Aree naturali   Riserva Naturale Foce del fiume Platani La foce del fiume Platani e i terreni adiacenti, costituiscono la riserva naturale orientata (RNO). La riserva nel tratto di mare possiede la tipica vegetazione dunale.

È nell'interno si trovano Eucalipti, Acacie e Pini, che si sovrappongono a specie arbustive spontanee e una cospicua vegetazione mediterranea.

La riserva è stata istituita per tutelare il particolare ecosistema costiero e le numerose specie di uccelli come: l’airone cenerino, il gabbiano reale, l'airone rosso e il falco di palude. Il paesaggio della riserva è completato dalla meravigliosa falesia di Capo Bianco, roccia a picco sul mare, mentre sul pianoro sovrastante si possono ammirare i resti dell'antico teatro greco.

SIC Foce del Magazzolo e Foce del Verdura

Le aree della foce del fiume Verdura e della foce del fiume Magazzolo sono riconosciute come Sito di interesse comunitario (SIC).

Il Monte Sara

Nel territorio comunale di Ribera si può visitare l'Area attrezzata Monte Sara. Tra le innumerevoli varietà di vegetazione ricopre un particolare interesse per gli studi biologici la Palma nana di origine autoctona.

L'area attrezzata insiste all'interno di un bosco di pini ed eucalipti, con panche e tavoli in pietra locale per un totale di 480 posti a sedere, 10 punti cottura, un campo da bocce e vari servizi di utilità per i visitatori, che ne usufruiscono soprattutto in primavera ed estate[6]. Utili e decorative sono le fontanelle dalle quali sgorga acqua fresca proveniente da una sorgente naturale. Si adatta ad escursioni in mountain bike con una salita di circa 4 km con pendenza media del 6%.

Società

Etnie e minoranze straniere

Gli stranieri regolari residenti a Ribera al 31 dicembre 2013 erano 672, di cui 325 donne e 347 uomini. Rappresentano il 3,5% della popolazione residente, inferiore al dato nazionale che si attesta all'8,1%. Al 31 dicembre 2010 le comunità più rappresentate erano:

Religione

La religione maggiormente praticata è il cattolicesimo: Ribera, che fa parte dell'arcidiocesi di Agrigento, della zona pastorale di San Calogero e del vicariato nº13 di Ribera, ha conservato le proprie tradizioni religiose, ed in particolare il culto per la Pasqua. Sin dal 1644, il Santo Patrono della città è S. Nicola.

Oltre alla Chiesa cattolica, sono presenti oggi a Ribera più comunità evangeliche e la congregazione cristiana dei testimoni di Geova. Con l'accrescere dell'immigrazione di cittadini rumeni, è in aumento la presenza del culto ortodosso.

Tradizioni e folclore

Il 6 dicembre ricorrono i festeggiamenti in onore del Santo Patrono S. Nicola[13].

Pasqua

 

La Pasqua è la festa più attesa e partecipata dai Riberesi. La preparazione alla festa avviene già una settimana prima con la Domenica delle Palme, prosegue per tutta la Settimana Santa e culmina ne lu 'ncontru (l'incontro) nel giorno di Pasqua.

La domenica delle Palme

Nel giorno della Domenica delle Palme, in tutte le chiese di Ribera viene effettuata la benedizione dei ramoscelli di ulivo e delle palme intrecciate artisticamente e portate soprattutto da bambini. Tradizionalmente le palme ed i ramoscelli d'ulivo benedetti vengono conservati nelle abitazioni, come segno d'augurio e prosperità.

Settimana Santa

Nei giorni della Settimana Santa vengono allestite diverse manifestazioni. Nella giornata del Giovedì Santo i fedeli sono soliti effettuare il giro dei Sepolcri, delle visite per rendere omaggio agli altari preparati nelle varie Parrocchie riberesi.

Venerdì Santo

Nella giornata del Venerdì Santo viene commemorata la Passione e la Crocifissione di Gesù attraverso una processione che ha inizio verso le ore 11 e che vede la partecipazione di tutti i Sacerdoti delle Parrocchie di Ribera, dei rappresentanti delle istituzioni e delle autorità che, assieme a tanti fedeli, formano la cosiddetta "Condotta" che accompagna, al suono delle marce funebri intonate della banda musicale, l'urna contenente la statua del Cristo morto al Calvario, posto nella parte alta a nord della città, in prossimità del cimitero. Qui viene effettuata la Crocifissione di Gesù e viene celebrata una Messa all'aperto.
La statua del Cristo Morto resta in croce fino al tardo pomeriggio, quando viene riposto nell'urna ed assieme alla statua della Madonna Addolorata viene accompagnata a spalla dai fedeli fino alla Chiesa Madre, percorrendo tutto il corso principale della città con una processione molto partecipata chiamata la calata di la Cruci (la discesa dalla Croce).

In lingua siciliana ncontru significa "incontro" e nello specifico rappresenta quello tra la Madonna e Gesù Risorto nella domenica di Pasqua.

La manifestazione si svolge principalmente lungo il Corso Umberto I, cuore del centro storico riberese, che in mattinata si inizia a riempire di migliaia di persone, accorse a godersi lo spettacolo, prendendo d'assalto marciapiedi e balconi.

Mentre la banda musicale gira per il Paese e scoppiano primi botti dei fuochi d'artificio, iniziano a fare su e giù lungo il corso i gonfaloni (detti li pali), aste di legno a croce, alte e pesanti, che sorreggono un telone decorato con immagini sacre. Ogni gonfalone rappresenta un gruppo parrocchiale o un'associazione locale ed è sostenuto da più persone, dietro alle quali corrono gli altri appartenenti al gruppo al grido di "largo, largo!".

