Tratto da una ricerca su vikipedia - Villarosa è un comune italiano di 5.059 abitanti della provincia di Enna in Sicilia. Centro agricolo posto nel cuore della Sicilia centrale, Villarosa si distingue per la coltivazione di grano, olive e mandorle,

prodotti che si possono apprezzare nell'annuale festività della Madonna della Catena che si tiene l'8 settembre.

A causa della crescente disoccupazione che ha attanagliato il Mezzogiorno, la cittadina è stata colpita da un repentino fenomeno di emigrazione durante il secolo XX. Gli emigranti hanno raggiunto località di tutti i continenti, in particolar modo la cittadina belga di Morlanwelz, gemellata con Villarosa dal 2002.

Storia

Qui, propugnando la redenzione di Roma,
Giuseppe Garibaldi, apostolo leggendario di libertà
il dì XII agosto MDCCCLXII
arringò il popolo di Villarosa alla grande impresa gli animosi incitando.
 »

(Lapide in ricordo del passaggio di Giuseppe Garibaldi)

In origine il paese aveva il nome di San Giacomo di Bombinetto.

Nel 1761 venne modificato in Villarosa in omaggio alla pittrice Rosa Ciotti. Rosa Ciotti fu la figlia del pittore Francesco Ciotti da Resuttano - i suoi dipinti sono presenti nella chiesa ed Monastero di Santa Maria del Popolo (1739) e nella chiesa di San Francesco D'Assisi (1706) di Enna. La piazza ottagonale Vittorio Emanuele è ispirata alla piazza Vigliena di Palermo (Quattro Canti). La sua planimetria ottagonale è stata disegnata da Rosa Ciotti, che fu autrice di un singolare piano regolatore (che prevede la dislocazione delle strade in modo perpendicolare) il quale venne favorevolmente accettato dai cittadini. Tale dislocazione, seguendo le due vie principali (corso Garibaldi e corso Regina Margherita), suddivide il paese in 4 zone, dette quartieri o rioni, denominate Sant'Anna, Porta Palermo, Calvario e Segrezia. Nel dopoguerra i nomi furono convertiti rispettivamente in Cavour, Procida, Meli e Lincoln; tuttavia queste denominazioni sono quasi del tutto sconosciute.
L'attuale centro nacque grazie all'opportuna licentia populandi, datata 1762, ad opera del nobile duca Placido Notarbartolo. Fu sempre centro economico molto attivo, in particolare nel XIX secolo quando vennero attivate le numerose miniere di zolfo e sali potassici presenti su tutto il territorio. In seguito il comune divenne autonomo.

Cultura

« Piccolo paese, grande cuore. Vibrante. (Roy Paci)

Essenzialmente due nomi hanno caratterizzato la cultura villarosana: uno è quello dello scrittore Vincenzo De Simone che, nonostante abbia passato quasi tutto l'intero arco della propria vita a Milano, portò la Sicilia sempre nel cuore e scrisse apprezzati volumi di liriche dialettali, come Bellarosa e Terra Amurusa. Il secondo è Carlo Maria Falzone, che fu notaio "di multiforme ingegno" perché, oltre a scrivere opere professionali come "Il dizionario del notariato", creò un nuovo sistema di scrittura stenografica nonché un nuovo metodo per suonare la fisarmonica "a piano", realizzò un originale calcolatore manuale e si interessò ad una nuova lingua internazionale, chiamata ido, di cui approntò una speciale applicazione alla lingua italiana.

Villarosa ha dato i natali a Francesca Marinaro, senatrice del PD nella XVI Legislatura ed eurodeputato nella II Legislatura tra le file del PCI.

Alla cittadina dell'ennese è stata recentemente intitolata una canzone, Villarosa, di Claude Barzotti, cantautore belga di chiare origini siciliane e in cima alle classifiche del suo paese.

