STORIA PREISTORIA Le origini di Centuripe sono remotissime, testimoniate da resti di tombe dell'età del bronzo e affondano le loro radici ad oltre 4000 anni fa, quando l'isola era abitata dai Sicani. Sia Tucidide che Polibio ricordano la presenza nella penisola italiana di popoli, chiamati col nome di Ausoni, Enotri o Morgeti che risultano presenti anche in Sicilia.

Si ritiene che un secolo prima della fondazione di Roma i Siculi, popolazione d'origine Osco-Umbra che emigrò in Sicilia probabilmente in epoca anteriore al X secolo a.C. scelsero il luogo, in posizione militarmente inespugnabile, per edificarvi la cittadina. L'esistenza di un legame tra i popoli protolatini e i Siculi è confermata da un'iscrizione oggi ritenuta la più importante nella comprensione delle origini dei Siculi, contenuta su un famoso askoi centuripino del VI secolo a.C. L'iscrizione contiene inequivocabili elementi di stretta affinità con la lingua latina.

ETÀ ANTICA La città lentamente divenne ellenizzata (chiamandosi Kentoripa in greco antico) e prosperò nel periodo greco alternando periodi di tirannia a periodi di libertà. Nella seconda metà del IV secolo a.C., si sviluppò un'importante officina di produzione ceramica artistica con un grande repertorio figurato caratterizzata da un particolare gusto per il cromatismo. Nel secolo successivo la produzione raggiunse alti livelli; si producevano vasi di grandi dimensioni policromici e con decorazioni plastiche riportate. Ma sarà il III secolo a.C. il momento della ricchissima produzione di statuette fittili in terracotta dette tanagrine, per decorazioni funerarie, la cui grazia e ricercatezza di soggetti, come eroi, dei e animali varrà a Centuripe il titolo di Tanagra della Sicilia. Due bellissimi esemplari si trovano nel Museo Pepoli di Trapani. L'importanza raggiunta dalla città è dimostrata anche dalla ricca produzione di monete del periodo. Verso il 404 a.C. Centuripe cadde sotto la tirannia di Damone alleato di Dionisio I di Siracusa; Nel 368 prese il potere Nicodemo e governò fino al 339 a.C., anno in cui il siracusano Timoleone lo costrinse a fuggire. Ventisette anni dopo la città cadde sotto il brutale controllo del tiranno siracusano Agatocle. Lekanis centuripino al museo di Dusserldorf Nel 263 a.C. i consoli romani Marco Valerio Flacco e Marco Ottacilio iniziarono la campagna contro i Cartaginesi; Centuripae si sottomise spontaneamente e venne dichiarata città libera ed esentata da qualunque tassa, come dichiara Cicerone nelle sue Verrine. Da questo momento conobbe un grandissimo sviluppo e divenne una delle più importanti città romane della Sicilia. Lo attestano sia le dichiarazioni di Cicerone, forse un po' troppo enfatiche, che la grande quantità di vasellame e gli imponenti resti monumentali. Interessante una iscrizione in greco del II secolo a.C. con il racconto di una missione diplomatica centuripina a Roma e a Lanuvio e una parte del trattato con Lanuvio con cui risulta gemellata per le comuni origini. Nel 30 a.C. Sesto Pompeo la prese d'assedio e la distrusse per la sua fedeltà ad Ottaviano, ma questi la fece ricostruire e diede ai suoi abitanti la cittadinanza romana. La Centuripe di età romana imperiale è quella che ha lasciato i resti monumentali più imponenti. Grandiosi resti monumentali, un ricco complesso di sculture, numerose iscrizioni: tutta una serie di elementi sembrano segnare i successi di una famiglia locale che nel II secolo è arrivata ad esprimere un console, a sua volta figlio di uno dei componenti dell'entourage dell'imperatore Adriano. Una grande quantità di resti monumentali sono andati perduti per sempre a causa dell'incuria del passato e del sistematico depredamento che ha rifornito collezionisti e raccolte di ogni dove. Oggi rimangono, il Tempio degli Augustali del I-II secolo che si affacciava, sopraelevato, su una via colonnata e due tombe monumentali a torre, la Dogana, di cui è visibile solo il piano elevato e il castello di Corradino. A nord-ovest del paese, in contrada Bagni, una strada lastricata conduce ai resti di un Ninfeo, sospeso sul vallone del torrente sottostante, di cui rimane una parete in mattoni con cinque nicchie, resti di una vasca di raccolta delle acque e parti dell'acquedotto. Inoltre reperti dall'VIII secolo a.C. al Medioevo come le statue provenienti dal tempio degli Augustali, riferibili a imperatori e familiari, una testa dell'imperatore Adriano appartenuta a una enorme statua di almeno 4 metri, due urne funerarie della famiglia degli Scribonii, terrecotte di produzione locale dal III al I secolo a.C. oltre a tante maschere teatrali. Notevoli sono le emissioni monetali di età romana repubblicana.

