LA STORIA DI CINISI

La storia di Cinisi affonda le sue radici nel 1382 quando il giudice Fazio ne diede in concessione ai monaci benedettini di San Martino delle Scale il territorio. Il toponimo Cìnisi deriva dall'arabo kanīsa (Chiesa),

da cui kinisia che significa «territorio appartenente alla Chiesa». Grazie al paziente ed attento lavoro dei monaci, il paese iniziò il suo sviluppo, trasformandosi da piccolo feudo in un agglomerato sempre più popolato. La corte benedettina, insieme alle torri di avvistamento che facevano parte del sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia, costruite su indicazione dell'architetto fiorentino Camillo Camilliani (artefice anche della Fontana Pretoria a Palermo), Torre Pozzillo, Torre Mulinazzo e la Torre della Tonnara dell’Ursa, sono le costruzioni più antiche e ricche di storia. Quasi sulla cima di Montagna Longa esistono rovine di posti di vedetta di probabile origine cartaginese. Monetazione romana è stata rinvenuta in località Cipuddazzu, mentre residui resti di opus reticulatum si trovano presso Torre Mulinazzo, probabilmente resti di vasche per la preparazione del garum. Importanti anche la Chiesa del Sacramento del XVIII secolo, il Santiario della Madonna del Furi, la Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa ed il Convento Santo Canale, tutte e due risalenti al secolo XIX. Di notevole bellezza naturale, risalendo il Vallone del Furi, sono la Fontana dell'Accitella e la località di Piano Margi, a 600 m circa sul livello del mare con il prossimo lussureggiante Bosco di Santo Canale, sovrastato dal Pizzo Montanello (964 m). La costa è quasi tutta ricadente all'interno del Demanio Aeronautico, e quindi ne è interdetto l'accesso. L'unica spiaggia di sabbia con attrezzature balneari, Magaggiari, è immediatamente prossima al confine con il Comune di Terrasini. L'economia del paese oggi si basa sul terziario. In passato il traino era costituito dal settore agricolo, grazie agli ortaggi e alla produzione casearia, basata sulla trasformazione del latte della famosa vacca cinisara (nera e dalle lunghe corna). Il mancato sostegno a tale attività, la rigida normativa sulla zootecnia e sulla produzione dei latticini, nonché lo spostamento di unità lavorative verso altri settori economici più redditizi hanno relegato l'allevamento bovino a una dimensione familiare, sicché la ricotta vaccina e il caciocavallo locale purtroppo non sono facilmente reperibili in commercio. Non ha avuto esito positivo l'avvio di un impianto sperimentale di Jojoba negli anni '80 in località Bosco tagliato in sostituzione delle vecchie, ed ormai abbandonate, coltivazioni di Sommacco siciliano da cui si ricavava una qualità particolare di tannino per la concia delle pelli. Altrettanto abbandonata è la coltivazione di Fraxinus ornus (frassino da manna) da cui si ricavava un medicamento pediatrico lassativo, la mannita. Nel suo territorio sorge l'aeroporto internazionale di Palermo Falcone e Borsellino. Cinisi fu la fonte d'ispirazione del poeta siciliano Giovanni Meli, che abitando a Cinisi in qualità di medico condotto, contemplando l'incantevole scenario naturale che il paese lui offriva seppe trarne materia per molte delle sue più celebri opere. Cinisi è anche nota grazie a Peppino Impastato, che ha lottato contro la mafia locale e contro la costruzione della terza pista del vicino aeroporto presso la frazione di Punta Raisi.

• Gran parte delle scene del film I cento passi di Marco Tullio Giordana sono state girate a Cinisi, e numerosi residenti hanno fatto parte del cast.

• Anche il film drammatico di Damiano Damiani del 1970, La moglie più bella, con Alessio Orano, Ornella Muti, Tano Cimarosa, Joe Sentieri, Enzo Andronico e Fortunato Arena, è stato girato a Cinisi.

• Felicia Impastato film TV di Giordano Albano a lei dedicato ed andato in onda in prima serata su Rai 1 il 10 maggio 2016 in cui Felicia Impastato è impersonata da : Lunetta Savino

• Tra Cinisi e Giardinello è ambientato il romanzo La vigna delle uve nere dell'autrice palermitana Livia De Stefani.

• Una scena del film "Il santo prende la mira" del 1967 con Tiberio Murgia è stata girata a Cinisi,

• La città di "Cinisi" viene citata nella canzone "Vorrei" del gruppo Folk "I Luf" dedicata a “Peppino Impastato”