I vari gonfaloni formano un corte festante e assieme alla banda musicale si avviano verso la Chiesa di San Pellegrino, dove è custodita la statua di San Michele, che viene prelevata, portata a spalla e aggregata al corteo festante che prosegue per la Chiesa di San Giovanni Bosco, dove si aggrega anche la statua del Gesù Risorto e vengono esplosi i fuochi d'artificio.

Verso le 13.30, mentre la banda musicale esegue brani funebri, il simulacro della Madonna Addolorata, coperta da un mantello nero, in quanto non ha ancora appreso la notizia della resurrezione del Figlio, viene portato nella parte sud del corso Umberto I, davanti la Chiesa del Rosario.

Le statue del Cristo Risorto e di San Michele, assieme ai gonfaloni, vengono sistemati invece davanti la Villa Comunale, nella parte nord del corso Umberto I, molto distante dalla statua della Madonna.

Allo scoccare di un forte botto, dal corso Umberto I iniziano a scendere verso la Madonna i primi pali, portando la notizia della Resurrezione. La Madonna tuttavia non crede all'annuncio, e rimane coperta dal velo nero].

Tocca quindi alla statua di San Michele, scendere il corso e annunciare la notizia alla Madonna, attraverso tre solenni inchini. Dopodiché il simulacro di San Michele risale fino a metà corso (incrocio con Corso Margherita) dove nel frattempo è stata posizionata la statua del Cristo Risorto.

 

Quando la Madonna apprende definitivamente la notizia della resurrezione del figlio, esplode la festa e la felicità: il velo nero viene fatto volare via, scoppiano i fuochi d'artificio (la cosiddetta maschiata) e la banda musicale intona la tradizionale marcia della Pasqua di Ribera, una melodia allegra e sostenuta che caratterizza da sempre la manifestazione.

La Madonna viene quindi portata di corsa dal Figlio Risorto, accompagnata da centinaia di persone, disposte a gruppi da 7 a 10 persone, che saltando e ondeggiando, salgono per il corso.

Quando i due simulacri si trovano uno di fronte all'altro, vengono fatti saltare più volte per aria, come a rappresentare una danza, tocca quindi alla Madonna inchinarsi per tre volte davanti al Figlio Risorto, accompagnata dalla musica della banda musicale e dagli applausi festanti della folla.

In serata i tre simulacri vengono portati in processione per le vie della città, fino ad arrivare di nuovo al corso Umberto I, dove viene riproposta una versione ridotta di 'ncontru. I tre simulacri vengono quindi riposizionati nelle rispettive Chiese e la festa si conclude con il tradizionale spettacolo pirotecnico.

Festa di San Giuseppe

 

La festa di San Giuseppe ricorre il 19 marzo, per l'occasione viene allestita la "Straula", un carro trainato da un asino, su cui è costruita una torre rivestita di rami d'alloro e varie forme di pane; al centro di questa torre è collocato un quadro raffigurante S. Giuseppe.

Ogni quartiere di Ribera cerca di preparare altari in onore del Santo dove i fedeli si riuniscono per pregare. I festeggiamenti sono arricchiti dalle tavolate di S. Giuseppe, dove sono presenti piatti tipici che vengono offerti ai Santi, rappresentati in quel contesto dai tre figuranti che compongono la Sacra Famiglia.

Fiere

Durante il corso dell'anno vengono allestite 2 fiere cittadine:

  • Fera di settembre (fiera di settembre), della durata di tre giorni (7, 8 e 9 settembre), in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. delle Grazie ed allestita lunga la via Guglielmo Marconi, conosciuta anche come la strata di la fera (la strada della fiera);
  • Fera di li morti (fiera dei morti), della durata di due giorni (1 e 2 novembre), in occasione della commemorazione dei defunti ed allestita lungo il corso Umberto I, ovvero la strada della piazza principale della città.

Istituzioni, enti e associazioni

Ospedale F.lli Parlapiano

A Ribera ha sede l'Ospedale "Fratelli Parlapiano", facente parte dell'Azienda sanitaria locale Nº 1 di Agrigento. L'ospedale è stato fondato per volere dei fratelli Antonino e Carmelo Parlapiano, ultimato dal nipote Antonino Parlapiano Vella e inaugurato nel gennaio 1917 in una struttura in stile liberty nel quartiere di Villa Isabella. Ente Morale fino al 1960, successivamente diviene Ente autonomo, diventando ospedale di zona appartenente alla U.S.L. nº 8. Il 22 agosto 1990 l'ospedale si trasferisce nei nuovi locali della via Circonvallazione a sud della città. Nel primo decennio degli anni 2000 l'ospedale ha visto un ridimensionamento delle sue attività, per via dei tagli alla spesa e al personale imposti dai governi regionali siciliani.

Qualità della vita

Nell'aprile 2011 Ribera è stata riconosciuta Città Slow ed è la prima città siciliana ad entrare a far parte della rete internazionale delle città del buon viver.

Cultura

Istruzione

Biblioteche

La Biblioteca Comunale "Antonio Gramsci" ha sede presso via Don Minzoni al 1º piano.

Scuole

In città sono presenti 5 scuole elementari (di cui una paritaria), 2 scuole medie e quattro scuole superiori: Liceo Sperimentale, Istituto Professionale per l'industria e l'artigianato e due Istituti Tecnico Commerciale e per Geometri (di cui uno paritario).

Università

Ribera è sede dell'Istituto musicale Arturo Toscanini, pareggiato ai Conservatori di Musica di Stato e accreditato nel sistema dell'alta formazione artistica e musicale del Ministero dell'Università per rilasciare Diplomi Accademici equipollenti alla Laurea.(continua/2)