ETÀ MEDIEVALE Le sorti della città seguirono quelle dell'impero romano. Verso il Mille venne assediata dai Saraceni che uccisero 40 monaci basiliani dell'omonimo convento; la conquista normanna portò solo un breve periodo di pace nel quale la città rifiorì. Venne distrutta, in periodo svevo nel 1232, da Federico II che ne deportò gli abitanti ad Augusta e poi ancora, tra il 1267 e il 1270, nuovamente assediata ai tempi di Corradino di Svevia dagli Angioini che espugnatala ne trucidarono gli abitanti. Centuripe fu poi distrutta, il sito venne dimenticato e rimase disabitato fino alla metà del XVI secolo. Nel 1408 un forte terremoto e una grande eruzione dell'Etna devastarono molte zone attorno a Catania per cui alcune famiglie si rifugiarono a Centuripe tra i resti della città distrutta e vi fissarono la propria dimora. ETÀ MODERNA Fu rifondata però solo nel 1548, e prese il nome di Centorbi, dai Moncada di Adernò, dei quali rimase feudo. Venne eretta la Chiesa Madre, completata però solo agli inizi dell'Ottocento. Nel 1628 Centorbi contava circa 800 abitanti.

ETÀ CONTEMPORANEA Nel XVII secolo la Sicilia passò sotto il dominio dei Borboni che, a partire dal 19 aprile 1819, adottarono un nuovo sistema amministrativo dividendo la Sicilia in sette province: Palermo, Messina, Catania, Girgenti, Noto, Trapani e Caltanissetta. Centorbi fu innalzato a capoluogo di circondario e furono posti sotto la sua giurisdizione Regalbuto, Catenanuova e Carcaci. Con l'arrivo di Garibaldi in Sicilia, nel 1860, anche i Centuripini accorsero volontari; una lapide ricorda che egli ebbe a definire Centuripe "balcone della Sicilia". La cittadina vide un periodo di relativa prosperità in concomitanza con lo sfruttamento delle miniere di zolfo presenti nel territorio ed oggi abbandonate. La popolazione raggiunse i 15.000 abitanti intorno agli anni venti ma con l'entrata in crisi dell'esportazione zolfifera siciliana, allora leader mondiale, iniziò la regressione demografica fino ai poco più di cinquemila abitanti odierni. Nel 1926 con provvedimento regio venne istituita la provincia di Enna e Centuripe venne aggregato ad essa con tutto il suo circondario. L'ultima distruzione dell'abitato si ebbe, a seguito dello sbarco degli alleati nell'Isola, nel 1943 quando subì duri bombardamenti e il 3 agosto, la sua occupazione da parte degli alleati obbligò la Wehrmacht ad abbandonare tutta la parte occidentale della Piana di Catania e della valle del Simeto.[4] Il museo archeologico L'immenso patrimonio di reperti archeologici che testimonia dello splendore passato oggi è tuttavia nella maggior parte fuori dalla propria sede disseminato com'è nei musei di Parigi, Berlino, Londra, New York, all'estero, e a Catania, Siracusa, Palermo, Trapani, Napoli, Roma e Milano.

MONUMENTI E LUOGHI D'INTERESSE 

ARCHITETTURE RELIGIOSE 

• Chiesa Madre Immacolata Concezione

• Chiesa di San Giuseppe

• Chiesa di San Gioacchino

• Chiesa di Sant'Antonio Abate

• Chiesa dell'Annunziata

• Chiesa di San Nicolò di Bari

• Chiesa di Sant'Agostino

• Chiesa del Crocifisso

• Chiesa del Purgatorio

• Chiesa del Sacro Cuore di Gesù

• Tempio degli Augustali

ARCHITETTURE CIVILI 

• Museo Civico di Centuripe, esistente sin dagli anni venti, ricollocato in una nuova e moderna sede nel 2000. Il Museo rappresenta una delle più importanti esposizioni di reperti romani della Sicilia, e conserva numerosi esempi di vasellameria e soprattutto pregiate opere scultoree d'età imperiale, con statue ben conservate e altri interessanti reperti del vicino bacino archeologico, con le Terme Romane.

SITI ARCHEOLOGICI 

Il passato importante di Centuripe è testimoniato dai numerosi siti di interesse archeologico un po' dappertutto sia nel centro urbano che nelle aree circostanti: Mausoleo Romano o Castello di Corradino

• Zona Acqua Amara: Resti termali di età ellenistico-romana

• Sorgiva Bagni: Resti termali di età romana

• Contrada Agliastrello: resti di abitato

• Contrada Bagni: Necropoli

• Contrada Casino: Necropoli

• Contrada Cuba a Muglia: Insediamento e necropoli di età preistorica dall'età neolitica al Bronzo antico

• Contrada Difesa: antiche fornaci per ceramica

• Contrada Piano Pozzi: Resti di abitato

• Frazione Carcaci : Necropoli rupestre; resti dell'età del bronzo; strutture di età romana

• Castellaccio: fornace ellenistica; resti di castello medioevale

• Castello di Corradino: Mausoleo romano

• Monte Calvario - Resti di abitato

• Fondo Castiglione Muro d'argine

• Fondo Testai: cisterna antica

• Gelso: resti di abitato

• Monte Porcello: Resti di abitato greco-ellenistico

• Mulino Barbagallo: Complesso monumentale (antica sede degli "Augustali") con statue marmoree di Augusto, Druso, ecc.

• Panneria: casa ellenistica

• Piano Capitano: Necropoli

• Strada Provinciale Catenanuova - Centuripe: antica fornace

• Strada Comunale Panaria - Casa delle maschere e resti di abitato

• Vallone Difesa: localizzazione dell'antico ginnasio NEL CENTRO URBANO:

• Centro ellenistico-romano con mura, abitato e fornaci.

• Chiesa del Crocifisso: strutture ellenistico-romane con mosaico "stanze antiche"

• La Dogana:Fontana-cisterna di età romano-imperiale (continua/1)