirato che promette bene per un futuro migliore. Ad est il primo lido che s’incontra è quello dello Stazzone, un mare pieno di scogli e un'acqua limpida. Poi i lidi della Tonnara e della Foggia presentano fondali prevalentemente sabbiosi. In località San marco, Renella e Maragani s’alternano insenature ora rocciose ora sabbiose, ma che vengono considerate dai sub e dai bagnanti veri paradisi. Ad ovest si trova la spiaggia di Sovareto con sabbia finissima, quella di San Giorgio, Timpi Russi e Macauda. Le tradizioni popolari fanno tesoro delle feste religiose, delle sagre e del teatro popolare. Anche queste sono divenute un richiamo turistico non da poco. Tra le feste religiose, è particolarmente importante le feste dell'Ascensione e di Pasqua, la festa campestre di San Calogero sul Monte Cronio e la festa di Mezz’agosto. Fra le sagre va ricordata quella del mare, che sin dal 1920 ha avuto svolgimento continuativo al porto, quasi sempre tra la fine di giugno e i primi di luglio. In quest’occasione la statua di San Pietro viene portata in processione in mare, seguita da una lunga fila d'imbarcazioni. Poi sul piazzale viene sistemata una grande padella con oltre cinquecento litri d'olio per soffriggere oltre cento cassette di gamberi. Tutti i presenti sono invitati alla grande frittura che viene consumata con pane e vino locale, a spese della Cooperativa dei pescatori, comprendente un migliaio di soci. Il teatro popolare trova posto nell'Estate Saccense, una rassegna di spettacoli d'operetta, prosa ed arte varia.

STAZZONE

Antico litorale saccense, un tempo località marittima, balneare e commerciale, oggi si distingue per un'alta concentrazione di residenze estive e di locali di ristorazione e divertimento. Storicamente, nei locali degli attuali pubs, pizzerie e salegiochi sorgeva l'antico mulino "Cuore" per la produzione di cereali coltivati direttamente nei territori circostanti ed esportati attraverso il mediterraneo. Alla fine degli anni '60 l'antico mulino veniva distrutto da un incendio doloso appiccato da ignoti. L'economia saccense decadde e subì un cambiamento lasciando campo al settore ittico-conserviero. Sorsero e si svilupparono le prime industrie di questo settore, e negli anni '80 al posto del vecchio mulino dato alle fiamme venne edificato un complesso edile destinato a scopi residenziali e commerciali. (sciacca/2 fine)