“Nuove elezioni presidenziali nei tempi più rapidi possibili… Il Governo si sta attivando affinché siano tutelati la sicurezza e gli interessi dei nostri connazionali residenti in Venezuela e delle aziende italiane”

ROMA - Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Enzo Moavero Milanesi è intervento questa mattina nell’Aula di Montecitorio sulla crisi venezuelana . “Mi permetto di sintetizzare – ha esordito il Ministro - quattro punti rilevanti dell’attuale posizione del Governo. In primo luogo, il Governo è preoccupato per l’emergenza umanitaria che ha colpito il Venezuela, sta operando per favorire soluzioni non conflittuali. Da un lato, è indispensabile che affluiscano alla popolazione le forniture dei beni di necessità base e dei medicinali, dall’altro, va garantita l’assistenza alle migliaia di profughi giunti nei Paesi vicini. L’Italia è concretamente impegnata sia nelle sedi multilaterali che con interventi diretti attraverso appositi fondi. In secondo luogo, - ha proseguito Moavero Milanesi - il Governo considera inaccettabile e condanna fermamente ogni tipo di violenza, violazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani. Si esprime a favore di una soluzione pacifica e inclusiva, auspicando una riconciliazione nazionale di piena democrazia, che risponda agli interessi del popolo venezuelano e scongiuri un aumento delle tensioni e tragiche derive conflittuali. In terzo luogo, il Governo ritiene che le elezioni presidenziali dello scorso mese di maggio in Venezuela siano inficiate nella loro correttezza, legalità ed equità e, dunque, non attribuiscano legittimità democratica a chi ne sarebbe risultato vincitore, Nicolás Maduro. Di conseguenza, il Governo chiede con fermezza nuove elezioni presidenziali nei tempi più rapidi possibili. Devono essere elezioni libere, trasparenti e credibili; devono svolgersi in condizioni di piena democrazia e giustizia, con tutte le garanzie della comunità internazionale. Gli elettori venezuelani devono tornare padroni di scegliere chi li rappresenta e governa. In quarto luogo, il Governo si sta attivando affinché siano tutelati la sicurezza e gli interessi dei nostri connazionali residenti in Venezuela e delle aziende italiane. È un dovere verso i nostri compatrioti che si trovano in questo Paese in una situazione così difficile, così come verso la comunità di origine italiana del Venezuela”. Moavero Milanesi ha poi ricordato come il 10 gennaio, in occasione dell’insediamento di Nicolás Maduro per il secondo mandato, nessuno degli ambasciatori dei Paesi membri dell’Unione europea, compreso quello italiano, abbiano partecipato alla cerimonia. “Il 26 gennaio, - ha proseguito il Ministro - tutti gli Stati dell’Unione europea, hanno sottoscritto una dichiarazione, alla quale abbiamo partecipato attivamente, che condanna ogni tipo di violenta repressione, che dà sostegno all’Assemblea nazionale in quanto organo legittimamente eletto e che contiene un appello alla convocazione urgente di nuove elezioni presidenziali, riservandosi, in mancanza della convocazione di elezioni, nei prossimi giorni, un riconoscimento di leadership al Presidente dell’Assemblea nazionale Juan Guaidó, ai sensi della interpretazione che veniva data alla Costituzione venezuelana. Successivamente a questa dichiarazione, c’è stata un’accelerazione da parte di una maggioranza di Stati dell’Unione europea, che ha proceduto al riconoscimento di Juan Guaidó come Presidente ad interim, e c’è stato, soprattutto, un voto importante il 31 di gennaio al Parlamento europeo con la medesima conclusione. A livello di Ministri degli esteri dell’Unione europea – ha continuato Moaevero Milanesi - abbiamo convenuto per attivare un gruppo internazionale di contatto, che era stato già deciso in precedenza, che dovrebbe, deve occuparsi, secondo il suo mandato deve occuparsi, di favorire un processo politico che consenta di realizzare al più presto elezioni presidenziali democratiche, portando ad una soluzione pacifica della crisi”. Un gruppo di contatto, di cui fa parte l’Italia, che si è riunito il 7 febbraio a Montevideo. Il Ministro ha poi spiegato come dal comunicato finale di questa riunione siano emersi tre punti: “Il primo è l’obiettivo di elezioni presidenziali libere e credibili il più presto possibile. Il secondo punto è che i copresidenti del gruppo di contatto internazionale, che sono il Ministro degli esteri dell’Uruguay e la Vicepresidente della Commissione europea Mogherini, sono stati incaricati di prendere contatti con tutti gli attori venezuelani e con i Paesi interessati al fine di stabilire ogni garanzia per un processo elettorale equo e assicurare il flusso degli aiuti umanitari. Questi sono i due obiettivi base perseguiti sul terreno con questo incarico concreto ai copresidenti. Il terzo elemento del comunicato finale è l’istituzione di una missione a livello tecnico preparatoria, una missione ad hoc, che sarà inviata entro poche settimane in Venezuela per preparare l'attuazione del processo di cui ho detto, quindi, delle varie tappe verso le elezioni nei tempi più rapidi possibili”. “La situazione in Venezuela – ha proseguito Moavero Milanesi - è oggetto di una notevole attenzione internazionale, Paesi importanti sullo scenario planetario, Stati Uniti, Russia, Cina, naturalmente le Nazioni Unite portano grande attenzione; questo lo si vede anche nelle contrapposte risoluzioni che sono state presentate nel quadro delle Nazioni Unite. Secondo il Governo la situazione è estremamente complessa, è piena di incertezze e di gravi rischi. Bisogna prevenire scontri e violenze che potrebbero sfociare perfino in una guerra civile, e bisogna preservare da conseguenze ancora più negative il popolo venezuelano. È importante favorire il dialogo, se possibile una riconciliazione nazionale, che permetta di restituire nei tempi più rapidi la scelta dei propri governanti al popolo venezuelano. È importante cercare di evitare che si creino contrapposizioni antitetiche che rallentino questo processo verso le nuove elezioni, che restano secondo noi la via di soluzione: nuove elezioni presidenziali, naturalmente, perché sono quelle su cui esistono le critiche di legittimità e di equità; restano valide naturalmente le elezioni che hanno portato all’elezione dell'Assemblea nazionale successivamente. È coerente questa posizione con le conclusioni, il comunicato del Gruppo di Montevideo; è anche coerente con la dichiarazione che fu rilasciata il 26 gennaio di comune accordo fra i Paesi europei. La condanna di ogni tipo di violenza, - ha concluso il ministro degli Esteri - la richiesta di nuove elezioni presidenziali restano i nostri punti cardine, ed è anche fondamentale agire al fine di far affluire gli aiuti umanitari per rispondere a tali esigenze primarie del popolo venezuelano. A questo proposito l’Italia ha anche proceduto ad un primo stanziamento di emergenza del valore di 2 milioni di euro, che è stato deciso a favore della popolazione del Venezuela, da erogarsi nel più assoluto rispetto dei principi del diritto internazionale umanitario”. (Inform)