Nel 1978 ad opera della cooperativa Vie Nuove fu fondata una delle prime radio libere siciliane: Radio Attiva. La radio, molto attiva sui temi sociali e di lotta alla criminalità mafiosa, divenne un punto di riferimento di tutto il centro Sicilia per gli appuntamenti culturali rappresentati dalle serate in musica, teatro e cinema. Dalle ceneri di Radio Attiva nel 1980 nacque il primo circolo ARCI con annesso pub di Sicilia chiamato "Arcipicchio". Il circolo Arcipicchio divenne negli anni ottanta il più importante centro siciliano di diffusione e promozione culturale e politica. Il circolo chiuse nel 1988. Affiancata a Radio Attiva, anche se di vedute diverse, nasceva La Vostra Radio 104.500 FM stereo. Chiuse anch'essa verso il 1990 quando coloro che la gestivano, per motivi di lavoro, lasciarono Villarosa. Per i curiosi, Radio Attiva era situata al convento dei Cappuccini. I soci realizzarono anche una piccola sala cinematografica nella quale erano proiettati dei film per tutti. Nel 1979 nasce anche Radio Villarosa Uno, 93,500 MHz, soppianta, nell'ascolto, le altre emittenti cittadine, e vola con successo nell'etere fino al 1987.

Monumenti e luoghi d'interesse

Per quanto riguarda i monumenti, è importante ricordare la chiesa madre di San Giacomo costruita nel 1763, dedicata a san Giacomo Maggiore. Rilevanti sono pure il palazzo Sant'Anna, il palazzo Stanzie, il palazzo Notarianni, il palazzo Ducale e l'ex convento dei Cappuccini del XVIII secolo.

Architetture religiose

Architetture civili

Altro

  • Museo d'arte mineraria e civiltà contadina presso la stazione ferroviaria (Villarosa Scalo) e il Cimelio delle Acque, sorti grazie all'intraprendenza dell'attuale capostazione, Primo David, che ha evitato nel corso degli anni novanta la chiusura della stazione.
  • Museo della memoria presso la Villa Lucrezia
  • Monumento ai caduti
  • Villa Lucrezia, dedicata alla moglie di Pietro Deodato di Villarosa donna Lucrezia Brucato da Alimena.
  • Busto del poeta Vincenzo De Simone presso la villa comunale omonima
  • Busto di Baden-Powell presso il parco giochi omonimo

Istituti

Miniere di zolfo

A Villarosa si trovano le seguenti miniere di zolfo:

Gli appuntamenti

  • Riti della Settimana santa
  • Festa di San Calogero: 18 giugno
  • Festa patronale - San Giacomo: 8-9-10 agosto
  • Festa della Madonna della Catena: 8 settembre
  • Festa della Madonna delle Grazie: Seconda domenica di ottobre
  • Festa di S.Barbara (Protettrice dei minatori): 4 dicembre
  • Festa dell'Immacolata Concezione: 8 dicembre
  • Festa di S.Lucia: 13 dicembre
  • Festa di S. Anna: La festa di S. Anna si festeggiava la prima domenica di Settembre nella contrada Sant'Anna dove - così descriveva Vincenzo De Simone - "all’ombra del palazzo ducale i Bellarosani affogano le pene di un anno in un’ora di fuggevole ebbrezza" . Questa celebrazione mostrava "tutto il colore di un baccanale pagano con suoni e danze, crapule e libamenti". Nel cortile del Palazzo Sant'Anna si presentavano tavoli con salsicce arrostite e vino. Si celebrava con la corsa del Palio e si giocava; l'orchestra suonava, mentre si festeggiava la festa religiosa nella Chiesa di Sant'Anna - ormai un rudere. La statua di sant'Anna della chiesa di Sant'Anna si trova oggi nella chiesa di San Giacomo. Fino agli anni 40 si faceva una processione alla chiesetta Sant'Anna per chiedere la pioggia per la campagna.[5]

Economia

L'economia villarosana, storicamente, era basata fondamentalmente sul settore primario (olive, mandorle, frumento, pastorizia, estrazione mineraria di zolfo), adesso, dopo il collasso del settore estrattivo e la conseguente chiusura delle miniere, la competitività di Villarosa è notevolmente scemata, causando ovviamente il fenomeno dell'emigrazione.

Tuttavia, l'attività agricola dei viddani non tende a diminuire, come dimostra il fervente lavoro che anima i campi tra fine agosto (periodo adatto per la raccolta della mandorla), ottobre (per l'uva) e novembre (olive).

A supporto del lavoro nelle campagne, nei recenti anni, sono sorti a Villarosa ben due oleifici.

Sempre di recente, grazie ad una serie di finanziamenti pubblici sono sorte o quantomeno ampliate diverse imprese operanti nel settore della manifattura e dei servizi.

Persone legate a Villarosa